martin parr short & sweet

PARR E DISPARI – IL GRANDE FOTOGRAFO MARTIN PARR APPRODA A MILANO CON LA MOSTRA “SHORT & SWEET”, OLTRE 60 FOTO DAGLI ANNI ’70 AD OGGI CHE RIPERCORRONO LA SUA CARRIERA – CON I SUOI SCATTI “ANTROPOLOGICI”, PARR RACCONTA LE DERIVE KITSCH DELLA SOCIETÀ E IL CONSUMISMO SFRENATO PER SFOGARE LE FRUSTRAZIONI DELLA VITA QUOTIDIANA: “SIAMO CIRCONDATI DA COSE DIVERTENTI, LA CRONACA È PIENA DI COSE DEPRIMENTI, E UN PO’ DI UMORISMO È NECESSARIO..."

spagna, benidorm, 1997, da life’s a beach di martin parr

Estratto dell’articolo di Guido Furbesco per www.lastampa.it

 

No, non è spietato, Martin Parr; non ha nulla di crudele […]  È un fotografo straordinario, dotato di uno stile riconoscibile al primo sguardo, che osserva la realtà sociale dei nostri tempi in modo accanito, sospinto da una curiosità inesausta, e con un oggettivo fare da «antropologo», come giustamente sottolinea la studiosa Roberta Valtorta durante la presentazione di “Short & Sweet”, mostra al Museo delle Culture di via Tortona, nello spazio Mudec Photo, aperta al pubblico da domani, 10 febbraio, al 30 giugno.

inghilterra, new brighton, 1983 85, da the last resort. photographs of new brighton di martin parr

 

[…] «Siamo circondati da cose divertenti, anche la gente che attraversa la strada può essere buffa, e a me colpiscono questi aspetti. La vita, la cronaca è piena di cose deprimenti, e un po’ di umorismo è necessario».

 

Ed è di questo caustico umorismo, è di questa benevolenza dissacrante che è pieno il suo lavoro, un lungo viaggio documentaristico partito alla fine degli Anni ’70 – e ancora in corso – di cui “Short & Sweet” offre, come da titolo, una sorta di dolce bigino, agile e affettuoso portfolio di una sessantina di scatti scelti da lui in prima persona con il supporto della fidata Andrea Holzer di Magnum Photos, la celebre agenzia a cui Parr è affiliato dal 1994.

 

la regina elisabetta al l 650esimo anniversario della worshipful company of drapers, di martin parr

[…]  una infinita fantasmagoria kitsch composta da località balneari tappezzate di asciugamani in ogni dove, da corpi sgraziati e ustionati, da gente che s’ingozza senza ritegno, da masse di turisti low-cost impegnati negli stessi selfie, da feste con folle molto sudate, e da tante altre scioccanti amenità di cui è zeppo questo nostro mondo globalizzato. Una civiltà dell’abbondanza, votata ai consumi e agli sprechi di massa, raccontata attraverso la lente del tempo libero e dei suoi riti perché – dice Parr – è proprio il modo in cui impieghiamo questo leisure time a dirci veramente chi siamo.

 

la mostra short and sweet di martin parr2

[…]  «Ho avuto la fortuna di avere una carriera straordinaria e sono stato davvero fortunato a guadagnare uno stipendio decente grazie a quello che si potrebbe considerare un hobby, qualcosa che avrei fatto comunque; e rimane per me sorprendente che qualcuno ti paghi per viaggiare nei luoghi che desideri visitare», […]

la mostra short and sweet di martin parr1la mostra short and sweet di martin parr3