palombelli gruber

L'ARTIGLIO DELLA PALOMBA: “LA SFIDA CON LA GRUBER? SIAMO COMPLETAMENTE DIVERSE: LEI HA PASSATO LA VITA ALL' ESTERO, IO A MONTECITORIO. NON LA INVIDIO. IL MIO DIFETTO, FORSE, È LA SUPERBIA - L’EQUIVOCO PIU’ RICORRENTE? IO PASSO PER QUELLA CATTIVA E MIO MARITO PER QUELLO BUONO: LUI E’ UN SICILIANO CHE RICORDA TUTTO…" - E POI LE CALUNNIE, LA SUA ROMA E LA STORIA DEL MALOCCHIO...

Andrea Scarpa per il Messaggero

 

barbara palombelli

Che le piaccia o meno, Barbara Palombelli da settembre sarà la protagonista di uno scontro in tv alla Eva contro Eva: da una parte, La7, alle 20.30 ci sarà Lilli Gruber con il suo talk show politico Otto e mezzo; dall' altra, la rinnovata Rete4, lei con Stasera Italia. Ovviamente alla stessa ora e sempre occupandosi di politica. Roba da sfida all' ultimo telespettatore. Faticosissima.

 

Anche perché lei continuerà a condurre Forum su Canale 5 e Lo sportello di Forum su Rete4. Romana, 64 anni, moglie di Francesco Rutelli, 4 figli, giornalista da una vita, Palombelli fissa l' appuntamento per l' intervista in un albergo del centro dove arriva con un' auto elettrica («Non inquino e non dò soldi alla Raggi per il permesso in centro»).

 

L' ha sollecitato lei questo talk o Mauro Crippa, il gran capo dell' informazione Mediaset?

lilli gruber

«Nooo... Mai sollecitato niente, anzi. Spesso ho rifiutato, come nel caso di Grande Fratello, per mancanza di tempo ed energie.Mi ha chiamato Lucio Presta e mi ha detto: Fanno sul serio, ti vogliono per un talk politico preserale. Ho accettato, è una bella sfida».

 

Che risultati si aspetta?

«Non ne ho idea. Bisogna vedere cosa farà la Rai. La vera incognita è quella».

Starà in video più di Barbara D' Urso, che ormai vive in diretta.

«L' ho già superata l' anno scorso.

Il problema è un altro: non lavorerò in un unico studio e avrò un' ora e un quarto per andare da una parte all' altra di Roma. Con il traffico che c' è...».

 

L' obiettivo qual è?

«Spingere la gente a far pace con la politica. Spiegando come stanno le cose: non è vero che la situazione è così drammatica come è stato detto in questi anni. Questo è ancora un Paese che lavora e tiene in piedi tutto, fregandosene della politica e dei suoi giochini».

 

barbara palombelli

Sarà anche una bella sfida, ma la Gruber con gli ascolti va forte.

«Lo so. Fra noi c' è grande stima. E Otto e mezzo l' ho condotto anch' io nel 2003 con Giuliano Ferrara. Per me è importante lavorare a Rete4, la prima grande tv privata d' Italia. Nata nel 1982 grazie a editori come Perrone, Caracciolo e Formenton fece lavorare Bocca, Biagi, Gregoretti, Tortora, Costanzo».

 

I risultati, però, furono deludenti. Arrivò Berlusconi a salvare la baracca, cambiando tutto.

«Vabbè. Resta comunque una storia aziendale di grande qualità».

 

Come sarà il suo talk?

«Una clip di un minuto per dare il senso della giornata e poi via con gli ospiti».

 

Vedo che ha i capelli biondi: anche così si prepara allo scontro con la rossa Lilli?

«Per carità. È colpa del mare, poi li tingerò».

 

barbara palombelli francesco rutelli

Il tempo che passa la spaventa?

«Ho perso così tante persone care di giovane età che so bene quanto invecchiare sia una fortuna».

 

Mai fatto qualche ritocchino?

«Mai».

 

Alla sua rivale cosa invidia?

«Siamo completamente diverse: lei ha passato la vita all' estero, io a Montecitorio. Non la invidio, semplicemente perché non l' ho mai fatto. Il mio difetto, forse, è la superbia».

 

A proposito, l' anno scorso disse che i giovani giornalisti non hanno coraggio: l' ultima cosa coraggiosa che lei ha fatto qual è stata?

«A Forum due anni fa ho messo in onda le prime nozze gay. E poi, vado a memoria, ho parlato per sei ore di biotestamento, ho chiesto a Berlusconi se aveva a che fare con la mafia, a Monti se era massone Mi piacerebbe che anche i giovani facessero cose del genere. Non era una critica, la mia, ma uno stimolo da zia».

 

barbara palombelli barbara d urso

Nel 2009 e 2015 si fece il suo nome per la presidenza Rai, adesso non capiterà, ma se un giorno dovesse conquistarla davvero, quale sarebbe la sua prima mossa?

«Insegnare in tv l' inglese agli italiani».

 

Lei come l' ha imparato?

«Con le canzoni. E basta».

 

Con la carriera si sente in credito o in debito?

«Mio padre è morto che avevo 21 anni e il mio destino, visto che la mia è una famiglia di agenti di cambio, era entrare in banca da raccomandata. Ringrazio Dio tutti i giorni per com' è andata».

 

francesco rutelli barbara palombelli

Come li vede i nuovi politici?

«Con interesse e senza spocchia.

La Lega ormai ha una storia trentennale, spesso di grande efficienza come in Veneto. Quelli del M5S hanno intercettato un malessere che il Pd in cinque anni non ha intravisto nemmeno da lontano».

 

lei, invece, oggi com' è vista dai romani?

«Mi vogliono più bene a Milano, mettiamola così. Lavoro sempre con aziende milanesi... Scherzo: Roma è la città che amo, nonostante i tassisti, le calunnie e tutto il resto. Non crede a niente, questa città. Ed è giusto così».

E lei?

«Nel privato, sì. Per il resto, mai.

Sono una giornalista, deve essere così. Dubbi e curiosità sono le nostre armi».

barbara palombelli forum

 

Fra le tante qual è stata la calunnia più fastidiosa?

«Quella dei parcometri. Si diceva che fossero miei. Assurdo. Negli otto anni in cui mio marito è stato sindaco non solo non ci siamo arricchiti, ma lui per fare il Parco della Caffarella ha anche espropriato un terreno di sei ettari sull' Appia Antica di mia madre. E poi ha bloccato l' edificazione di terreni di mio nonno. Ci siamo impoveriti».

 

Addirittura?

«Sì. Anche se poi le cause vinte in tribunale mi hanno permesso di comprare parte della mia casetta alle Eolie».

 

Perché si dice che lei abbia gli artigli?

«Non lo so. Forse solo perché sono curiosa e mi piace fare le domande giuste».

 

Quanto si annoia allora a guardare i talk show politici in tv?

«In questi ultimi anni non li ho mai visti. Adesso però è tutto diverso, ci sono dinamiche nuove e interessanti. Facendo Forum, per esempio, ho capito che la gente chiedeva sicurezza, ordine, lotta alla droga. E ho vinto anche le scommesse su Trump presidente e la Brexit. Se non si guardano certi talk, si capisci meglio la realtà».

 

Quindi lei che farà?

«Da settembre spero di raccontare di giorno la politica della gente, la sera quella del Palazzo. In maniera sempre comprensibile».

PALOMBELLI INSEMINAZIONE TRASMISSIONE FORUM

 

Il suo chiodo fisso qual è?

«Cercare di capire quello che vuole il pubblico. Me l' ha insegnato Montanelli. Per questo leggo tutto quello che mi scrivono, anche le critiche».

 

L' equivoco più frequente sul suo conto?

«Essere gelida».

Lo è?

«No. Non sono sguaiata e forse sembro un po' maestrina, ma ho un cuore anch' io. Anche se tutti pensano che quello buono sia mio marito».

 

Non è vero?

«Certo che no. Lui è un siciliano che si ricorda tutto e prima o poi... Io invece mi arrabbio lì per lì ma poi mi passa subito».

 

A 38 anni è diventata Cavaliere della Repubblica: perché?

barbara palombelli francesco rutelli

«Seguivo il presidente Cossiga all' estero. Nel 1991 in Islanda ero con altri colleghi a una festa del Capo dello Stato, una donna. Pippo Marra dell' AdnKronos si presentò con tantissime onorificenze. Io che indossavo uno smoking maschile, neanche una. Cossiga si avvicinò e mi disse: E tu? Niente? Ti nomino Cavaliere del lavoro. C' era anche Federica Sciarelli (conduttrice storica di Chi l' ha visto?, ndr) e così dopo di me nominò anche lei».

 

La storia del malocchio è vera o è una balla?

«No. Nel 79 andai a fare un servizio sull' esorcismo. Il prete che li faceva dopo un po' mi disse che mi avevano fatto il malocchio e che me lo aveva appena tolto. Dopo un po' mi assunsero all' Europeo, conobbi Francesco Insomma, tutto si sbloccò in positivo. E il pezzo vinse un premio. Sì, credo alle influenze negative».

 

barbara palombelli

Come se la passa Roma secondo lei?

«Non sono così catastrofista, come si potrebbe pensare. Roma ogni tanto si riposa, arriva un sindaco che non fa un tubo... e poi riparte. C' è da millenni, Roma, continuerà a esserci».

Poi prende una pillolina.

 

Che cos' è?

«Omega 3. Contro il colesterolo.

Ce l' ho alto, pur non mangiando schifezze. C' è poco da fare con certe cose».

 

 

TRE PALOMBELLI AL PREZZO DI UNA

Alessandra Menzani per Libero Quotidiano

 

barbara palombelli francesco rutelli allo stadio

Si definisce «impaziente, volubile, impulsiva, depressa. Tutti i giornalisti sono depressi: reagiscono scrivendo». Nel suo caso, anche conducendo. Se pensavamo che fosse umanamente impossibile lo stakanovismo di Barbara d' Urso, che a un certo punto conduceva tre programmi contemporaneamente e in diretta, ora dobbiamo rivedere le nostre certezze. Da settembre un' altra Barbara del piccolo schermo sarà chiamata a una prova muscolare senza precedenti: condurrà tre programmi, e tutti con scadenza quotidiana.

francesco rutelli barbara palombelli

 

La Palombelli, 64 anni, moglie di Francesco Rutelli, mamma di quattro figli e neo-nonna, oltre a Forum su Canale 5 e Forum su Rete 4 presiederà un' importante fascia a cui Mediaset tiene tantissimo con il talk show di informazione in access prime time (ore 20.30), lo slot che era un tempo di Maurizio Belpietro e Marcello Vinonuovo. Con lei si cercherà di abbandonare i toni populisti. E si annuncia una battaglia tra lady delle news: Barbara Palombelli nella nuova collocazione sfida il rigore di Lilli Gruber, padrona di casa perfetta di Otto e mezzo (che a sua volta Barbara condusse, agli inizi degli anni Duemila) ogni sera su La7. L' ex mezzobusto del Tg1 ha già gelato la concorrente. «La stimo. E penso che farà bene».

 

barbara palombelli e romina power

Però «Modificare la propria immagine e soprattutto il proprio pubblico è un' impresa che richiede tenacia, tempo e mezzi adeguati. Mediaset è una grande azienda e sarà sicuramente un concorrente all' altezza della sfida. Ma alla fine vincerà La7».

 

Per la Palombelli, ex firma di Repubblica, l' Espresso, ma anche il Foglio, il Corriere e Il Giornale, si tratta di «una nuova sfida professionale e fisica. Forum e Stasera Italia! Entusiasmo e paura...».

 

Romana, negli anni Settanta per pagarsi gli studi ha fatto la commessa, la standista, l' animatrice, la ricercatrice universitaria. Poi la lunga cavalcata nel giornalismo. Ha lavorato ovunque, dalla Rai a La7. Adesso Mediaset è casa sua. Di sinistra ma non troppo, popolare, moglie di Rutelli ma amata dalla famiglia Berlusconi, intellettuale ma non snob, pungente ma diplomatica, l' ascesa di Barbara Palombelli in Mediaset è stata lenta ma implacabile. Si era vociferato che Piersilvio volesse affidare a lei Il Grande Fratello per farlo tornare un po' quello delle origini, un programma sociologico, ma la giornalista ha declinato perché gli impegni erano troppi, e ha fatto bene. Meglio Forum, che considera una grande inchiesta sull' Italia che parla alla pancia del Paese. I suoi post su Facebook sono tanto stringati quanto efficaci, fanno concorrenza a Mentana, sempre con un guizzo controcorrente e controintuitivo, parla di tutto, dal calcio al cinema, da Virginia Raggi alle molestie, dalle banche agli immigrati.

barbara palombelli vittorio feltri

 

A volte sembra quasi una di destra. «Sono mamma di un ragazzo di colore, quindi il razzismo è la cosa più lontana da me», diceva a Libero, «dico solo che oggi non si può essere fantasmi, per la pace di tutti, compresi quei tantissimi immigrati onesti. Sarebbero felici pure loro di un po' di schedature in più. E i non regolari vanno espulsi». Spiega: «Tutti noi siamo controllati, schedati: dal codice fiscale alla Sim del telefono, dalla partita Iva al geolocalizzatore del cellulare fino alla targa dell' auto. Però, ai semafori, ci sono persone che non sappiamo chi siano. Io voglio sapere se il lavavetri si chiama Mario o Mustafà. Ci vorrebbe la parità, o no».

 

marina ripa di meana barbara palombelli

Ha sempre tessuto relazioni trasversali, ha amici di destra e di sinistra. Vittorio Feltri una volta ha scritto: «Nella vita Francesco Rutelli non ha fatto nulla di eccezionale tranne sposare Barbara Palombelli». «Feltri è un amico», dice lei, «la pensiamo all' opposto però. Lui, Giuseppe Cruciani, Roberto D' Agostino, e ovviamente Montanelli, Biagi, Scalfari: credo di fare parte di una categoria in estinzione di chi fa il giornalista perché si diverte ma non crede in nulla. Non etichettabile». Una delle idee più rivoluzionarie del giornalismo italiano l' ha avuta lei. Roberto D' Agostino ha raccontato che è stata proprio lei a suggerigli di fondare Dagospia. Una donna piena di sorprese.

 

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