DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Marco Giusti per Dagospia
Incassi del 12 dicembre 2016.
Aspettando l’infornata dei filmoni di Natale e dei cinepanettoni regolari, aspettando un Gentiloni qualsiasi che prenda il posto di Renzi, sogniamo tutti un capitano come Sully che ci riporti a terra sani a salvi. Così Sully di Clint Eastwood domina ancora una volta il fine settimana con 1 milione 858 mila euro, che diventano più di 2 milioni se consideriamo il mercoledì col cinema a tre euro per un totale di 4, 7 milioni.
Va detto però che è andata benissimo anche la commedia di Luca Miniero Non c’è più religione col trio Bisio-Finocchiaro-Gassman, anche se personalmente l’ho trovata non poco confusa, 1 milione e 661 mila euro che diventano 1 e 913 mila con gli incassi del mercoledì e quindi punterà a crescere durante le vacanze di Natale.
Pensato come cinepanettone da inserire nella guerra tra Wildside-Brizzi, De Laurentiis e AldoGiovanniGiacomo, poi spostato strategicamente alla settimana prima con dentro il festivo dell’8 dicembre, probabilmente per non essere schiacciato dagli altri tre film, finisce per ottenere, credo, il miglior risultato della stagione per un film italiano nel weekend, superando anche il milione e mezzo di In guerra per amore di Pif.
Il film di Pif si scontrò però con Inferno e Doctor Strange, mentre Non c’è più religione si è trovato contro solo Sully alla sua seconda settimana. Lo spostamento, quindi, con l’occasione del mercoledì del cinema scontato e dell’8 dicembre festivo, ha funzionato. Al terzo posto troviamo clamorosamente Un Natale al Sud con Boldi e Izzo, che supera anche questo weekend il milione, portando quindi il film sui due milioni e mezzo di incasso totale.
Ricordiamo che Un matrimonio al Sud, lo scorso anno, ne incassò 4. Anche in questo caso le uscite sono state ben studiate. Animali fantastici e dove trovarli finisce quarto con 614 mila euro e un totale italiano di oltre 14 milioni. Seguono il cinepanettone americano con Jennifer Aniston La festa prima delle feste con 476 mila euro, pochino, Capitan Fantastic di Matt Ross con Viggo Mortensen con 325 mila euro, Babbo Bastardo 2 con 316 mila e il gran film di Xavier Dolan, E’ solo la fine del mondo, con 300 mila euro. Miss Peregrine: La casa dei ragazzi speciali di Tim Burton, uscito strategicamente solo giovedì 8, ha incassato quel giorno 147 mila euro.
In America, aspettando l’arrivo di un colosso come Star Wars: Rogue One, la settimana è stata vinta facilmente da Oceania-Moana con 18 milioni di dollari per un totale americano di 145 e un totale globale di 238. Da noi uscirà solo il 22 dicembre, forse per dar modo ai nostri tre cinepanettoni di posizionarsi. Lo segue La festa prima delle feste che fa un onesto 17,5 milioni che diventano 33 globalmente. Animali fantastici è terzo con 10, 7 e un totale americano di 199 milioni e uno globale di 680 milioni. Quarto è Arrival con 5,6 e un totale americano di 81, quinto Doctor Strange con 4,6 e un totale americano di 222 (e uno globale di 645).
Crescono i film da Oscar usciti in poche sale che sono state via via ampliate. Animali notturni di Tom Ford, ad esempio, è settimo con 3,19 e un totale di 6 milioni, Manchester By The Sea è ottavo con 3,15 e un totale di 8, mentre Jackie di Pablo larrain, è stato portato a 26 sale con un incasso di 495 mila dollari. Ma il vero successo è l’uscita prenatalizia in 5 sale divise tra Los Angeles e New York di La La Land di Damien Chazell con Ryan Gosling, 855 mila dollari totali con 171 mila dollari a sala, cioè la seconda migliore uscita per sala di tutti i tempi in America (come facciano questi conti gli americani, poi…).
E sembra che per le strade delle due grandi città tutti cantassero la canzoncina di La La Land. Ci crediamo? A Venezia, però, la fischiettavano tutti all’uscita del film, davvero molto amato. Il film, uscito davvero solo in Corea del Sud ha incassato lì 4 milioni di dollari. Ma è evidente che non solo si prepara a diventare un successo natalizio in America, ma è già lanciatissimo per la corsa agli Oscar.
Inutile dire che noi non abbiamo un La La Land italiano per le feste, solo cinepanettoni, precinepanettoni, o la decima versione di benvenuti al sud in versione natalizia o Aldo Giovanni e Giacomo, già vecchissimi, che si invecchiano per piacere al pubblico dei vecchi. Ma non dovevamo produrre altri Jeeg Robot?
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