PUPO: “NON HO MAI FATTO RITOCCHI O RITOCCHINI E NON HO NEPPURE INTENZIONE DI FARNE”

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Leggo con stupore e divertimento la notizia secondo cui mi sarei fatto un ritocchino. A firmare lo scoop mondiale è tal Giuseppe Tubi, immagino un lettore di Dagospia che, forse, si firma con uno pseudonimo. Dimostrazione che su internet chiunque scriva qualsiasi idiozia ha possibilità di visibilità. Se in questo sistema impazzito di informazioni, interessasse a qualcuno anche la mia opinione, non ho mai fatto ritocchi o ritocchini e non ho neppure intenzione di farne. Se dovessi cambiare idea, prometto che Giuseppe Tubi, che immagino avrà molto tempo libero, sarà il primo a saperlo.
Enzo Ghinazzi (Pupo)

Lettera 2
Sette dico sette vigili urbani di Venezia fermano un pittore di strada senza licenza, lui finisce prima in canale poi in ospedale.
Margherita

Lettera 3
Caro Dago Ha perfettamente ragione chi sostiene che Stalin,dopo la batosta elettorale dei comunisti italiani alle elezioni del 1948,disse ai suoi seguaci: "Fate studiare legge ai vostri figli che batteremo i nostri nemici dall'interno". Cordiali saluti. Piero

Lettera 4
Il guru-mago Casaleggio ha una palla di vetro? E gli Italiani normali ne hanno due. Rotte.
Vittorio Castrato InFeltrito

Lettera 5
Governo del fare corsi di sostegno in Diplomazia. Se davvero lo volevate Robert Seldon Lady, bastava richiederlo a nome dell'Italistan.
Tiziano Longhi

Lettera 6
Caro Roberto, potrei avere notizie dei genitori di Ruby? Vivono sempre in miseria? Tella

Lettera 7
Caro Dago,
vediamo se ho capito bene: la Polizia italiana prende ordini dall'ambasciatore kazako all'insaputa del nostro ministro dell'Interno? Ah però... RP

Lettera 8
Caro DAGO, il tagliando richiesto da Epifani, come ogni casa automobilistica consiglia, permetterebbe al governo di viaggiare più spedito. Vorrei comunque i nominativi specifici di coloro che, nell'ordine, rappresentano l'olio, il filtro e le candele da sostituire.
Saluti, Labond

Lettera 9
Posso dire che, nonostante pulce e poiana mi stiamo sulle palle, come del resto quasi tutti gli stilisti più o meno ricchioni che ci insegnano qual'è il carattere della "donna di oggi", questa insistenza di Dagospia nel cercare di martellare i due mi appare sospetta? Che è? Invidia? Paolo

Lettera 10
Caro Dago,
gli unici ad aver capito la gravità della situazione kazaka fin dall'inizio, sono stati il tuo blog e pochi adepti al tuo sito...Repubblica che ora cavalca il caso, all'inizio aveva trascurato la vicenda, i pompieri della sera non riesco a tirare acqua sul fuoco come al solito, i vari Battista, Polito tacciono (forse per evitar figuracce)... I giornali di destra invece sono ancora sotto choc, ma a differenza di altre situazioni non riescono a formulare valide difese...(ablyazov era un criminale, altro che dissidente...MAH!...tutto qua?)...

Io comunque ritengo che a dimettersi non dovrebbe essere Alfano ma Letta...se un caso del genere non passa dalle mani di un primo ministro, è veramente GRAVE, figuriamoci se in Germania con la Merkel sarebbe potuta mai succeder la stessa cosa, il ministro degli interni non si sa neanche chi è lì, decide tutto lei.
Alessandro

Lettera 11
Caro Dago,
Certe sentenze della magistratura ( minuscolo, please) fanno pensare che ci sia un tetto invalicabile per gli anni di pena da irrogare. Ne consegue che vengono sistematicamente perdonati e puniti leggermente, se non per nulla, tutti i rei "non berluscones" proprio allo scopo di riservare ai "berluscones", quand'anche innocenti, quasi tutto il monte-anni-di pena di cui si dispone.
Salve
Natalino Russo Seminara

Lettera 12
Letta jr, in vena di humor anglosassone, dice di non vedere nubi all'orizzonte" per il governo dei continui rinvii. Che intanto non ha nemmeno iniziato a lavorare su una, diconsi una riforma istituzionale (tipo abolire il Senato di cui si parlava tanto per non parlare di lavoro, sanità, giustizia, pensioni, iva) e ha messo in soffitta la modifica della legge elettorale perché il Banana lo tiene al guinzaglio Tant'è. Si è visto come la silhoutte lettino abbracci senza se e senza ma il tramonto di un ministro dell'interno a sua insaputa.

Se, poco dopo il novembre 2011, per il Banana "lo spread fosse "un imbroglio, un'
invenzione per costringerlo alle dimissioni", non vedo perché ora incensino che
la caduta del governo provocherebbe danni irrecuperabili nei mercati finanziari e quindi sarebbe "vietato avventurarsi a staccare spine''? D'altro canto il Paese è ostaggio delle vicende giudiziarie di un singolo individuo, e, se cade il governo, temono che crolli l'intera archittetura istituzionale dello Stato vigente da un ventennio a questa parte.
starryknight

Lettera 13
Caro Dago,
qualcuno dovrebbe dire a Sua Santità, alla presidente Boldrini e al ministro Kyenge che il 19 luglio il primo ministro dell'Australia, il laburista Kevin Rudd, ha comunicato: "A partire da oggi ogni richiedente asilo che arriverà in Australia via mare non avrà alcuna possibilità di essere autorizzato a restare nel paese come rifugiato." Tutti i migranti saranno portati in un campo di detenzione all'isola Manus, in Papuasia Nuova Guinea da dove, se la loro domanda di asilo non sarà accolta, saranno rimandati al paese di origine o a un paese terzo. Il partito d'opposizione, conservatore, ha approvato questa misura.
Roland Delmay

 

PUPO E PUPA PUPO PUPA rubyruby merkel giovanecameron e merkel Shalabayeva alma kyenge LAURA BOLDRINI