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DAGOREPORT – GIORGIA MELONI NON AVEVA ALCUNA VOGLIA DI VOLARE A PARIGI AL VERTICE ORGANIZZATO DA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago,
in relazione all'articolo di oggi che mi riguarda vorrei fare tre precisazioni.
Nonostante abbia avuto qualche dubbio, ho deciso di tornare in servizio al Consiglio di Stato e ho confermato la mia domanda di riammissione in ruolo. La toga l'ho indossata per molti anni e sarò onorato di indossarla ancora.
Non ambisco alla presidenza di Poste. Sarei incompatibile.
Cordiali saluti.
Antonio CatricalÃ
Lettera 2
Partita una grande discussione all'interno del Pd, per decidere se il crocefisso in aula può essere sostituito con una statuetta di Renzi.
Tiziano Longhi
Lettera 3
Caro Dago,
in merito all'articolo a firma di Francesco Bonazzi, in cui fa anche riferimento a Rothschild, advisor delle banche nella ristrutturazione del debito di Sorgenia, vorremmo precisarti che l'Ing. De Benedetti non siede in alcun consiglio di Banca Rothschild. Riteniamo che Francesco Bonazzi volesse riferirsi al consiglio di sorveglianza della Edmond de Rothschild, che nulla ha a che fare con la Banca Rothschild. Si tratta di Società che fanno capo a due diversi rami della famiglia Rothschild, che non hanno rapporti fra loro, rispondono ad azionisti diversi e non hanno professionisti in comune.
Image Building - Ufficio Stampa Rothschild
Lettera 4
Caro Dago, come mai gli inflessibili agenti della Polizia di Roma Capitale, diretta dall'inflessibile ed efficientissimo Raffaele Clemente, che a suon di multe sta velocizzando il traffico, non hanno elevato nessuna multa né stracciato come coriandoli la patente a Fiorello? Non è bello questo trattamento di favore. Con tanta stima. Donatello Biondo
Lettera 5
Buongiorno DAGO, il nuovo presidente del Consiglio, con il suo girovagare nelle scuole italiane, è già stato premiato da Standard & Poor's. Gli ha elevato il rating da P a PPP (Premier-Provveditore-Preside).
Saluti, Pier Crou
Lettera 6
Caro Dago,
come mai il PD è così intransigente, colpevolista e forcaiolo con tutti e diventa innocentista e garantista quando i colpevoli o presunti tali sono targati PD? Come si spiega che la indagata Barracciu non andava bene come aspirante governatore e invece va bene come sottosegretario? Non è che ha ragione Grillo quando strilla che il parlamento è pieno di indagati e condannati? Quindi uno più uno meno...
FB
Lettera 7
Caro Dago,
il Presidente del Consiglio che fa solo battute e slogan, un Ministro che difende gli indagati: ma dobbiamo proprio rivedere lo stesso film per altri vent'anni?
Recondite Armonie
Lettera 8
Rutelli presidente dell' "Institute for Cultural Diplomacy" a Berlino ? E sticazzi,no?
Ma che ente e'?ma a cosa serve?, cosa fa?, e chi lo paga?
Solo per quest' ultima domanda abbiamo la risposta.
Oighen
Lettera 9
Eleonora Benfatto chi ? di Camposanpiero (PD) ex miss Italia è diventata collaboratrice in Senato della senatrice Laura Bianconi! Come ha fatto?
Tella
Lettera 10
Caro Dago, sembra di comprendere che ai "...due flaccidi imbroglioni..." di D'Alemiana memoria, dopo la bocciatura UE di questi giorni sui nostri conti, se ne debba aggiungere un terzo, quello del "..vedo la luce in fondo al tunnel e non è un treno..." . A dir la verità però, mi assillano anche altri problemi, per esempio è normale che nella nazionale di calcio continuino imperterriti a giocare alcuni miracolati che non sanno ancora quale parte del piede utilizzare per toccare il pallone o la differenza tra il passare la palla al proprio compagno, calciarla alla speraindio o lasciarla all'avversario? E quel simpatico dagopostino Luciano, invece di recensire "La grande Bellezza" non potrebbe andare a vedersi il film? E la Boldrini, confesso è un'ossessione, ha il naso rifatto? Qualcuno, tra i suoi assidui ammiratori Grillini, non potrebbe mandarmi una dritta? Con grande stima,
Max
Lettera 11
Caro Dago,
ho visto adesso il nuovo restyling del sito del Corriere.
Sarei davvero curioso di sapere quanto hanno speso per quella porcheria, visivamente orrenda e tecnicamente impresentabile.
Già me lo vedo il film, anche perche' l'ho vissuto in prima persona tante volte. Ecco il cast: il vecchio boiardo che per dare peso al suo "potere" prende decisioni a cazzium, il fornitore storico che si e' riciclato in un ambito che non e' il suo e il cui AD e' amico di lunga data del boiardo, i vecchi senatori dell'azienda che si sentono fenomeni e che pensano di sapere come funziona la comunicazione sul web perche' usano qualche volta Facebook e Twitter, i pochi giovani e brillanti che avrebbero le idee giuste brutalmente messi a tacere e anzi, talvolta irrisi.
Il tutto ovviamente condito con la presenza del team della famosa azienda di consulenza, che piazza novellini vari e assortiti (mostruosamente costosi e mediamente inutili) coordinati da qualche furbone navigato con spesso e folto pelo sullo stomaco.
In un angolo, intento a sfregarsi le mani pensando al compenso, il consulente indipendente, che a forza di fare "si" con la testa viene preso da un torcicollo d'altri tempi.
Non puo' fare altro, tanto la decisione e' gia' stata presa e il suo parere non conta assolutamente nulla.
Questa è l'Italia, e in effetti tutto torna.
Lele
Lettera 12
Caro Dago,
sai che tra le molte sostanze presenti nel vino, e che sarebbero inaccettabili se presenti nell'acqua, per esempio c'è l'alcol!? Organizziamo le primarie per mandarlo a casa e sostituirlo con qualcosa d'altro?
E' deprimente che due parlamentari della Commissione Agricoltura abbiano scoperto l'acqua calda grazie ad un servizio televisivo sciatto e impreciso, che fa di tutti i mosti una botte giocando su "teorie plausibili"... Ma che diamine significa che "è una teoria plausibile"? Non sarà mica plausibile anche una teoria uguale e contraria?
Il tema, se davvero coinvolge un'eccellenza italiana ed europea, meriterebbe di essere affrontato prendendo le mosse da analisi precise, supportate da numeri e guidate da conoscenza ed esperienza: e il bello è che tutti questi ingredienti già ci sono e raccontano una storia diversa (per alcuni versi peggiore, per altri migliore...). Al prossimo giro basterà un tweet #ilvinofaschifo per smuovere animi e impegno?
P.S.
Sebbene sia auspicabile che le etichette - oggi definirle "velate" è un complimento - riportino tutti gli ingredienti impiegati nella produzione del vino, stai pur certo che le cose non cambieranno: ci sono due nazioni europee che hanno tutto l'interesse a non dichiarare le "formule magiche dei loro vini" (di cui non c'è molto di cui andare fieri); tra di esse, per la cronaca, non figura la nostra sfigatissima, amata Italia.
Brindisi, Millo
Lettera 13
Signori di Dagospia, quante cose ci sarebbero da dire ponendole sotto la luce di una dignitosa verità , fuori dall'ipocrisia più becera? Centinaia al giorno. Prendi l'ultima sparata della signora Clinton, la moglie di Bill, quello che rimarrà nella storia per le sue avventure nella stanza ovale.
Costei ha l'impudenza di fare accostamenti tra Hitler e Putin, solo perchè quest'ultimo - non certo uno stinco di santo, ma quantomeno capace di affrancarsi e tenere a bada gli USA - fa il suo mestiere di russo, ossia difende i suoi territori e la sua storia (la Crimea è sempre stata russa) e soprattutto non si piega alle furbate USA-UE che sono condotte dai soliti poteri forti interessati ad isolare la Russia e a mantenere un forte caposaldo in Ucraina per poter, a loro volta, controllare Putin. Il fatto più ridicolo è che a parlare di Hitler è proprio questa donna, affamata di potere - tanto che cinicamente ha sorvolato sulle porcate del coniuge pur di non creare fratture - e intenzionata pure a candidarsi per diventare la prima donna presidente USA.
E probabilmente ce la farà perché il traguardo è proprio questo: presidente-donna, un raggiungimento in sé, solo per questo. Per coprire le porcherie USA - vedi gli appoggi dati di recente nello sfascio di numerosi Stati, quali Egitto, Tunisia, Libia e soprattutto Siria - cerca di intorbidire le acque con uscite strumentali. Con le quali annacquare le responsabilità che le vengono imputate in relazione all'assassinio dell'ambasciatore USA in Libia e altri diplomatici.
Ma il lato comico della vicenda è che mentre la Clinton spara cazzate hitleriane ad alzo zero, il Putin è proposto per il Nobel per la pace, insieme a Papa Francesco e - udite udite - a Edward Snowden, l'ex esperto informatico della CIA che ha avuto il coraggio di svelare al mondo il programma di sorveglianza USA su tutto e tutti (alleati culoni o meno compresi) attraverso la rete Nsa statunitense.
Ora come possa una come la Clinton dare lezioni di politica, di morale, di qualsiasi cosa, insomma, tenuto conto solo e semplicemente del caso Snowden, è veramente dura da digerire per qualsiasi persona che abbia un minimo di afflato per la verità delle cose. Invece è digeribilissima, anzi energetica, per la stampa italiota e occidentaliota (scusate il neologismo) che si beve tutto. O meglio che si prostituisce ad USA e alleati.
Luciano.
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