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VIDEO – IL TERREMOTO IN NEPAL
La 63enne Dhana Kumari Bajracharya non usciva di casa da trent’anni. E, negli ultimi sessanta, mai i suoi piedi avevano sfiorato il suolo al di fuori della sua abitazione. Il motivo? Dhana Bajracharya è una dea vivente del Nepal, un essere sacro la cui purezza va preservata in tutti i modi possibili. Ma durante il devastante terremoto dell’aprile 2015 ha rischiato di rimanere sepolta sotto la sua abitazione, e così è stata costretta, per la prima volta dopo decenni, a calpestare il mondo.
Dhana Bajracharya è una Kumari, una dea vivente. Quando aveva appena due anni d’età, sulla base di alcuni precisi criteri estetici venne identificata come la bambina all’interno del quale lo spirito della Dea vivente aveva trovato una nuova dimora. Si tratta di un rito che, stando ad alcune fonti, è stato adottato in un periodo non ben identificato a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo.
Sono molte le leggende che cercano di spiegare le origini di questo mito, ma la realtà storica sembra accreditare la teoria secondo cui la Kumari sarebbe in realtà una sorta di simbolo che avrebbe garantito, nel corso dei secoli, la legittimità della nuova dinastia nepalese che nel 1768 prese il potere nella persona di Prithvi Narayan Shah, ricordato come l’unificatore del Nepal. Oggi il Nepal è una repubblica federale, ma la tradizione secolare continua a perpetuare l’aura di sacralità intorno alla figure della kumari.
La kumari in carica viene scelta in base a rigidi criteri estetici e comportamentali, perché ogni suo lamento, battito di mani o pianto possono essere letti come un responso ben preciso alle richieste dei fedeli. Le kumari rimangono tali fino all’arrivo del primo ciclo mestruale. Con il menarca, vengono rapidamente deposte e spogliate di ogni potere. Dhana Bajracharya, però, è rimasta in carica fino all’età di 32 anni, perché il menarca non avvenne mai. Nel 1984, però, il principe Dipendra (che nel 2001 sterminò l’intera famiglia reale e si suicidò), all’epoca 13enne, si lamentò dell’avanzata età della donna, che così venne deposta.
Dhana non accettò mai il responso dei sacerdoti, che accolsero le rimostranze del principe, e continuò ad accogliere i fedeli. Il terremoto del Nepal ha segnato un momento traumatico per la dea vivente, per la quale il terremoto è stata una punizione divina. Dhana è la sua famiglia sono rimasti in casa fino all’ultimo momento, ma alla fine l’istinto di sopravvivenza ha avuto la meglio e la donna è dovuta tornare a camminare per le strade. Differente il comportamento tenuto dalla kumari ufficiale, per così dire: Yunika, sette anni di età, è rimasta seduta sul proprio trono con gli occhi chiusi durante la scossa, invitando i famigliari e i presenti a mantenere la calma. E tutti ne sono usciti indenni.
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