mughini marina la rosa

LA VERSIONE DI MUGHINI - "A ME PIACEVA MOLTO LA STUZZICANTISSIMA MARINA LA ROSA MA DEL GRANDE FRATELLO MI VERGOGNEREI SE NE AVESSI VISTO UN SOLO MINUTO. NON ACCENNO AGLI ELENCHI DI DONNE “POSSEDUTE” DALL’ORRIPILANTE BETTARINI. ORRORE PER TUTTI QUELLI CHE VANNO COSÌ “FORTE” NELL’ODIERNO REALITY SHOW"

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Lettera di Giampiero Mughini a Dagospia

 

Caro Dago, e tanto per dirne una. A me piaceva molto la Marina La Rosa beatifica dal primissimo Grande Fratello e che ti ha appena scritto una lettera intelligente, dov’era ovvio dicesse che oggi di tutti quei fiori e aerei che la portavano in giro e denari e ammirazione che la circondarono tot anni fa, oggi non è restato nulla.

 

Ripeto, a me lei sembrava stuzzicantissima e esultai quando sulla prima pagina del “Foglio” il mio amico Christian Rocca la esaltò più di quanto avrebbe fatto di un’eroina bolscevica. Un paio di volte che mi chiamarono (e mi pagarono) in tv a parlare del primissimo GF, e una volta la splendida fanciulla mi era seduta accanto, io stesso la esaltai a dovere.

MUGHINIMUGHINI

 

Solo che il GF io non l’ho mai visto un solo minuto della mia vita. Mai. E dunque mai e nemmeno un minuto ho ammirato Marina sullo schermo catodico. Il fatto è che in quelle settimane lei era dappertutto, come l’aria. Più dell’aria, di cui non ti accorgi. Era dappertutto a destare in noi pensieri che attengono ai peccati mortali quanto al comandamento che vieta la lussuria. Ovvio, e del resto quello è il comadamento più fesso di tutti. Mille auguri alla Marina odierna.

 

E laddove non faccio nessun augurio al GF odierno, di cui mi vergognerei se ne avessi visto un solo minuto. Gli abissi della volgarità non sono il mio forte, e mi allarma quanto lo siano di milioni di miei concittadini. Ho avuto Clemente Russo più volte accanto su un divano televisivo, è un ragazzo civile e tranquillo (oltre che un grande campione nel suo sport). Solo che gli “autori” del GF (credo siano non meno di dieci) gli hanno confezionato su misura un abito dell’orrore che sta facendo sfracelli nell’universo massmediatico.

BETTARINI MOSETTIBETTARINI MOSETTI

 

Non accenno neppure agli elenchi di donne “possedute” di cui si è vantato l’orripilante Bettarini. Orrore, non provo nessun altro sentimento per tutto quello e per tutti quelli che vanno così “forte” nell’odierno Reality Show. Mai toglierò un minuto del tempo che dedico agli ultimi 20 o 25 libri che ho comprato per dedicarlo ad ascoltare la Mosetti. Una volta ho lavorato con lei e ne conosco l’entità umana e femminile. E tutti gli altri e tutte le altre. Nostro Signore Iddio, salvaci da tutto questo.

 

Noi che leggiamo oggi del tempo delle leggi razziali in Italia, anno 1938 dopo Cristo, ci stupiamo che le cose siano andate come andarono. Che da un giorno all’altro un ragazzino ebreo non poté andare a sedersi accanto al compagno di banco che per anni era stato il suo, e non un italiano che sia uno pronunciasse apertamente il suo disprezzo per quelle leggi immonde. Nessuno. Silenzio, se non complicità (di pochi).

Bettarini e RussoBettarini e Russo

 

Allo stesso modo mi chiedo che cosa penseranno di noi quelli che fra 50 anni leggeranno i giornali e i blog del nostro tempo, di questi nostri giorni maledetti, da cui risulterebbe che caterve di italiani si lacerano la mente se disapprovare Bettarini o Russo, se era l’uno o l’altro che doveva sospendere la sua esposizione nella vetrina massmediatica più importante del momento.

 

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Caro Dago, tu che ci inzuppi il pane nel raccontare il “cafonal” del momento, fai benissimo a dare lo spazio che dai a queste porcate. Il gossip vale quanto la metafisica nello svelare la verità di una società, non ricordo più chi lo scrisse. Karl Kraus?

 

Solo che la verità della società di massa è atroce. E ne discende che quella su cui è basata l’illusione della democrazia che nasce dal basso è una pietosa bugia. Dal basso e dalle abitudini dei tanti emergono lerciume e luridume. Lerciume delle parole, dei pensieri, e più la spari grossa più ti applaudono. Nostro Signore Iddio, ma dove sei che non vedi tutto questo?

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Giampiero Mughini