COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
Marco Antonellis per Dagospia
"Quanto è difficile la Rai del cambiamento…il passo di Salini è deciso: riflette, incontra, non ama i riflettori. Il problema è che poi decide e questo in Rai non è usuale né ben visto" spiegano dal settimo piano di viale Mazzini, quello che conta, quello dove si fanno i giochi. La Rai del cambiamento si è messa in moto e le forze, interne ed esterne a Viale Mazzini, che vedono minare certezze consolidate, fanno resistenza.
Un esempio? Eccetto Dagospia pochi sanno che l'Ad Salini ha cominciato ad intaccare il potere delle major americane non rinnovando l’accordo con la CBS riguardante l’obbligo di acquistare un volume di titoli all’anno e tutte le stagioni di una serie.
Un altro esempio? Sul Paradiso delle Signore, fiction in onda tutti i giorni su Raiuno, Salini ha chiesto di rivedere l’accordo con Aurora, società del gruppo Banijay, per un prodotto certamente apprezzato ma con dubbia sostenibilità economica per i conti di mamma Rai (17 milioni a stagione per un programma in onda in fascia pomeridiana): la mossa ha suscitato le proteste dei grandi produttori con tanto di sit in a viale Mazzini.
Altro fronte aperto dall'Ad, a quanto è in grado di rivelare Dagospia, è quello con la LUX Vide, decennale potentissimo brand partner Rai, con cui Salini ha rinegoziato il contratto rivedendo l’accordo quinquennale. Anche sulle Reti Rai, Salini si è fatto sentire: "Con la De Santis c’è grande sintonia, testimoniata dal lavoro di squadra fatto a Sanremo e da risultati eccellenti di ascolti". Su Raidue il confronto con Freccero, chiamato a risollevare creatività e ascolti di Raidue, è più "dialettico" per usare un termine diplomatico: l’ultimo contrasto riguarda la giuria di The Voice con l’AD fortemente contrario ad alcuni dei nomi proposti da Fremantle, soprattutto Sferaebbasta, al centro delle polemiche dopo la strage di Corinaldo.
E i Tg? Vanno benone, come testimoniato anche dagli ottimi ascolti; basti pensare al Tg2 di Sangiuliano (che alle 13 la fa da padrone strappando addirittura pubblico alla concorrenza) e al Tg3 della Paterniti (che registra dall'inizio dell'anno un +1% su tutte le edizioni). Anche sul fronte degli agenti la musica sta cambiando: al settimo piano di viale Mazzini raccontano che con "Lucio Presta e Beppe Caschetto" Salini si è fatto sentire più volte negli ultimi tempi.
Insomma, ha imposto la sua linea. Per non parlare dei superstipendi: l’Ad sta cercando una soluzione per lo spinoso caso Fazio, che gode di un contratto non firmato dalla nuova gestione Rai, ed ha iniziato un’interlocuzione costruttiva con Bruno Vespa per il rinnovo dandosi appuntamento a dopo l’approvazione del piano industriale. Che sarà a Marzo.
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