DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, su Banca Etruria il Pd sbaglia i conti: la difesa della Boschi li sta trascinando a fondo.
Pino Valle
Lettera 2
Maestro Dagonov,
Perche’ i nostri politici sotto processo non bevono il cianuro per protesta?
Aigor
Lettera 3
Caro Dago, Erdogan avverte Trump: «Riconoscimento di Gerusalemme capitale d'Israele sarebbe una "linea rossa" per musulmani». Ma il turco crede di avere ancora a che fare con bunny Obama?
Tuco
Lettera 4
ROBERTO SPERANZA - PIERO GRASSO - PIPPO CIVATI - NICOLA FRATOIANNI
Caro Dago, per l'Ocse in Italia e Olanda chi entra oggi nel mondo del lavoro andrà in pensione dopo i 71 anni. E noi che speravamo tutti nel metodo Nichi Vendola...
Lino
Lettera 5
Caro Dago, secondo Mario Ajello del Messaggero i Liberi e Uguali che intendono presentare, nell'uninominale dove non hanno alcuna speranza, i loro leader là dove sono più forti lo farebbero per puro dispetto, al solo scopo di far perdere seggi al Pd.
E invece no: come il giornalista dovrebbe sapere, poiché la legge elettorale non prevede la possibilità del voto disgiunto prendere più voti all'uninominale significa prenderne di più (e quindi avere più parlamentari) anche nel proporzionale, dove la nuova formazione di sinistra certamente supererà la soglia di sbarramento del 3%. E chi è che si è opposto strenuamente al voto disgiunto? Forse quei cattivacci di Liberi e Uguali? No, Renzi Matteo detto il Bomba, il genio di Rignano, che quindi raccoglierà quello che ha seminato.
ROBERTO SPERANZA - PIERO GRASSO - NICOLA FRATOIANNI
F.B.
Lettera 6
Caro Dago, il Pg di Roma: "Le sue condizioni sono compatibili con il carcere". Marcello Dell'Utri si rassegni: non è mica un migrante africano!
Gian Morassi
Lettera 7
Caro Dago, Corte Suprema Usa: sul Muslim Ban ha ragione Trump. Ma gli italiani è meglio che non lo sappiano, a giudicare dal modo in cui è stata data la notizia dopo il martellanento con i giudici che "bocciavano" Donald a ripetizione...
Bobby Canz
Lettera 8
Caro Dago,
domenica il Sig. Grasso è stato incoronato presidente di Mpd & co., grazie alla sua lunga e comprovata esperienza politica. Si tratta di un altro esempio di magistrato "stregato" dalle poltrone della politica. La nomina di Grasso è stata salutata, come si conviene nelle assise democratiche (dove decidono tutto 4-5...ex ) da ovazioni e applausi della platea osannante, anche se i precedenti di illustri colleghi indurrebbero almeno alla moderazione.
Le "salite" in politica dei vari Di Pietro, De Magistris, Emiliano, Ingroia, Casson, non passeranno certamente alla storia, seppur minore, della nostra povera Repubblica per qualità e incisività della loro azione. Qualcuno ha scelto la politica per i propri valori (immobiliari) altri per riscattare una carriera non brillantissima e qualche errore di percorso...
Nell'attesa di vedere finalmente all'opera il Sig. Grasso una considerazione è doverosa, lui e tutti i valorosi colleghi citati si sono alloggiati in partiti di "sinistra"; si rischia di dar ragione a chi sostiene che i magistrati sono schierati...
FB
PIERO GRASSO ALL ASSEMBLEA DI LIBERI E UGUALI
Lettera 9
Caro Dago, sono tra quelli che non guardano il cosiddetto "Gf vip". Capisco le esigenze del tuo sito, ma sinceramente in un'Italia seria questo tipo di trasmissione dovrebbe essere bandito e ignorato. In ogni caso l'Italia televisiva è sicuramente da terzo mondo e sarebbe ora che il mondo dell'informazione cessasse di appiattirsi su questi pseudo personaggi.
Cordiali saluti.
Giovanni Attinà
Lettera 10
Gentil Dago, Giulianone Ferrara su Grasso, nel 2013 : "Su don Pietro ha ragione Travaglio, è un tremendo furbacchione. Grasso poteva candidarsi con il Pd ma anche con il PDL, disse che Berlusconi fece le stragi ma anche no, firma ma non firma. Andreotti, forse, è colpevole e forse no. Detesto Grasso!". Nel bel Paese, può succedere di tutto. Ma, per i commentatori e i politici che, qualche anno fa, definivano Pietro Grasso "un personaggetto" in toga, molto più modesto non solo di Falcone ma pure di Caselli, non sarà un filino imbarazzante ossequiarlo come il nuovo don Palmiro Togliatti (1893-1964) e nutrir....Speranza che il concittadino del loquace Sergino Mattarella sarà il nuovo giovin leader della sinistra dura e de'Procura ? O no ?
LA LETTERA DI IGNAZIO VISCO A BANCA ETRURIA
Ossequi.
Pietro Mancini
Lettera 11
Caro Dago, dopo un'energica sollecitazione da parte del suo capo, Maria Etruria Boschi, in arte MEB, si è rumorosamente decisa a citare in sede civile per danni Ferruccio De Bortoli, che in un suo libro aveva parlato di un intervento della ministra su Federico Ghizzoni a favore della banca di cui il padre era vicepresidente. L'ex-direttore del Corriere si è affrettato a far rilevare con un tweet che "l'annunciata querela per diffamazione non è mai arrivata"; MEB ha risposto con un laconico "ci vediamo in tribunale". Sì, ma quando?
Considerati i tempi della giustizia civile italiana, certamente molto tempo dopo la conclusione della campagna elettorale; e così gli elettori che si troveranno sulla scheda il nome dell'avvocata di Laterina non sapranno se la candidata ha mentito al parlamento e al paese quando ha solennemente affermato di non essersi mai occupata di Banca Etruria.
boschi ghizzoni etruria de bortoli
Eppure un mezzo per sapere subito la verità ci sarebbe: basterebbe che la commissione di inchie sta sulle banche convocasse Ghizzoni e glielo chiedesse; ma, guarda un po', alla convocazione si oppongono proprio il partito di MEB e il presidente Casini, che da quel partito pare stia per ricevere in omaggio un collegio sicuro... Insomma, i bluff bisogna saperli fare; altrimenti, come le bugie, hanno le gambe corte. Federico Barbarossa
Lettera 12
MARIA ELENA BOSCHI E LE BALLE SU ETRURIA
Caro Dago, il mezzo endorsement di Mortadella e Barpapapà per il Cav unito alla rehab di Calabresi e Rampini post-overdose antiTrump ha tramortito mica male i sinistri: è proprio vero che c'è chi sale e c'è chi sali.
Giorgio Colomba
Lettera 13
Caro Dago, nei giorni scorsi gli skinhead hanno letto un comunicato e un carabiniere ha esposto una bandiera del secondo Reich. Ma è sempre la sinistra ad avere il coglionazzo piú grande: un tizio che augura a Matteo Salvini un futuro alla Aldo Moro!
Berto
Lettera 14
Caro Dago, Lupi era stato dimesso da Renzi per un misero Rolex, mentre la Boschi con migliaia di famiglie rovinate sta ancora lì.
Piero Nuzzo
Lettera 15
Caro Dago, liberi ed uguali richiama ovviamente la "libérté, égalité..." della rivoluzione francese. Manca però la fraternité che si sono già bruciati con gli scazzi reciproci nel PD. Oppure sono talmente invecchiati che la memoria non regge più...buona l'ultima.
serpico48
Lettera 16
"Liberi e Uguali" : sono queste le più che impegnative parole che accompagneranno il percorso politico, economico e sociale della nuova coalizione che si colloca a "sinistra" del Partito Democratico, impegnandola alla concreta attuazione di un progetto, a tutt'oggi rimasto tale, ma che nasce nello stesso momento in cui il primo essere pensante mise piede sul Pianeta Terra.
....Ma, dico io, non potevano concepire un progetto più terra terra !! Caso mai copiandolo dagli Indios dell'Amazzonia, dagli Inuit dell'Alaska o dagli Aborigeni della Nuova Guinea che pare siano gli unici che paradossalmente si siano avvicinati di più a concretizzare i due suddetti termini. Comunque, sursum corda, cari Padri Fondatori: avrete pur sempre come avversario un povero sbruffoncello da strapazzo. Intanto io continuerò vanamente a chiedermi : "Quando si concretizza nei fatti l' Uguaglianza? Quando si trattano in maniera diversa situazioni uguali, quando si trattano in maniera uguale situazioni diverse oppure semplicemente trattando in maniera uguale situazioni uguali e in maniera diversa situazioni diverse ?? "
"Quando si concretizza nei fatti la Libertà ? " A questa domanda credo di potermi dare una risposta : "Poiché le leggi le fanno gli uomini, di fronte a certi legislatori si può tranquillamente affermare che saremo tutti veramente liberi solo quando si potrà fare senza alcun rischio ciò che le leggi vietano".
Avverrà mai ??
.... Ah saperlo !!!!
Santilli Edoardo
Lettera 17
Gli articoli di Maria Giovanna Maglie su Trump sono per lo meno tendenziosi. Anzi direi un po di propaganda sciocchino. La vittoria del Travel ban conta poco, la riforma fiscale non è ancora passata, perché deve essere unificata tra camera e senato per essere presentata come testo unico, e al momento non è sicuro che ci sia un intesa. Quello che invece fa sorridere è lo scrivere che Trump non ha problemi legali.
La giornalista non ha evidentemente esperienza e conoscenze legali, se afferma che il Gen Flynn sia stato "solo" condannato per aver mentito al FBI. Prima della fine del anno saranno indicted sia Kushner che il Donald Trump Jr. La ragione unica che Flynn non e' stato arrestato e portato a Guantanamo deve trovarsi nella sua coperazione con Muller, il quale per salvare il Gen e il figlio del generale da lunghissimi anni di galera, ha sicuramente richiesto molte prove per arrestare il genero e il figlio di Trump.
Maria Giovanna Maglie con la Forchettina da viaggio
Flynn non ci dimentichiamo era già stato segnalato dal allora AG Yates come soggetto compromesso, e se la giornalista avesse almeno letto l indictment si sarebbe accorta che Flynn ha già messo agli atti di aver preso direttive da "alti funzionari" del transition team riguardo eventuali collusions con la Russi Alla fine sarà indicted anche AG Session, che ha mentito piu volte davanti alla commissione del sentato. Il vento è cambiato?? forse sarà un vento che porterà Trump al gabbio. Non so da dove venga tutto questo amore per Trump, un presidente inutile, nocivo e razzista, ma in questi tempi di Russian Bot e fake news viene da pensare...
ZioCecco
Lettera 18
Caro Dago, sembrava che finalmente ci fossimo avviati alle festività natalizie, ma l’avvicinarsi arrembante delle prossime elezioni politiche, ha scatenato il solito caos e lancio di...fango! Potremmo scegliere dal mazzo, una notizia qualsiasi, ed avremmo attacchi da una postazione politica all’altra, ad obice, come se fossimo in trincea.
Sembra, nella classifica degli interessi, che sia tornata di moda la famiglia Boschi. Fantastico come in Italia bellezza e potere, coniugati al femminile, possano creare tanto fastidio. Che poi il soggetto in questione, celi una Crudelia De Mon (mi raccomando non leggetelo alla veneta, o saranno guai), dietro ad un viso angelico, è altro discorso, ma ormai questa accoppiata, politicamente, deve essere annientata.
Bisogna ammettere che la suddetta Crudelia, ha messo tutti nelle condizioni di assalirla. Il ramo familiare ha giocato, come tutti quelli della sua parte affaristico politica (il giglio magico) dentro la parte politica più grande(pd), al gioco che meglio riesce a certi politici, “i fatti nostri”, e forte del potere acquisito, il senso della realtà, è sparito.
Se poi il gioco si allarga anche ai “complici”, istituzionali in questo caso, al momento leggasi Casini, tutto sa di già visto e, soprattutto, puzza di stantio. Siamo al solito jingle pubblicitario che andava di moda in tv, una quarantina di anni fa: “se tu dai una cosa a me, ecc. ecc.”. Cosa Tizio abbia dato a Caio, non è certissimo; l’unica certezza è che il presidente della commissione si è incontrato in quel di Firenze con il segretario del pd, il nostro “amatissimo” Matteo da Firenze, e Casini da allora, sembra si sia portato a casa due candidature blindate per la prossima giostra elettiva.
il servizio di francesca biagiotti a ballaro su pier luigi boschi 4
Se ci sia un collegamento tra questo incontro (dai cinque stelle amplificato come ennesimo inciucio, ma si sa, loro son malpensanti…), e alcune interrogazioni fondamentali per venirne a capo dello scandalo della banca Etruria, saltate a piè pari come un fosso qualsiasi, nessuno può dirlo, ma solo immaginarlo. Cinquanta milioni di persone che pensano la stessa cosa, sono una prova?
Di certo, eleggendo un senatore navigato e cresciuto nella dc, quindi avvezzo ai sotterfugi ed alle pastette politiche, pensare che potessero essere evidenziati alcuni lati bui ed oscuri della intera vicenda, è da ipocriti o da persone che vengono giù dalla montagna del sapone.
In attesa di dipanare una matassa affaristico familiare finanziaria degna di un giallo, ricordiamoci della battuta fulminante di Marcello Marchesi:” l’occasione fa l’uomo ministro”.
Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e sottosegretari che non se ne vogliono andare. Saluti
Pegaso Nero
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