RAITRE IN COMA: NON SOLO “BALLARÒ”, ANCHE IL TG3 HA PERSO ASCOLTI (E’ PASSATO DAL 15 AL 10%). VIANELLO HA PORTATO LA RETE ALL’ULTIMO POSTO DELLE GENERALISTE - CAIRO VUOLE PORTARE MAURIZIO COSTANZO A LA7 - TRAVAGLIO-SANTORO 3-0

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Marco Castoro per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

 

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C’era una volta Raitre. Una rete nuova, innovatrice, che sperimentava con successo nuovi programmi e lanciava giovani conduttori. C’era una volta. Ora non c’è più. È da qualche anno, infatti, che la terza rete Rai non fa più appeal sul telespettatore. Appare imborghesita e piatta. In prime time si fanno ascolti anche del 2%. Se poi cedono il passo pure programmi come Ballarò, che rappresentano la bandiera da mettere in vetrina per catturare investitori pubblicitari, è veramente dura andare avanti.

 

Anche questa settimana è cominciata nel peggiore dei modi. Il film Operazione Valchiria ha collezionato soli 907 mila spettatori e 3,42% di share, addirittura peggio di 200 mila spettatori rispetto agli ascolti di sette giorni fa. E ancora una volta la rete di Andrea Vianello è arrivata ultima tra le generaliste. Di Ballarò ormai si è detto e scritto: quest’anno il brand si è ridimensionato bruscamente.

andrea vianello cantante (3)andrea vianello cantante (3)

 

L’unico programma che ancora tiene intera la sua dote è Chi l’ha visto? con Federica Sciarelli, un format che non invecchia mai, al contrario dei talk. Ma anche il Tg3 è calato negli ultimi anni. L’edizione delle 19 a fine settembre del 2010 vantava un 15% di share (spesso superava anche il 16%).

 

Oggi la colonnina degli ascolti del telegiornale del terzo canale si ferma intorno al 10%. Va malissimo anche il preserale di Raitre, mentre si distinguono con buone performance (ottime se le confrontiamo con il resto della programmazione quotidiana) Agorà al mattino e la soap Un posto al sole nell’access prime time. Dunque, una Raitre in coma, proprio quando Raidue è tornata rediviva e Raiuno fa bottino pieno con fiction e intrattenimento.

porro virusporro virus

 

Tuttavia, se mercoledì sera il direttore di Raitre, Andrea Vianello, ha potuto tirare un sospiro di sollievo quando ha visto gli ascolti di Chi l’ha visto? (2.693.000 telespettatori in media e 11,71% di share), domani mattina potrebbe essere il turno del patron de La7, Urbano Cairo, quando leggerà i dati di ascolto di Crozza nel Paese delle Meraviglie, trasmissione che a differenza dei talk può ridare smalto alla settima rete e agli inserzionisti pubblicitari che hanno investito sul canale. Con Maurizio Crozza il divertimento è assicurato. Le nuove imitazioni di Carlo Tavecchio, Maurizio Landini e Susanna Camusso sono imperdibili.

 

A differenza dei talk di Formigli, Floris e Giannini ci sono due programmi che non hanno affatto stancato il telespettatore. Che non lo annoiano. Si tratta di Chi l’ha visto e Le Iene. Anche mercoledì sera, nonostante ci fosse la Juve su Canale 5 (oltre 7 milioni di spettatori e 25,5% di share), Sciarelli e Blasi hanno mantenuto la dote.

pippo baudopippo baudo

 

Chi l’ha visto merita un discorso a parte. Al momento della presentazione il programma della Sciarelli è visto dal 6% di share. Il dato medio di ascolto raddoppia con il passare dei minuti. Quasi 3 milioni si sintonizzano ogni settimana sulla trasmissione. All’incirca lo stesso pubblico che segue le Iene su Italia 1.

 

COSTANZO-CAIRO, IL CONTATTO C’È

Maurizio Costanzo strizza l’occhiolino a Cairo. L’anchorman con i baffi non nasconde la sua ammirazione per La7 e la voglia del suo patron di cambiare la tv generalista, di fare una nuova Cnn. Ma ha ragione Costanzo quando dice che i talk di oggi non hanno niente a che vedere con i talk veri, quelli alla Maurizio Costanzo Show o Bontà loro. Rai e Mediaset - ha detto l’anchorman a Libero Quotidiano - appartengono al passato. Anche perché non ci sono più idee.

urbano cairo la7 urbano cairo la7

 

L’IDEE NON CI SONO PIÙ

Due senatori a vita della tv come Maurizio Costanzo e Pippo Baudo andrebbero ascoltati di più. Il primo è convinto che alla Rai, invece di avere tutti quei canali, ne basterebbe uno per fare un pieno di ascolti, Rai Teche, con trasmissioni prese dal vecchio archivio. Baudo svela a TvZoom il segreto per fare successo a Sanremo: ci vogliono tre canzoni belle. Ma purtroppo non sono solo gli autori della tv a perdere colpi ma anche i discografici.  

 

TRAVAGLIO-SANTORO 3-0

Sorprende molto il fatto che un campione del piccolo schermo come Michele Santoro continui imperterrito a presentare il suo monologo a inizio trasmissione. Tra l’altro senza mai guardare con gli occhi la telecamera. E con quell’ironia da finto modesto che diventa stucchevole. Diverso il discorso per Marco Travaglio: le sue requisitorie sono pungenti e bucano il video.

GRETA  MAURO GRETA MAURO

 

GRETA MAURO, UNA GARANZIA

Nicola Porro quest’anno ha azzeccato la campagna acquisti per il suo Virus. La presenza di Greta Mauro è una garanzia per il talk di Raidue.