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VIDEO - ANNA WINTOUR E IL 'MIGRANT CHIC'
Maria Teresa Veneziani per www.corriere.it
«Migrant chic»: la frase pronunciata da Anna Wintour per definire la nuova collezione «Yeezy Season 3» di Kanye West ha sollevato l’ira del web. I fatti: l’imperturbabile direttrice di «Vogue America», ospite del programma tv «Late Night With Seth Meyers », si è lasciata scappare il commento politically uncorrect raccontando la sua esperienza, lo scorso febbraio, alla sfilata-spettacolo del rapper marito di Kim Kardashian andata in scena al Madison Square Garden di New York.
La rete è esplosa in commenti al vetriolo e richieste di scuse a profughi e migranti «che a fatica hanno un cappotto per difendersi dal freddo». «Sono arrivata presto, come sempre, e mi hanno messo in una enorme sezione Vip dello stadio dove sono rimasta da sola per circa mezz’ora», ha raccontato con la Wintour sottolineando di non aver gradito il trattamento ricevuto: «Alla fine però i Kardashian sono arrivati — ha proseguito — e il concerto per il nuovo album “Life of Pablo” è cominciato con lo show “Migrant chic” della nuova collezione: tutti e due meravigliosi».
Sono passate poche ore e i social media sono stati invasi dai commenti di chi ha trovato di cattivo gusto e «senza cuore» l’espressione usata dalla Wintour per descrivere la collaborazione tra Kanye e l’artista italiana Vanessa Beecroft: mille tra comparse e modelli nel centro dello stadio su un palco volutamente ispirato a un campo profughi.
A quanto pare, però, le parole della regina della moda, ispiratrice del «Diavolo veste Prada», hanno un effetto più detonante delle immagini di modelle e modelli vestiti con giacche e maglie decisamente fuori taglia e monotono, per una collezione dichiaratamente ispirata ai campi profughi. Quelli della moda sanno bene che da sempre questo è anche lo stile grunge oggi tornato di tendenza.
Ma il web non sente ragioni: «Anna Wintour sei incredibilmente insensibile», ha commentato Kate Melson su Twitter. «Perdonare la collezione di Kanye e descriverla “migrant chic” è totalmente inappropriato». Per la producer televisiva Mojica Fitz Kennedy, la Wintour si è dimostrata addirittura «una misantropa senza cuore». «Se Anna Wintour ha definito davvero la linea di Kanye “migrant chic”, l’industria della moda è davvero un luogo insulso e disgustoso», rincara @Cynthia_Mbuthia.
Una tempesta tale che ha costretto la temuta direttrice a scusarsi pubblicamente. «Mi dispiace se la mia definizione è risultata offensiva - ha affermato -. La crisi dei migranti è reale. E non intendevo banalizzarla in nessun modo».
anna wintour con kim kardashian
La gaffe di Anna Wintour — sostenitrice di Hillary Clinton nella corsa presidenziale 2016 — non arriva da sola: solo pochi mesi fa il fotografo di moda ungherese Norbert Baksa era stato costretto a ritirare a furor di popolo un servizio fotografico ispirato ai migranti della rotta balcanica. Uno scatto mostrava una modella vestita da contadina che faceva un selfie davanti a un filo spinato, un altro immortalava una donna con hijab e tacchi a spillo che si difende da un poliziotto in assetto anti-sommossa.
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