
FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Con riferimento all'articolo pubblicato da Dagospia in data 10 ottobre 2012 dal titolo "PENISOLA DEI FAMOSI UN PIETRO CIUCCI DA ACCOMPAGNARE ALLA PORTA", ai sensi della legge sulla stampa vi chiedo di pubblicare la presente lettera di rettifica.
Le attività da me svolte con riguardo alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina sono state sempre poste in essere in costante esecuzione di atti aventi forza di legge, di norme convenzionali e di direttive Governative, come tali cogenti ed ineludibili, mentre l'articolo contiene espressioni e valutazioni, quali "continua a far finta di non capire", "ostinazione incomprensibile" ed "insistenza fuori da ogni logica ", che appaiono finalizzate a connotare di illegittimità la mia condotta.
Ovviamente, ogni espressione di dissenso rispetto a tali volontà ed alle attività amministrative che ne conseguono e assolutamente legittima, anche quando si traduca in critiche, generali e personali, particolarmente severe, perfino decimate con modalità espressive caustiche e pungenti.
Ciò che, invece, diviene inaccettabile ed illecito sono le affermazioni storicamente false e palesemente, oltre che gratuitamente, offensive.
Mi riferisco alla frase di chiusura dell'articolo, che vi chiedo di smentire, secondo la quale "Lo scioglimento contestuale del Cornune di Reggio Calabria per contiguità con la 'ndrangheta e la fine dell'utopia sullo Stretto, fanno capire le ragioni per cui SuperMario ha voluto spegnere una volta per tutte il sogno del vecchio boiardo".
Con tale affermazione si divulga presso il pubblico dei lettori la falsa notizia per la quale vi sarebbe stata un'identità di motivazioni dietro le decisioni del Presidente del Consiglio di cancellare la realizzazione del Ponte sullo Stretto con ciò spegnendo una volte per tutte un mio preteso sogno e di sciogliere contestualmente il Consiglio Comunale Reggino per contiguità con la criminalità organizzata.
La notizia non è vera, in quanto è assolutamente pacifico che tra la decisione di sciogliere it Consiglio Comunale di Reggio Calabria per ragioni di ordine pubblico e le determinazioni governative inerenti il Ponte sullo Stretto non c'è alcuna attinenza.
Ma soprattutto con tale affermazione si è accostata, indebitamente ed incredibilmente, la mia persona ad ambienti di criminalità organizzata, cosi ledendo in modo estremamente grave la mia onorabilità personale e la mia reputazione professionale.
Non credo che fosse intenzione dell'autore creare questo indebito accostamento e per tale ragione vi chiedo di smentire quanto riportato, mediante la pubblicazione delta presente lettera e la rettifica delta frase sopra riportata.
Con i migliori saluti
Pietro Ciucci
Lettera 2
Caro Dago, dopo la resa a Renzi molti dinosauri del Pd penseranno che Veltroni sia un Uoltér-gabbana.
S.F.
Lettera 3
Ma se Renzi fosse d'accordo con Berlusconi?
In fondo cosa è andato a fare ad Arcore e cosa si sono detti lui e B?
Marcello
Lettera 4
Maestro Dago,
guardo 8 e mezzo e vedo un triste D'alema che pigola contro un perfido Renzi che è tale e quale a Berlusconi e penso: ma come si permette quel giovinastro fiorentino a maltrattare uno che i jet li usava quando lui ancora portava le braghe corte?
Saluti. Axtek
Lettera 5
Una giornata autunnale a Roma : un disoccupato con 6 figli da dà fuoco davanti al Quirinale ; la Polverini va con l'auto blu contromano,agevolata anche dai vigili urbani, per comprarsi le scarpe;il deputato Udc Tassone,parlamentare dal 1976, si lamenta per l'esiguità della pensione da 6800â¬/mese. E Monti e i suoi ministri continuano a cianciare di equità ......Il vincolo di ricattabilità reciproca che lega tecnici/banchieri e politici è tale che solo poche persone ingenue o molto anziane (vedi Napolitano) hanno potuto pensare che questo governo fosse la soluzione a malaffare,privilegi,malavita,evasione fiscale (basta guardare la fantomatica legge anticorruzione,quasi peggio di prima!).
Sanranieri
Lettera 6
Caro Dago,
Un lettore chiede: ma perchè mai nessuno ha fatto la prova del nove a Matteo Renzi chiedendo ai cittadini di Firenze se sono contenti del loro sindaco? Io, fiorentino che non ha votato Renzi, e che al PD gli darei fuoco, rispondo. à stato chiesto, e vari sondaggi davano a Renzi un altissimo gradimento. Posso testimoniare che ha fatto parecchie cose giuste, per esempio riguardo a strade e traffico. D'altra parte risultare un buon sindaco per Renzi non era difficile, venendo dopo Primicerio e Domenici, i due peggiori sindaci a memoria d'uomo.
Roland Delmay
Lettera 7
Caro Dago, gli uomini del Gico (?), sezione Goa (??), insieme a quelli del Ros (???), hanno ingabbiato decine di appartenenti a cosche malavitose calabresi.
Ma quelli di Moody's cosa aspettano ad abbassare il rating alla 'ndrangheta.
Saluti, Labond
Lettera 8
Caro D' Agostino,
nell'intervista a Lina Wertmuller che tu pubblichi, ripresa da "Oggi", la regista dice che l'ultimo film che Giulietta Masina ha girato con Fellini è stato "Giulietta degli spiriti".
Ma non è stato "Ginger e Fred"?
Un saluto
Leonardo
Lettera 9
Caro Dago, qualcuno dica a Renzi che in Italia essere riformista e di sinistra contemporaneamente non si può, è un ossimoro. La sinistra conservatrice ha le radici nei portafogli della borghesia opportunista, è il più grande capitale del paese, non c'è nessuno abbastanza ricco da debellarla. Renzi sta facendo un giochino pericoloso e le minacce cominciano a fioccare. Se gli va bene finisce come Veltroni, se gli va male finisce come Cevenini a Bologna.
Stefano55
Lettera 10
Caro Dago,
i premi nobel di quest'anno fanno fatica a ricordarseli anche i loro parenti, perchè non hanno dato il nobel per l'economia a Mario Draghi, che con una sola frase "and believe me it will be enough"...ha salvato milioni di famiglie del sud europa dalla fame e dalla povertà ?...inutile dire che i tedeschi devono anche stavolta render merito a qualche italiano...
Alessandro
Lettera 11
Caro Dago
il vero problema non è che ci sia qualcuno che compra o vende pacchetti di voti , ma che nel 2012 ci siano ancora persone che vendono il loro singolo voto dietro le istruzioni del padrino di turno. Poi ci chiediamo perche l'italia non funziona.
Ripa
Lettera 12
Caro Dago,
non ritieni il caso di sottolineare che le dichiarazioni di D'Alema ieri a Ottoemezzo ricordino quelle di Nanni Moretti in Ecce Bombo: "Giro... vedo gente... mi muovo... conosco... faccio cose..." Ma come fanno a risolvere i problemi dell'Italia se sulla mancata ricandidatura di D'Alema il Segretario Bersani ci deve pensare qualche giorno..... per decidere cosa fare ?
MA CHI VOGLIONO ANCORA PRENDERE IN GIRO ???
RB
Lettera 13
Caro Dago,
lascia perdere la Germania e la Merkel, non ci distraiamo per favore. Gli USA sono ancora i nostri padroni assoluti. I tedeschi hanno solo ricevuto dall'America una delega finanziaria per Sud-Europa nel prossimo quinquennio. Se i tedeschi sono così forti perché sono ancora sotto tutela degli USA? Mai sentite nominare le basi militari americane di Stoccarda, Kaiserslautern , Heidelberg, Wuerzburg, Schwiinfurt e Grafenwoehr? Senza contare un paio di basi "volanti" in Sassonia e Baviera.
E ricordiamo, a corollario, che il Berlusca non è caduto perché puttaniere, bensì perché "putiniere". L'Italia berlusconiana si stava troppo avvicinando alla Russia di Putin, nel tentativo soft di sganciarsi dal Pentagono e dal Triangolo. Non si montino la testa i signori magistrati, gazzettieri e politici d'opposizione. Se all'America avesse fatto ancora comodo, Silvio sarebbe ancora sulla sua scranna e a pompetta dritta!
Amen
Cyber
Lettera 14
Dal Cafonal "LO FAMO STRANO"
Corrado Passera dice che "non sempre capisco l'attitudine di una certa parte della magistratura...». Va bene che è uno dei McKinsey boys anglopensanti, che dice brand Italia, start up etc., ma "attitudine" è traduzione errata dell'inglese "attitude". Nel contesto della frase non significa nulla, in italiano si dice semplicemente"atteggiamento". Signor Ministro, brand Italia anche per la lingua italiana, per cortesìa.
EDL48
Lettera 15
Caro dago
posso comprendere che in questo momento sia pressoche impossibile ridurre le accise sui carburantie che convenga mantenerne il livello acquisito per fare cassa. Il problema è la solita mancanza di rispetto nei confronti del popolo bue da parte dei tecnici burocrati che ci governano da sempre (adesso senza nemmeno piu la "copertura dei cosidetti politici) che non hanno nemmeno il buon gusto di cambiare il nome alle accise.
Trovo insopportabile pagare tasse per uno scopo che ormai non esiste più (Vajont, abissinia etc) mentre i soldi vengono utilizzati per altro. ma è così difficile eliminare formalmente le vecchie accise ed introdurne di nuove o non hanno nemmeno il tempo per fare una leggina e trovare una nuova motivazione. Il vero problema dell' Italia sono i tecnici burocrati che ci governano, quella è la vera casta al pari della magistratura, non i politici che almeno ogni tanto con le elezioni possiamo provare a cambiare ; questi invece sono intoccabili.
Paolo Rip
Lettera 16
Caro Dago,
Se l'onestà intellettuale fosse di casa a Il Fatto e L'Espresso, entrambi avrebbero dovuto far precedere i loro (tardivi) scoop sulla casa di Montecarlo da questa breve frase: "Riconosciamo che quello gettato addosso a Fini, illo tempore, da Il Giornale, non era fango, ma sacrosanta ricerca della verità ". Quanto al " Gianelisabetto Imbocchinato" ben gli sta : credeva di arruffianarsi la Sinistra, ma quest'ultima , ora che non serve più come ariete contro il Cavaliere ( eliminatosi da solo), sarà massacrato. Scommettiamo che ,
dopo averlo graziato, lo faranno anche Lerner e Santoro ?
Ciao
Natalino Russo Seminara
Lettera 17
Caro D'Agostino,
non pensi che sia uno spreco spendere milioni di euro per organizzare le primarie in tutto o in larga parte finanziati dai 2 euro degli elettori che parteciperanno. Dico questo perché intanto non si capisce a cosa possa servire scegliere tra Bersani, Renzi, Vendola ecc. se poi a seguito di tutto questo ambaradam non si potrà sapere né quale sarà l'alleanza di partiti che sosterrà il vincitore e tantomeno chi saranno i candidati.
Se almeno si fosse approfittato delle primarie per identificare i candidati con cui comporre le liste (visto che non si sa ancora con quale legge elettorale voteremo) gli elettori avrebbero potuto concorrere democraticamente al processo di rinnovamento del Paese. Se poi utilizzassimo l'attuale legge elettorale sarebbe possibile sapere con quale alleanza i candidati intendono presentarsi davanti agli elettori.
Altro che porcellum, fra qualche settimana lo rimpiangeremo. Se solo avessimo corretto il porcellum consentendo un controllo sulla formazione delle liste da sottrarre alle segreterie e alle lotte delle notti dei lunghi coltelli in cui si chiudono le candidature nelle segrete stanze dei partiti e avessimo modificato la Costituzione per evitare la possibile ingovernabilità frutto di non coerenza tra le basi elettorali di Camera (nazionale) e Senato (regionale), adesso il compito pur arduo degli elettori sarebbe molto più facile e produttivo in senso realmente democratico.
liberbrio
Lettera 18
Gentil Dago,
E, adesso che anche la sinistra sta attaccando il Presidente della Camera, ancora incollato a poltrona e stipendione, e i Tullianos , per la proprietà della casona di MonteCarlo, dimostrata da "L'Espresso", qualcuno ammetterà che il discusso e sputtanato Valterino Lavitola, ancora detenuto, aveva fatto uno sgub giornalistico, di biscardiana memoria, molti mesi prima del settimanale del settimanale di lotta, dura e pura, di Carlino de Benedetti?
Nessuna medaglia va data all'ex direttore di una testata gloriosa, come l' "Avanti !". Ma sarebbe giusto riconoscere che, nell'affaire Tulliani-Santa Lucia, l'ex craxiano, poi forzista, aveva imboccato, prima di altri cronisti, la pista giusta. E, forse, la patente di "nuovo Mino Pecorelli " l'amico napoletano di Silvio non la meritava
E, almeno, gli arresti domiciliari il sostituto della Procura di Napoli,l'inflessibile Woodcock, potrebbe concederli a Lavitola .Un personaggio poco raccomandabile ? Forse, ma i magistrati debbono dimostrare i reati e punire i colpevoli. Oppure sindacare l'eticità dei comportamenti degli indagati ?..
E Fini ? Non resta che ripetergli l'azzeccato interrogativo, mitragliato stamane dal bravo Senaldi, il vice- direttore di "Libero" : "Gianfry, che fai ? Ti cacci ?"
Ossequi.
Pietro Mancini
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