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IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA A 86 ANNI SAMATHA EGGAR: ROSSA, BELLA, MODERNA, ESTREMAMENTE AFFASCINANTE. È STATA UN’ATTRICE IMPORTANTE NEGLI ANNI ’60, VINCENDO ADDIRITTURA IL PREMIO COME MIGLIOR ATTRICE A CANNES PER “IL COLLEZIONISTA” DI WILLIAM WYLER - LA TROVIAMO POI IN FILM IMPORTANTI, COME “DIMENSIONE PAURA” DI J.LEE THOMPSON CON MAXIMILIAN SCHELL, “CAMMINA, NON CORRERE” GIRATO A TOKYO DA CHARLES WALTERS CON CARY GRANT E JIM HUTTON - L'AMORE NAUFRAGATO CON L’ATTORE TOM STERN, COL QUALE FARÀ DUE FIGLI...
Marco Giusti per Dagospia
Rossa, bella, moderna, estremamente affascinante, Samantha Eggar, che se ne è andata a 86 anni, è stata un’attrice importante negli anni ’60, vincendo addirittura il premio come miglior attrice a Cannes per “Il collezionista” di William Wyler, il film che la lanciò internazionalmente nel 1965, recitò con grandi star del tempo, come Cary Grant in “Cammina, non correre” di Charles Walters, con Sean Connery e Richard Harris in “I cospiratori” di Martin Ritt, con Rex Harrison in “Il favoloso Dottor Dolittle”, con Yul Brynner e Kirk Douglas in “Il faro in capo al mondo” di Kevin Billington.
Non riuscì negli anni successivi a trovare grandi film all’altezza di quelli che aveva girato negli ultimi anni della grande Hollywood. Si fece però strada nel cinema di genere italiano, dall’horror “L’etrusco uccide ancora” di Armando Crispino con Alex Cord e John Marley a “Il grande attacco” di Umberto Lenzi con Helmut Berger e Giuliano Gemma, e venne benedetta dal cinema horror di John Carpenter diventando protagonista di “Brood – La covata malefica” nel 1979.
Nata a Hampstead, in Inghilterra nel 1939 da un padre militare e una mamma ebre-olandese-portoghese, fin da ragazzina, contro il volere dei genitori, decise che avrebbe tentato la strada dello spettacolo, forte del fatto che lo zio, Jack Eggar, era produttore teatrale. Studiò alla Webber Douglas Academy of Arts, venne notata da Cecil Beaton che la volle nel suo dramma “Landscape with Figures”. Il primo film è la commedia “The Wild and the Willing” del tuttofare Ralph Thomas, seguito da “Dottore nei guai”, sempre una commedia. Meglio il crime “Dr Crippen” di Robert Lynn e “Psyche 59” di Alexander Singer.
Nel 1964, dopo una storia con Albert Finney, sposa l’attore e sportivo americano Tom Stern, col quale farà due figli. Ma si lasceranno presto. Ma il film che la lanciò da protagonista internazionale assieme a Terence Stamp fu “Il collezionista” di William Wyler, nel ruolo di Miranda, la ragazza che viene rapita e chiusa come fosse una farfalla dal pazzo protagonista. Non fu facile per Samantha Eggar entrare nel ruolo e ebbe non pochi problemi sul set, sia con Wyler che con Stamp.
La troviamo poi in film importanti, come “Dimensione paura” di J.Lee Thompson con Maximilian Schell, “Cammina, non correre” girato a Tokyo da Charles Walters con Cary Grant e Jim Hutton. Poi “Il favoloso dottor Dolittle” diretto da Richard Fleischer, che non fu il successo sperato. Bello, politico, molto serio “I cospiratori” diretto da Martin Ritt con Sean Connery e Richard Harris, storia di minatori irlandesi in America e traditori.
Negli anni ’70 gira altri buoni film, “La ragazza con il bastone” di Eric Till, “La signora dell’auto con gli occhiali e il fucile” di Anatole LItvak, strani thriller d’autore. Così così l’avventuroso “Il faro in capo al mondo” di Kevin Billington con Yul Brynner e Kirk Douglas. Bello invece “Sherlock Holmes: la soluzione settepercento” di Herbert Ross con Nicol Williamson, Alan Arkin, Laurence Olivier e Vanessa Redgrave. Negli anni 70 gira tra l’America, il Canada e l’Italia, dove gira “L’etrusco uccide ancora” di Armando Crispino e Il grande attacco” di Umberto Lenzi. Scompare dal cinema, ma lavora moltissimo fino a una decina d’anni nelle serie tv e su qualche horror. Muore a Los Angeles.
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