stefano bandecchi

“HO PROTOCOLLATO LE DIMISSIONI. MA NON ESCLUDO DI RITIRARLE” – STEFANO BANDECCHI SPIEGA IL SENSO DEL SUO PASSO INDIETRO DA SINDACO DI TERNI: “DIPENDE DAI MIEI COLLEGHI DEL PARTITO LOCALE. O CAMBIANO O TUTTI A CASA. IL MIO È UNO SCOSSONE, DEVONO CAPIRE CHE LA POLITICA È SERVIZIO E NON ESISTE PER PAGARE QUATTRO IMBECILLI - SOLO IO POSSO SALVARE L’ITALIA, SE OGNI CINQUE ANNI DOBBIAMO AVERE UN DUCE ALLORA VOGLIO ESSERE IO. MI ANNOIO A PARLARE CON GLI IMBECILLI, MOLTI POLITICI ANDREBBERO ESILIATI…”

Estratto dell’articolo di Valeria Costantini per www.corriere.it

 

STEFANO BANDECCHI

«Ho protocollato le dimissioni. Ma non escludo di ritirarle. Intanto punto al 4% in Europa, visto che da lì subiamo la demenza dei nostri eletti. E poi divento presidente del Consiglio». È un fiume in piena Stefano Bandecchi, il giorno dopo l’addio alla carica di sindaco di Terni. Parla senza freni il 62enne livornese e ribadisce la sua missione per conto dell’Italia: salvarla. «Solo io posso, se ogni cinque anni dobbiamo avere un duce allora voglio essere io — dice —. Mi annoio a parlare con gli imbecilli, molti politici andrebbero esiliati».

 

Quindi non lascia?

STEFANO BANDECCHI

«Dipende dai miei colleghi del partito locale. O cambiano o tutti a casa. Il mio è uno scossone, devono capire che la politica è servizio e non esiste per pagare quattro imbecilli. Ho riesumato Alternativa popolare e resto segretario, il partito mi appoggia. […] L’Italia è stata venduta a partner cinesi o russi. Io sono un parà […] e voglio finalmente cambiare il Paese».

 

Prossimo passo l’Europa?

 «Era già stabilito che io fossi capolista nelle cinque circoscrizioni. Dal mio partito non sentirà mai dire che la colpa è dell’Europa perché ricordo che ci sono 75 italiani lì e tutti subiamo la demenza di questi eletti. […] Sennò io ho altro da fare e sono ancora un uomo piacente. Quando incontro una donna sa cosa guardo…».

 

Si riferisce alle frasi sessiste per le quali non si è mai scusato?

STEFANO BANDECCHI IN CONSIGLIO COMUNALE

«Ma di che mi devo pentire, io ho detto che anche l’uomo peggiore, davanti al no di una donna, deve andare a f...ulo, perché la donna non è proprietà di un uomo. Se un uomo è sano di mente non ammazza le donne».

 

I suoi guai giudiziari non la fermeranno?

«Sono indagato dal 2009, da vigili, pompieri, finanza. Mi svegliarono all’alba per perquisirmi e li ho mandati a f...ulo. Non ho paura, sono stato in guerra, ho visto la gente che muore. Non mi sono mai fidato della magistratura, non mi fido delle istituzioni italiane sennò non entravo in politica. Non posso essere preoccupato per quattro indagini del cavolo...».

STEFANO BANDECCHI - ALTERNATIVA POPOLARE