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Aldo Fontanarosa per www.repubblica.it
Obama? Un pasticcione in politica estera, uno che "fa il frocio con il culo degli altri". La corrispondente del Tg3 dagli Stati Uniti? "La sola che non si è accorta delle politiche disgustose" del presidente americano. Renzi? "Una persona che non accetta alcuna intermediazione". Per questo ha messo "un uomo solo al comando in Rai", l'amministratore delegato Campo Dall'Orto.
C'è di tutto, di più nell'intervista che Carlo Freccero - ex direttore di Italia Uno e RaiDue, ora consigliere della tv di Stato - concede a Radio Onda Rossa. Nel mirino di Freccero anche il Tg1 e il Tg3 che però - spiega - non va "normalizzato".
Non sta bene a Carlo Freccero che il Tg1 abbia chiamato Vittorio Sgarbi a ricordare Umberto Eco, "uno che non c'entra niente, non ha studiato e non conosce questa figura simbolo della mia generazione". Il motivo di queste scelte sbagliate? La Rai punta sull'informazione glamour, alla moda, di quella che miscela l'intrattenimento alle news, anche a dispetto della verità e delle inchieste sul campo. Teorico di questo modello è Carlo Verdelli, nuovo direttore editoriale dell'informazione della Rai, "che viene da Vanity Fair e dal gruppo Condè Nast".
Freccero non risparmia critiche a RaiTre. Prende di mira "Linea notte", la fascia notturna colpevole di invitare "solo quelli del Foglio" e di avere molti momenti "di conformismo". Tra gli ospiti della rete non mancano - aggiunge il consigliere Rai - dei "coglioni", mentre sono bandite persone e pubblicazioni della "sinistra estrema", così, per partito preso. "C'è troppo poco Manifesto, ad esempio".
Attacco frontale anche alla corrispondente dagli Stati Uniti Giovanni Botteri, che sta sempre lì a parlare di "Obama, Obama, Obama" dimenticando la politica estera "disgustosa" del presidente degli Stati Uniti. Di più. La Casa Bianca "prima fa casino e poi interviene" nelle crisi mondiali. Come si dice a Roma, "fa il frocio con il culo degli altri". Eppure Freccero si augura che RaiTre non paghi un conto troppo salato perché alla fine è l'unica realtà che sa opporsi, "qualche volta", al "pensiero unico renziano", l'unica a proporre qualche "pensiero dissidente".
Il consigliere della Rai, infine, attacca Segreto e le altre soap opera che la televisione pubblica manda in onda. Abbiamo perso il "pubblico borghese" - che ha soldi e competenze culturali, che guarda la pay-tv e va in Rete - e guardiamo ormai ai "poveri" con telenovelas degne delle Nazioni "meno evolute".
Reazioni. Il primo a commentare l'intervista è il deputato dem Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, che parla di "atteggiamento vergognoso, inaccettabile innanzitutto per le migliaia di lavoratori" del servizio pubblico e chiede l'intervento del cda: "Il consigliere Carlo Freccero, senza freni, dalle frequenze di una radio privata denigra il lavoro dei giornalisti del servizio pubblico, attaccando questa o quella trasmissione o tg, questo o quel cronista, persino usando terminologie offensive a proposito di un capo di Stato straniero come Barack Obama. É accettabile un atteggiamento del genere?
carlo freccero michele santoro
Non si configura un danno per la Rai? Il Cda, a partire dalla presidente che proviene proprio dai giornalisti della tv pubblica, si esprima. Il movimento 5 stelle, a partire dal presidente della commissione di Vigilanza Fico, elettori di Freccero per la sua nomina in Cda, cosa dicono?".
AUDIO INTEGRALE INTERVISTA A FRECCERO
http://www.ondarossa.info/newsredazione/intervista-carlo-freccero
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