1- IL DIVINO QUIRINO CONTI ESTRAE PURA, PURISSIMA ECSTASY GIORNALISTICA DA PRESS RELEASE E INTERVISTE AFFIDATE ALL'INFORMAZIONE NEL CORSO DELLE RECENTI SFILATE UOMO A MILANO: “MILITARE IRONICO / ABITI MUTANTI / “…POETI SÌ, MA MALEDETTI!” / SOFISTICATO MA LUDIQUE / MINIMALISMO TECNOLOGICO / IL COLORE DELLA DECADENZA / L’ELEGANZA SOTTILE / UNA PROPOSTA CALDA E SONTUOSA, CONSOLATORIA E SALVIFICA COME UNA TAZZA DI CIOCCOLATA SOTTO LA COPERTA /EFFETTO MURO" 3- NON BASTA NON SAPER PENSARE: BISOGNA ANCHE SAPER ESPRIMERE L'ASSENZA DEL PENSIERO 4- MILAN KUNDERA CONTRO L’”IMAGOLOGIA”: "DA CHI DIPENDONO I GIORNALISTI? DA QUELLI CHE LI PAGANO. E QUELLI CHE LI PAGANO SONO GLI AGENTI DELLA GRANDE PUBBLICITÀ CHE COMPRANO PER I LORO ANNUNCI GLI SPAZI SUI GIORNALI E IL TEMPO ALLA RADIO...”

1- IMAGOLOGIA
- Milan Kundera, nel romanzo "L'immortalità", si accanisce contro il Quarto Potere, chiamando "imagologia" la dittatura dell'informazione: "L'uomo politico dipende dal giornalista. Ma da chi dipendono i giornalisti? Da quelli che li pagano. E quelli che li pagano sono gli agenti della grande pubblicità che comprano per i loro annunci gli spazi sui giornali e il tempo alla radio... E allora da chi dipendono i giornalisti? Dagli imagologi. L'imagologo esige dal giornalista che il suo giornale risponda allo spirito imagologico del momento... Gli imagologi creano sistemi di ideali e di anti-ideali, sistemi che non dureranno molto, ognuno velocemente sostituibile con un altro, ma che influenzano i nostri comportamenti, le nostre opinioni politiche, i nostri gusti estetici, sul colore dei tappeti come sulla scelta dei libri, con la stessa forza che una volta avevano i sistemi ideologici".

- Ennio Flaiano: "Ciò che esprime meglio il nostro tempo è la diffusione delle notizie inutili".

2- SE LA MODA TACESSE...
Quirino Conti per Dagospia

Il colore della decadenza.
"...Poeti sì, ma maledetti!."
Minimalismo tecnologico.
Charlie Chaplin.
Baudelaire.
Helmut Berger.

L'eleganza sottile.
Sofisticato ma ludique.
Il classico cappotto a righe.
Una mattinata a scuola.
Pellicce e pitone.
Essenzialità e rigore.
Piume per volare alto: gallo, galline.
Militare pacifista.
Militare ironico.
Effetto muro.

Valigie lussuosamente indecise.
Indiani d'America.
Inedita densità di simbologie.
Fiori liquidi.
Teschi, ossa.
Tasca per biglietto aereo.
Skyline metropolitano.

I Kennedy, gli Agnelli.
L'Avvocato, Lapo.
Fascino Peacock.
Sartoriale-rock.
Barba gelata.
Dna sportivo.
Otto bottoni di gomma.

Camouflage floreale.
New romantic-rock.
Guardacaccia.
Signore del Maniero.
Gentleman vittoriano.
Cenerentolo.
Da indossare con ironia.
Anni cinquanta con ribellione.
Classico-rock.

Tradizione e qualità abbinate al senso del gioco.
L'amante di Lady Chatterley.
Formula uno.
"Marcello Mastroianni... Pier Paolo Pasolini."
Dandy metropolitano.
Jackie Stewart.
L'esploratore.
Il Barocco.
L'animalier.

Il bello: una scelta di vita.
"...Toglieteci i soldi ma non i sogni!"
Il Grande Gatsby: la forza dello stile.
Camera con vista.
Bohémien.
Abiti mutanti.
"...L'essenza del Potere."
Gentleman metropolitano.

Dark Gentleman.
Un mondo electro-industrial.
Una proposta calda e sontuosa, consolatoria e salvifica come una tazza di cioccolata sotto la coperta.
Effetto riccio.
Lavorazioni transgeniche.
Viva la Democrazia!

Estratti da press release e interviste affidate alla stampa nel corso delle recenti sfilate uomo a Milano.

 

 

 

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