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Incassi 14 dicembre 2015
Marco Giusti per Dagospia
Leonardo Pieraccioni e il suo Professor Cenerentolo affondano balene, papi, dinosauri e cagnoni con un risultato piuttosto eclatante, 1 milione 456 mila euro nel week end, ma 2 milioni 877 mila euro se si considera tutta la settimana.
Certo, aspettando Star Wars – Il risveglio della forza, e aspettando i due cinepanettoni rivali, che arriveranno il 16. Ma intanto Pieraccioni mette il cappello sulla guerra di Natale con un risultato forte, quasi 3 milioni di incasso, in una settimana dove è accaduto di tutto, compresa la finale di X Factor, la sconfitta della Fiorentina con la Juventus, la Leopolda con la Boschi e altre amenità.
Distanziato, al secondo posto il quasi Moby Dick Heart of the Sea di Ron Howard con 934 mila euro nel week end e 2 milioni precisi in tutta la settimana. Terzo, ma ormai sul viale del tramonto il papa di Luchetti, Chiamatemi Francesco, 691 mila, che diventano 1 milione 742 mila in tutta la settimana per un totale di 3 milioni di euro. Quarto il sequel di Belle e Sebastien con 639 mila euro e quinto Il viaggio di Arlo della Pixar con 512 mila euro.
Fra i film “intelligenti” si segnala la bella tenuta di Dio esiste e vive a Bruxelles di Jacob von Dormael con altre 280 mila euro. In America si segnala invece il naufragio totale di Heart of the Sea di Ron Howard, che lì si chiama però In the Heart of the Sea, battuto da Hunger Games – Il canto della libertà 2 alla sua quarta settimana, con 11, 3 milioni di dollari contro 11 milioni.
Per la Warner Bros, che ha sganciato 100 milioni di dollari per produrre il film è un mezzo disastro, visto anche l’arrivo imminente di Star Wars che si mangerà tutto. Inoltre è il quarto grande disastro dei film Warner del 2015, dopo The Man from Uncle, Jupiter Ascending e Pan, kolossal flopponi che il pubblico ha evitato accuratamente di vedere. In the Heart of the Sea non va bene nemmeno negli incassi esteri.
Solo 12,6 milioni di dollari in 52 paesi, in Corea 1,9, in Russia 1,4, per un totale globale di 50, 4 milioni, mentre Hunger Games ne ha incassati questa settimana 15,4 da 92 paesi per un totale globale di 564 milioni. Al terzo posto c’è ancora Il viaggio di Arlo con 10, 5 milioni per un totale di 89,7 e uno globale di 187, al quarto Creed col redivivo Sylvester Stallone con 10, 1 milioni per un totale di 79,3 e al quinto l’horror natalizio Krampus, che incassa altri 8 milioni per un totale di 28 milioni.
Tra le uscite mirate, si segnala The Big Short, forte di un bel po’ di nomination ai Golden Globes, che incassa 720 mila dollari in 8 sale, ma non si sa ancora come funzionerà con un’uscita più grande. Carol di Todd Haynes, ad esempio, arrivato a 18 sale ha incassato questo week end 336 mila dollari, mentre Youth di Paolo Sorrentino a 17 sale solo 100 mila. Ma lì si combatte un altro tipo di guerra, quella per le candidature agli Oscar e lì è tutta un’altra storia.
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