DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO -…
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Rtl 102.5 si conferma la regina delle radio con quasi sette milioni di ascoltatori nel giorno medio (6.957.000) ma cambia il podio delle inseguitrici. Deejay guadagna la seconda posizione a 4 milioni 762mila (+140mila utenti rispetto al 2015), tallonata da Rete 105 a 4 milioni 730mila (più 4,6), cala RadioRai con Radio1 che perde 76mila ascoltatori sull'anno (a 4.127mila, meno 1,8 per cento)) e 145mila nel secondo semestre del 2016 (scende a 4.051.000, meno 3,5)) e Radio2 a 2 milioni 960 mila, lasciando sul terreno 54mila "teste" sull'anno e oltre 100 mila utenti tra luglio e dicembre (2.894mila).
In trend negativo anche Radio Italia a 4 milioni 397mila (meno 141 mila) mentre RDS è più o meno stabile ma passa dalla seconda alla quarta posizione con un exploit nel secondo semestre, dove è la seconda rete dietro a Rtl. Bene Kiss Kiss a 1milione e 965mila, un incremento del 6,4. Più 2,9 per cento per Radio24, che torna sopra quota 2 milioni.
E' il quadro della radiofonia in Italia, come emerge dall'indagine Eurisko Radio monitor, relativa al secondo semestre 2016 e all'intero anno.
Un successo per Lorenzo Suraci, che consolida la leadership di Rtl 102.5 e lancia due nuove radio: Zeta, l'italiana a caccia di quote di mercato per un target femminile e Radiofreccia, partita alla fine di ottobre su oltre 200 frequenze in fm. Ottima la performance delle radio Mediaset che oltre ai positivi risultati di 105 e Virgin, portano a casa il boom di 101, che guadagna quasi il 9 per cento a 1 milione 750mila ascoltatori.
Non stop news, La famiglia giù al nord e Miseria e nobiltà (Rtl), Tutti pazzi per Rds, Dee Jay chiama Italia e Catteland (Radio Dee Jay), Lo zoo di 105 e Tutto esaurito (105) si confermano programmi leader del mercato.
Invece Radio Rai inverte il trend.
Certamente una doccia fredda per Carlo Conti, da luglio direttore artistico di tutte le reti del Servizio pubblico, sul banco degli imputati a pochi giorni dalla fine del festival di Sanremo.
Non ha fatto neppure in tempo a godersi il 50,7 per cento di share della manifestazione, segnata dalle polemiche sul suo super compenso di 650mila euro, smentito dalla Rai ma confermato dallo stesso Conti mentre sventolava il suo bonifico alla Protezione civile, che Eurisko lo ha messo di fronte ad una cruda realtà: gli ascoltatori della radio non sono i "telemorenti" di Rai1 ma un pubblico giovane, dinamico, e soprattutto frammentato, che non guarda né ascolta i suoi programmi. Conti ripete come un mantra che lui è entrato in via Asiago in punta di piedi e che ha solo una missione di indirizzo con i capi delle reti a fare le scelte che contano.
In realtà il Dg Camposanto dall'Orto gli ha dato potere di vita o di morte su tutto e tutti, nell'era dello strapotere renziano. E lui non se lo è fatto ripetere due volte, mostrando un'arroganza che in pochi gli conoscevano. I suoi denigratori parlano di un pesante conflitto di interessi che grava sulla sua testa, e ne ricordano, oltre all'amicizia con l'ex premier, lo stretto rapporto con Lorenzo Suraci, principale concorrente di Radio Rai, il tour con Panariello e Pieraccioni sponsorizzato, guarda caso, da Rtl, i legami con la Friends and partners di Ferdinando Salzano e con la galassia di Maria De Filippi, che ha fortemente voluto al suo fianco a Sanremo, tutti potenzialmente interessati a condizionare pesantemente la scelta degli artisti e dei brani che passano in radio.
Così il Festival è diventato la passerella che va dai talent al più potente circuito radiofonico (Rtl) al palco dell'Ariston, succursale degli "amici di Maria", dove molti semi sconosciuti vengono spacciati per big (da Bianca Atzei con brano di Kekko dei Modà, entrambi prodotti da Suraci ad Alessio Bernabei, Elodie, Sergio Sylvestre o Giulia Luzi).
E anche a Radio2 sono arrivati gli amici, gli amici degli amici e i fedelissimi di quando il buon Carletto, negli anni Ottanta, era dj a Radio Lady Firenze. Come Gianfranco Monti che addormenta i pomeriggi di Radio2 con battute da bar dello sport o Tiberio Timperi, che propone nel weekend end un improbabile mix tra i Migliori anni e Mezzogiorno in famiglia (memorabile lo slogan:" un saluto allo stivale dal Tiberio nazionale").
Gli ingombranti Lillo e Greg sono stati sbattuti alle 13,30, quando l'ascolto della radio scende sensibilmente mentre quei "rompicoglioni" di Caterpillar, sempre pronti a criticare il potente di turno, scivolano alle 18.30, spaccati in due dal rassicurante Gr di Andrea Montanari, l'altro indiziato per la debacle di RadioRai. Radio1 perde il 3,5 per cento tra luglio e dicembre 2016, pari a 145mila ascoltatori, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Per quali ragioni? "Non c'è un progetto - commentano due redattori del Gr davanti alla macchinetta del caffè, al primo piano della palazzina della radio di Saxa rubra - "su web e social siamo all'anno zero". E gaffe a ripetizione come l'incidente nel lungo Speciale, dedicato alla chiusura del Giubileo, il 20 novembre scorso, quando Montanari fece male i conti e bucò la chiusura della Porta Santa. Ma non è piaciuta soprattutto la stretta sull'informazione politica, impressa dal nuovo direttore, arrivato tra le polemiche, all'inizio di agosto in piena bagarre per la campagna referendaria.
Ecco i nuovi dati Radiomonitor dell'ascolto della radio nel secondo semestre 2016 e nell'anno. Rtl sempre leader, boom di 105, Kiss kiss, 101. Bene anche Rds, Deejay, Virgin e Radio 24 | Prima Comunicazione
http://www.primaonline.it/2017/02/14/253331/i-nuovi-dati-di-ascolto-della-radio/
I commenti ai nuovi dati di ascolto della radio: Lorenzo Suraci (Rtl 102.5), Eduardo Montefusco (Rds), Paolo Salvaderi (RadioMediaset), Linus (Deejay) | Prima Comunicazione
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