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IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - LA NUOVA ZELANDA PERDE IL SUO REGISTA MAORI PIÙ NOTO E PIÙ AMATO, LEE TAMAHORI, 75 ANNI, STRONCATO DAL PARKINSON, AUTORE DEL PIÙ FAMOSO FILM DEDICATO ALL’ORGOGLIO MAORI, “ONCE WERE WARRIORS – UNA VOLTA ERAVAMO GUERRIERI”, USCITO NEL 1994 CHE LO IMPOSE SUL MERCATO INTERNAZIONALE E LO PORTÒ A HOLLYWOOD – UN GRANDE ARTIGIANO DEL CINEMA, IN GRADO DI PASSARE DA UN GENERE ALL’ALTRO. ANCHE SE NON MANTENNE LE PROMESSE DI “ONCE WERE WARRIORS” I SUOI FILM AMERICANI NON SONO MAI BANALI… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
La Nuova Zelanda perde il suo regista Maori più noto e più amato, Lee Tamahori, 75 anni, stroncato dal Parkinson, autore del più famoso film dedicato all’orgoglio Maori, “Once Were Warriors – Una volta eravamo guerrieri”, uscito nel 1994 che lo impose sul mercato internazionale e lo portò a Hollywood.
Lì perse forse un po’ di identità, ma fece valere le sue doti di grande artigiano del cinema, nato sui set, in grado di passare da un genere all’altro, dal poliziesco anni 50, "Mulholland Fall” con Nick Nolte, Chris Penn, Melanie Griffith a 007, “Die Another Day”, ultimo James Bond con Pierce Brosnan con la spettacolare Halle Berry, un film che non piacque a molti fan ma incassò la bellezza di 423 milioni di dollari.
alec baldwin anthony hopkins lee tamahori
Diresse star come Anthony Hopkins e Alec Baldwin in “The Edge”, o come Morgan Freeman in “Nella morsa del ragno” o come Willem Dafoe e Samuel L. Jackson in “XXX. State of Union”. Anche se non mantenne le promesse di “Once Were Warriors” i suoi film americani non sono mai banali. Negli ultimi anni era tornato in patria, dirigendo “Manuha” con Temuera Morrison e “The Convert” con Guy Pearce e Tiorere Ngatai – Melbourne e perderdendosi poi dietro un progetto sfortunato, "Emperor".
Nato a Wellington, in Nuova Zelanda, nel 1950, da padre maori e madre inglese, inizia a lavorare ventenne nel cinema occupandosi del suono. E un boomer, il tecnico che tiene il boom per riprendere il suono già negli anni ’70. Passa a assistente regista nei primi anni ’80, in film come “Wild Horses”, un western neozelandese, e è primo assistente di Nagisa Oshima per il capolavoro “Furyo” con David Bowie e Ryuichi Sakamoto.
once were warriors – una volta eravamo guerrieri
Dirige molti spot pubblicitari, e episodi di serie tv prima di esordire nel 1994 con “Once We Were Warriors”, il film sull’orgoglio maori e il difficile rapporto con i cittadini di origine inglese, interpretato da Temuera Morrison e Rena Owen che diventa il film più visto di sempre in Nuova Zelanda e un caso internazionale. Lo chiama Hollywood neanche un anno dopo e dirige il poliziesco "Mulholland Fall” con Nick Nolte, Melanie Griffith e Chris Penn, che non è il successo sperato.
Del 1997 è “The Edge” (“L’urlo dell’odio”), thriller con Anthony Hopkins e Alec Baldwin, seguito da un episodio de “I Sopranos”, poi il giallo “Nella morsa del ragno” con Morgan Freeman e Monica Potter. Tamahori diventa un buon regista di Hollywood pronto a tutti, ma lontano dalla identità che si era guadagnato col suo primo film.
Il suo 007, “Die Another Day” (“La morte può attendere” con Pierce Brosnan e Halle Berry, Rosamund Pike, Judi Dench, è un successo di pubblico, ma non di critica, che lo porta su set piuttosto ricchi, “xXx2. The Next Level” con Willem Dafoe e Samuel Jackson, “Next” con Nicolas Cage, Julianne Moore e Jessica Biel.
Non ho visto, e sembra parecchio interessante il film sul sosia del figlio sadico di Saddam Hussein, “The Devil’s Double” con Dominic Cooper, Ludivine Sagnier, Philip Quast. Torna in Nuova Zelanda nel 2016 per “Manaha” con la sua vecchia star Temuera Morrison e Akuhata Keefe, Dirige una puntata di “Billions” con Paul Giamatti e prova il grande affresco storico neozelandese con “The Convert” nel 2023 con Guy Pearce e Tioreore Ngatai-Melbourne sugli scontri tra le tribù maori. Un film del tutto sconosciuto per noi.
Poco sappiamo di “Emperor”, un kolossal su Carlo V e la giovane Johanna di Gand che ha giurato di ucciderlo, girato nel 2917 con Adrien Brody, Sophie Cookson, Bill Skarsgard, Paz Vega e Rutger Hauer, presentato a Cannes, al mercato, ormai sette anni fa ma mai uscito per problemi legali.
temuera morrison lee tamahori
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morgan freeman lee tamahori
once were warriors – una volta eravamo guerrieri
nick nolte, chazz palminteri e lee tamahori
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lee tamahori halle berry pierce brosnan
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