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SPRECHE-RAI! - IL MINISTRO DEL MADE IN ITALY ADOLFO URSO HA BOCCIATO IL NUOVO CONTRATTO DI SERVIZIO DELLA RAI, FACENDO SPARIRE IL LIMITE AD APPALTI E PRODUZIONI ESTERNE. IN PRATICA SI CONTINUERÀ AD ANDARE AVANTI CON LE CASE DI PRODUZIONI E GLI AGENTI CHE CONTINUERANNO A SPADRONEGGIARE E CON PROGRAMMI APPALTATI ALL’ESTERNO – NO ANCHE ALL'UTILIZZO DI CONDUTTORI UNDER 35 E AL RAFFORZAMENTO DELL’INFORMAZIONE ISTITUZIONALE CON…
Estratto dell’articolo di Gianluca Roselli per il "Fatto Quotidiano"
Ancora non si trova la quadra sul nuovo contratto di servizio della Rai. L’ultimo intoppo arriva dal ministero delle Imprese e Made in Italy (ex Sviluppo economico), che ha bocciato il limite agli appalti e produzione esterne che il nuovo contratto aveva previsto nel testo approvato dalla Vigilanza.
[…]Il ministero guidato da Adolfo Urso non ha recepito il limite ad appalti e produzioni esterne: in questo modo tutto continuerà come prima, con case di produzione e agenti a fare il bello e il cattivo tempo nella tv pubblica. Nella fascia di maggior ascolto, ovvero l’access prime time e la prima serata, il 60% dei programmi nelle tre reti generaliste viene realizzato fuori.
[…] Nel nuovo contratto di servizio si era riusciti a porre un limite, che però evidentemente al governo non sta bene. Così è arrivata la bocciatura del Mise. Che avrebbe detto no anche ad altre due parti: l’impegno a utilizzare di più conduttori under 35 e il rafforzamento dell’informazione istituzionale, con un maggior numero di ore di programmazione, ad esempio, per Rai Parlamento.
Ora il testo tornato in Cda non potrà essere più modificato: il vertice Rai non potrà far altro che prenderne atto.
E ciò potrebbe avvenire già il prossimo lunedì, quando andrà un nuovo Consiglio dovrebbe andare a dama anche sul piano industriale. Dopo un tira e molla andato avanti per mesi, il nuovo contratto di servizio era stato approvato dalla Vigilanza il 3 ottobre scorso, con il via libera di centrodestra e M5S, mentre Pd, sinistra e renziani hanno votato contro.
In particolare, i pentastellati hanno rivendicato l’inserimento nel testo di diversi emendamenti, tra cui il punto sulla trasparenza e quello sulla tutela del giornalismo d’inchiesta, assente nella prima versione. Tema fondamentale, visto anche l’attacco subìto nell’ultimo paio di mesi da Report a opera di partiti ed esponenti della maggioranza.
adolfo urso foto di bacco
il cavallo di viale mazzini
il cavallo della rai di viale mazzini 1
il cavallo della rai di viale mazzini
viale mazzini
meloni viale mazzini rai
ADOLFO URSO
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