1. TOH! NEL BEL MEZZO DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE CHE I MEDIA HANNO CONTRIBUITO A RENDERE ANCOR PIÙ FUMOSA E CACIARONA TRASFONDENDO OGNI GIORNO ANCHE FORTI DOSI DI SONDAGGI (TAROCCATI) NELLE VENE COLLASSATE AI PROPRI LETTORI, IL CORRIERONE SE NE ESCE CON LA PROPOSTA DI (RE)ISTITUIRE IL MINISTERO DELLA CULTURA 2. UN MINCULPOP, SUGGERISCE LA PREMIATA COPPIA ACCADEMICA GALLI DELLA LOGGIA & ROBERTO ESPOSITO PER FAR USCIRE L’ITALIA “DALL’ASPRA CONGIUNTURA” IN CUI VIVIAMO 3. E CHI, SI SOSPETTA IN GIRO, MEGLIO DI PAOLINO MIELI POTREBBE ANDARE AD OCCUPARE QUELLA POLTRONA DA RESTAURARE IN FRETTA? L’EX BI-DIRETTORE DEL QUOTIDIANO DI VIA SOLFERINO POTREBBE PERDERE LA PRESIDENZA DELLA RIZZOLI LIBRI IN VISTA DEL NUOVO E DOLOROSO CAMBIO DI STAGIONE IN RCS MEDIA GROUP

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DAGOREPORT
Toh! Nel bel mezzo di una campagna elettorale che i media hanno contribuito a rendere ancor più fumosa e caciarona trasfondendo ogni giorno anche forti dosi di sondaggi (taroccati) nelle vene collassate ai propri lettori, il Corrierone - a sorpresa - il 25 gennaio se ne esce con la proposta di (re)istituire il ministero della Cultura.

Perché una simile sortita, a firma dei professorini Ernesto Galli Della Loggia e Roberto Esposito, in vista di una nuova legislatura che meriterebbe ben altri aggiustamenti istituzionali? A cominciare dallo "spacchettamento" del dicastero del Tesoro da quello dell'Economia. Una delle tante "rivoluzioni" anti-casta incoraggiate dai politologi dalla virgola saccente in quest'ultimi vent'anni.

Gli stessi accademici fanz-castisti che dopo aver invocato il superministero dell'Economia in nome della governabilità e del rigore (altrui) neppure hanno la decenza di chiedersi ora, mentre il sistema bancario affonda in acque melmose e la spesa pubblica tocca il livello record, che uso hanno fatto i vari (e avariati) "tecnici" Ciampi, Padoa-Schioppa, Tremonti, Siniscalco e Grilli dei loro magici superpoteri.

Il nefando gabinetto di Rigor Mortis, l'ultimo benedetto dai giornaloni dei Poteri marci (senza accezione alcuna), ha delegato la politica fiscale all'agenzia delle entrate (Equitalia). E sul fronte del Tesoro, il suo attuale responsabile, Vittorio Grilli, non ha neppure la forza di mandare a casa un "suo" manager, l'amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi (indagato per tangenti), che nelle sue chiacchiere telefoniche con il compagno di merende Ettore Gotti-Tedeschi (altro manager pubblico oltre che banchiere del Santander) fa del gossip sulle possibile consulenze improprie "regalate" all'ex moglie del suo maggiore azionista (il ministro Grilli).

A quanto pare, però, le priorità istituzionali sposate dal Corrierone e dettate dalla coppia Della Loggia&Esposito, sembrano altre per l'Italia. Se viviamo tempi di "aspra congiuntura" e incerte sono pure le "prospettive d'insieme della storia nazionale" che c'è di meglio se non (ri)dare vita a un ministero della Cultura. "Una necessità di aprire una fase interamente nuova nella vita del Paese", scrivono accorati i fondisti à la carte di via Solferino.

E chi, ma questo omettono di aggiungerlo, meglio di Paolino Mieli potrebbe andare a occupare quella poltrona da restaurare in fretta. Almeno sono in tanti nel mondo dei media a sospettare che dietro le testoline di Della Loggia&Esposito ci sia la solita manona dell'ex direttore del Corriere e attuale responsabile dei Libri Rizzoli.

In vista del prossimo e dolorossimo cambio di stagione in Rcs, il professor Mieli-Cutolo già pensa al suo futuro. E nel frattempo manda in campo i suoi avanguardisti storici. Per adesso, ma fino a quando? resta in panchina Pigi Battista.

 

 

dellaloggia pansa mieliMIELI DE BORTOLI GALLI DELLA LOGGIA MARCHETTI ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA PAOLO MIELI PIERLUIGI BATTISTA ENRICO MENTANA PAOLO MIELI Mieli Della Valle e Montezemolo all'anema e core di capriPIGI BATTISTA PAOLO MIELI GIUSEPPE DI PIAZZA