CASO BERLUSCONI. CHI LO SPIEGA ADESSO AL MONDO INTERO CHE IN ITALIA QUANDO LANCI UNA MONETA PUÒ USCIRE TESTA O CROCE. O IN PIEDI?

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Roberto,
per dovere di cronaca - e di correttezza verso rivista studio per cui ho scritto il pezzo che hai pubblicato sulla zanzara di radio24 - rispondo ad una delle lettere dei tuoi lettori.
sì, tutto vero, confermo: in passato sono stato autore del programma e tuttora lavoro con david parenzo.
il punto è che me l'hanno chiesto proprio per quello: per un racconto "dall'interno".
che la cosa fosse esplicita è testimoniato dal fatto che in calce al pezzo era pubblicata la mia breve bio, che citava proprio quanto detto.
sperando così di aver contribuito anch'io, con queste mie, alla rubrica "esticazzi"
Ciao
Francesco Caldarola

Lettera 2
Gravissimo errore di Gianni Boncompagni, che su "Il Fatto Quotidiano" di oggi, 01.VIII.2013, pagina 10, rubrica "Complimenti", attribuisce l'aggettivo "squinternato" a Gastone, mentre è noto a chiunque che, nella compagnia, lo squinternato è Paperoga.
Ennesima brutta pagina del giornalismo italiano.
Giuseppe Tubi.

Lettera 3
Caso Berlusconi. Chi lo spiega adesso al mondo intero che in Italia quando lanci una moneta può uscire testa o croce. O in piedi.
Tiziano Longhi

Lettera 4
Dago, osservo a malincuore il compagno Monti e sciolta civica perdere pezzi ed elettori, e ripercorrendo la storia italiana degli ultimi 20 anni mi sembra di poter cogliere l'unico elemento che forse e' mancato al partito per arrivare al successo: uno scandaletto estivo di natura sessuale.
Dai Mario che siamo ancora in tempo!
Un abbraccio.
Lo scrondo

Lettera 5
Dago darling, gli enti locali piangono miseria. Chissà però se molti di loro hanno smesso la pessima abitudine di far fare lavori inutili alle ditte o alle associazioni bene-fiche amiche. "By the way", si saprà mai quante associazioni benefiche con occultati scopi di lucro ci sono in Italia? Sì, aspetta e spera.
Natalie Paav

Lettera 6
Caro Dago,
L'ipocrisia ha un limite e non è realistico credere che nello stesso giorno in cui avremo la sentenza su Berlusconi si possa decidere di cambiare il porcellum da parte di un parlamento che essendo stato eletto proprio con il porcellum e grazie alle nomine fatte, anche se non previsto per legge, dalle segreterie dei partiti (di fatto i detentori dei vari simboli presentano le liste quindi hanno l'ultima parola), non ha la legittimità democratica per farlo. Infatti anche se arrivasse a una modifica non potrebbe essere che peggiorativa per un noto e provato criterio logico....
liberbrio

Lettera 7
Caro Dago,
dopo una breve vacanza di una settimana senza giornali e TV, torno a casa e che ti trovo?
Ectoplasma che parlano del nulla (riforme che non si faranno mai, guai del banana, complotti tedeschi e tra un pò anche sionisti ecc.), pseudo giornalisti che fanno finta di fare seriamente il loro lavoro incalzando i politicanti con domandine da scuola elementare, la Polverini che dopo aver affossato la Regione Lazio si erge a grande statista, Marchionne che dichiara che forse la Fiat se ne andrà dall'Italia quando in realtà tale decisione l'ha presa qualche anno fa...Che Paese... persino Pulcinella se ne vergognerebbe !!!
Meglio tornare sui monti: almeno ci si gode il fresco e, a contatto con la Natura, si dà a tutto questo il reale peso che ha, cioè zero...
Recondite Armonie

Lettera 8
Signori di Dagospia, ogni stagione ha i suoi aedi, i cantori della bellezza del nuovo, del progresso che avanza, dei valori nuovi. Per questi intellettuali di ogni epoca, tutti quelli che non sono d'accordo con loro sono invidiosi acidi e, udite udite, stupidi cattivi. Il sottoscritto è proprio così: acido invidioso e cattivo stupido. Solo che legge, ahimè, la Gazzetta Sportiva da decenni e decenni. Ne ero affezionato sino a qualche anno fa. Ora le cose cambiano e il progresso avanza, femminismo in testa.

Così oggi ti ritrovo Franco Arturi - cui in passato avevo scritto lamentando alcune cose senza però avere risposta - che scrive un articolo a suo modo esemplare: inizia dicendo che chi non è d'accordo con lui non deve leggerlo. Furbo lui: così tutti lo leggono. Ma il punto sta nella celebrazione assurda della Pellegrini a tutta pagina di copertina e negli articoli seguenti dove in pratica si esalta - al di là dei meriti sportivi innegabili della ragazza - tutto quello di negativo che la giovane montata dai media esprime: arroganza, delirio di onnipotenza, tendenza al gossip e all'esibizionismo, ammiccamento al nuovo, etc.

Ognuno chiaramente può pensarla a suo modo: personalmente la Pellegrini mi è antipatica, nè mi piace come figura di atleta femmina con quelle spallone da uomo, etc. Nè come interpreta la vita. Ritengo che chi la vede così sia libero di esprimerlo, visto che alla ragassa piace farsi notare, farsi pagare e anche essere sexy.

Si dirà: oggi è così. Ripeto però che nessuno, nemmeno Arturi può offendere i lettori - fossero anche venticinque come dice il Manzoni - che non la pensano come lui e la maggioranza. Io da stupido e invidioso (de chè?) poi girando le pagine ho visto due belle (dico due) paginate intere di pubblicità con l'immancabile Pellegrini. Ho pensato, adreottianamente: vuoi vedere che non è un caso tutto sto fervore pellegrino? Che c'è l'aiutino? Che stupido cattivo...
Luciano.

 

BERLUSCONI AL SENATO CON GLI OCCHIALICRUCIANI E PARENZO Federica Pellegrini Mario Monti Gianni Boncompagni