PSY-CO DERBY - CHI RIESCE A METTERE D’ACCORDO ROMANISTI E LAZIALI? SOLO IL FISCHIATISSIMO PSY TRATTATO PEGGIO DEL MARZIANO DI FLAIANO….

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1- VIDEO: PSY FISCHIATO ALL'OLIMPICO
Da "La Repubblica"

http://video.repubblica.it/sport/derby-psy-fischiato-all-olimpico/129623/128130

2- "VOGLIO FARVI DIVERTIRE" MA LO STADIO LO FISCHIA
Maria Corbi per "La Stampa"

È seccato del sosia che a Cannes, spacciandosi per lui, ha bevuto «moltissimo champagne» alle feste più prestigiose: «Si mi ha creato qualche danno all'immagine. Parola di Psy il coreano più famoso del globo che ha costruito la sua fortuna sul tormentone trash «Gangnam style».

E' ancora più seccato dell'accoglienza ricevuta dai tifosi della curva sud dell'Olimpico dove Psy ieri ha cantato alla finale della Tim Cup tra Roma e Lazio. Lui, prima di finirci dentro tra «buu» e fischi, diceva (in conferenza stampa) di sapere cosa fosse un derby: « È come due persone che vivono in stanze diverse ed ognuna vuole conquistare tutta la casa. Il calcio è una festa e io sono qui a cantare per regalare un momento di festa e divertimento». Ma non immaginava certo la guerra dei Roses dove a farne le spese è l'ospite. Forse dovevano informarlo meglio.

Un sorriso perplesso e una ritirata frettolosa appena finite le note di «Gentleman», il nuovo singolo, e della irrinunciabile «Gangnam Style». Neanche i tormentoni pop riescono a rendere mansueti gli spalti ultrà.

I tifosi battezzano al modo loro lo stile cafonal sound, e la prima visita in Italia, di questo coreano di 36 anni, all'anagrafe, Jai-Seng Park, cresciuto in una famiglia benestante (Gangnam è il nome del quartiere più ricco ed elegante della città), con sei album pubblicati nel suo Paese (il settimo che sarà lanciato il prossimo anno in tutto il mondo).

«Faccio musica da 12 anni ma prima di Gangnam ero conosciuto solo in Corea del Sud», spiega Psy. E in Corea del Nord? «Dovreste chiederlo a loro. Sinceramente non lo so, non abbiamo possibilità di comunicazione. Ma mi piacerebbe».

Non gli piacciono molto invece le domande serie, ma risponde. A quella sulle sue scuse agli Usa per quel brano del 2004 con le parole «kill the yankee», dice: «traduzione sbagliata. Non era contro l'America ma contro la guerra. Mi sono scusato perché mi sono reso conto di aver usato parole troppo dure. Oggi sono molto diverso da come ero otto anni fa». E deve bastare. D'altronde le scuse sono bastate ad Obama che lo ha ricevuto.

Psy adesso ama gli Usa. E anche noi: «Io amo Italia», balbetta ai tifosi della curva sud. Soprattutto adora il successo planetario: «Peccato che lo show biz dura poco». Fortuna invece che il derby sia finito presto.

 

psy si esibisce allo stadio olimpico PSY ALL OLIMPICO PRIMA DEL DERBY PSY ALL OLIMPICO PRIMA DEL DERBY PSY ALL OLIMPICO PRIMA DEL DERBY MAURI E LA LAZIO FESTEGGIANO LA COPPA ITALIA jpeg