gemelle kessler ellen e alice

"NELLE MIE NOSTALGIE NON CI SONO LE KESSLER" – MERLO: "IN QUEGLI ANNI DI RIBELLIONE ALICE E ELLEN NON SEDUCEVANO NOI RAGAZZI E NON ERANO UN MODELLO PER LE RAGAZZE. LA TV DI RENZO ARBORE NON C'ERA ANCORA E NON CI PIACEVA NULLA, MENO CHE MAI IL VARIETÀ DI QUELLA RAI DEMOCRISTIANA, BIGOTTA, E OPPRESSIVA CHE CENSURAVA E LICENZIAVA I COMICI, E NON È VERO CHE ERA MIGLIORE, PIÙ LIBERA E INTELLIGENTE DEGLI ORRORI CHE VENNERO DOPO, NE FU ANZI L'ORIGINE. FORSE DOVREMMO SMETTERLA CON LA SUPER-RETORICA FUNERARIA CHE RENDE TUTTI SANTI I MORTI DELLA TELEVISIONE…” - VIDEO

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Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica” 

 

alice ellen kessler

Caro Merlo, sono più anziana di lei, ero già ragazza negli anni del dadaumpa, e trovo malinconico che le gambe delle Kessler vengano raccontate come simbolo di non so quale libertà o modernità femminile. Per noi non sono mai state un modello di niente, né di bellezza né di trasgressione. Lei potrà anche smentirmi, ma sono convinta che anche i nostri ragazzi di allora inseguissero ben altri fantasmi erotici.  

Pia Saladino — Pesaro  

 

Risposta di Francesco Merlo 

Erano migliori dei loro balletti e ho una grande simpatia per tutto quello che hanno fatto fuori dalla televisione, per i loro visi con le rughe, per il bene che si volevano, per l'uscita di scena che illumina anche la loro entrata in scena, ma le confermo che nelle mie nostalgie non ci sono le Kessler.

 

Lei ha ragione e la ringrazio: in quegli anni di ribellione le Kessler non seducevano noi ragazzi e non erano un modello per voi ragazze. Vivevamo "les années Bardot" e le donne che ci facevano sognare non erano quelle che eccitavano il professor Cutolo.

 

gemelle kessler 1

La tv di Renzo Arbore non c'era ancora e non ci piaceva nulla, meno che mai il varietà prude, di quella Rai democristiana, bigotta, e oppressiva che censurava e licenziava i comici, e non è vero che era migliore, più libera e intelligente degli orrori che vennero dopo, ne fu anzi l'origine.

 

 Il 13 dicembre del 1969, l'indomani della bomba di piazza Fontana, Bruno Vespa, annunciando nel Tg l'arresto dell'anarchico Pietro Valpreda, disse: "hanno preso il colpevole". Era sabato e alla 21 partì la sigla delle Kessler a Canzonissima: "Invece i belli come noi che sono tanti / a cantare tutto il giorno vanno avanti". Ecco, forse dovremmo smetterla con la super-retorica funeraria che rende tutti santi i morti della televisione. Ci si può addolorare anche rispettando la verità dell'Italia. 

le gemelle kesslerGEMELLE KESSLER gemelle kessler 3gemelle kessler 2francesco merlole gemelle kessler