DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia
1. AVVISI AI NAVIGATI
Matteo Salvini che diventa “il goleador” e “io – dice Berlusconi – che non ho più ambizioni politiche, potrei fare da regista”. Cioè comandare. Dopo la disfatta elettorale in Emilia, dove la Lega ha preso più del doppio dei voti di Forza Italia, l’ex Cavaliere appare pronto a tutto pur di rimanere in qualche modo al centro della scena. Con un partito che gli sta esplodendo tra le mani e con milioni di elettori che gli hanno voltato le spalle, Berlusconi pensa di essere al calciomercato e prova a comprarsi il centravanti del momento come se il centrodestra fosse il suo Milan. In realtà la Lega ormai lo guarda dall’alto in basso, mentre continua a togliergli consensi. Mentre l’Ncd di Alfano non ha nessuna intenzione di tornare all’ovile e farsi guidare dai padani.
Anche nei confronti dell’altro Matteo, la strategia del Banana appare debole e confusa. L’ex premier spera che il Patto del Nazareno non salti ed è pronto a ingoiare parecchi rospi sulla legge elettorale pur di essere coinvolto nella scelta del prossimo presidente della Repubblica. Ma Renzie vuole approvare l’Italicum entro dicembre-gennaio per poi tenersi le mani libere sul Quirinale. E poi, che accordi si possono fare con uno che non controlla più il suo partito?
La realtà è che Berlusconi, che pure è risorto mille volte, in questi giorni appare un po’ allo sbando e questo è un problema anche per Renzie, che dovrà andare avanti da solo. Per Palazzo Chigi, la vera sorpresa di questi mesi è l’implosione di Forza Italia. Per il premier spaccone, un problema in più. Il Patto del Nazareno risolveva tanti problemi.
2. L’OPPOSIZIONE A SINISTRA
Il Jobs Act passa in Aula alla Camera senza 40 voti del Pd e si riapre il tormentone-scissione, che però al momento appare improbabile. Repubblica: “Sì al Jobs Act, il Pd si spacca. In 33 non votano la legge. Renzi: ‘siete come FI e M5S’. Ventinove democratici escono dall’aula, due astenuti e due contro. Il capo del governo: ‘Risultato storico, niente sanzioni ai dissidenti” (p. 2). Messaggero: “Il premier: strappo intollerabile. Ma i dissidenti: dovrà trattare. Il nuovo gruppo di pressione interno fa infuriare Matteo. Direzione lunedì. Civati, Cuperlo e Fassina contro i pontieri: niente scissione, condizionare il governo” (p. 3). Il Cetriolo quotidiano fa notare: “Solo 316 sì, il governo a un voto dalla sfiducia” (p. 2).
Sul Corriere: “La minoranza alza la voce. E cerca una linea. Bersani: il mio sì per disciplina. E D’Alema: alle urne si è visto che senza radici a sinistra ci indeboliamo” (p. 9). Rosy Bindi, intervistata dal quotidiano di via Solferino, butta lì una considerazione pesantuccia: “il voto di domenica dimostra che è iniziata la parabola discendente, anche di Renzi”. Poi minaccia: “Se il Pd è quello di questi ultimi mesi, è chiaro che ci sarà bisogno di una forza politica nuova” (p. 10). Resta solo da capire quando nascerà e che rapporto avrà con la Fiom di Landini.
3. ULTIME DA FARSA ITALIA
Dunque il Cavaliere dice ormai tutto e il contrario di tutto. Per confondere gli avversari? Corriere: “Salvini goleador. Io potrei fare il regista’. Berlusconi apre al segretario leghista: candidato premier? Si può discutere. Ma Alfano: con lui mai. Domani il chiarimento tra il Cavaliere e Fitto, ma i due potrebbero vedersi prima” (p. 12). La reazione di Salvini: “Sono a disposizione’. Ma il leader leghista chiederà le primarie” (Corriere, p. 13). Repubblica: “Prima il Colle poi il nostro sì all’Italicum’. Il premier: ‘Non esiste, va approvato a dicembre” (p. 6). “Berlusconi: Salvini mio vice, resto io leader” (p. 9).
Il Giornale titola speranzoso in prima pagina: “Lega e Forza Italia. Il patto del panettone. Berlusconi apre: ‘Salvini premier del centrodestra? Ci penso. Lui goleador, io regista’. E rassicura gli azzurri: ‘Non mollo. Per la democrazia sono pronto all’estremo sacrificio”. Il suicidio? Dentro, intervista a Bossi che “benedice il nuovo patto: ‘Con Salvini e Forza Italia’. ‘Contro Renzi serve un centrodestra ancora più forte e unito” (p. 4).
La Stampa fa l’esame a Salvini e conclude: “L’altro Matteo e gli ostacoli alla scalata. Salvini punta a raccogliere l’eredità di Berlusconi. Dalla sua ha l’età e il consenso popolare, ma non ha esperienza di governo e l’etichetta ‘padana’ ancora non si è sbiadita” (p. 7).
4. UN, DUE, TRE, GRILLINO!
C’è sempre casino nel Movimento Cinque Stelle. “M5S, dopo le regionali esplode la tensione. I ribelli sfidano Grillo. Rizzetto in tv contro il veto del leader. Il blog lo scomunica” (Corriere, p. 11). Repubblica: “Grillo: ‘Il M5S non va in tv’. Sul web scatta la rivolta e il blog censura i militanti. Il deputato Rizzetto partecipa a un talk show e viene subito sconfessato. Bagarre nel gruppo del Senato: contestato il capo della comunicazione” (p. 10).
5. AVEVAMO SCHERZATO
Marcia indietro da principianti sul canone Rai: “Stop del governo al canone Rai in bolletta. Troppe complicazioni per i cittadini, sfuma l’ipotesi di ridurre la tassa e abbinarla al pagamento della luce” (Corriere, p. 15). Sul fronte della riforma, il Messaggero scrive: “Viale Mazzini, saranno solo due i membri di nomina politica. Summit del Pd sui contenuti della riforma. Scontro sui tagli. Tarantola: ricorso entro il 30” (p. 7).
6. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Mentre Renzie fa lo spaccone in Europa (“Dal 2015 nessuno ci potrà più dire di fare i compiti a casa”), arrivano nuove previsioni sulla crisi. “Ocse vede nero sulla ripresa europea mentre vola il Pil Usa: più 3,9%. ‘Disoccupazione italiana sopra il 12% fino al 2016. Il governo fa bene ad allentare l’austerità’. Ma per Moody’s ‘riforme incomplete’” (Repubblica, p. 13). Sul Messaggero, “Moody’s: la Bce non basta, debito italiano vulnerabile. L’Ocse: bene il rinvio del pareggio di bilancio, ma Roma deve accelerare sulle riforme” (p. 6).
7. TELECOM-MEDIA
Vari fronti aperti in casa Telecom, Repubblica li passa in rassegna: “Antitrust: ‘Sì a Telecom-Metroweb, ma solo con vincoli severi’. Telefonica, 6 miliardi da vendita O2. Patuano smentisce l’aumento di capitale per finanziare l’acquisizione di Oi. Mediaset: su Premium cerchiamo accordi con operatori Tlc. La causa miliardaria con Fastweb ostacolo per l’accordo sulla rete” (p. 26). Sul Sole 24 Ore: “Metroweb, fra Telecom e Vodafone sfida sui piani. F2i valuterà le proposte industriali: il fondo non vuole una gara sul prezzo. Patuano: prematuro parlare di interventi sul capitale” (p. 33).
8. MA FACCE RIDE!
Il Corriere ci informa con una foto-notizia che Guido Bertolaso “si è messo in quarantena dopo una missione in Sierra Leone. Lo ha rivelato Silvio Berlusconi e lui conferma”. Bene, siamo tutti contenti. Ma il Corriere ci fa anche sapere che l’eroico Bertolaso “non presenta sintomi (di Ebola, ndr) e si trova su una barca a vela” (p. 21).
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