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Doveva essere la prima vera prova di forza di Luigi Gubitosi: la nomina del pierfurbyno Giancarlo Leone, a Rai Uno nel Consiglio di amministrazione di oggi. Ma non e' andata. All'ultimo momento il direttore generale della Rai si e' dovuto rimangiare la sua decisione, prendendo il primo vero schiaffo dalla politica da quando e' salito al vertice del servizio pubblico. A fare da apripista era stato nel week end il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che aveva detto " no a colpi di mano" con un sibillino "non ci si tratti da cretini".
Ma Gubitosi aveva deciso di andare avanti ugualmente: nessuna trattativa con il Cda, nessuna trattativa con i partiti, nessuna trattativa con il direttore uscente Mazza, destinato al limbo dei dirigenti senza incarico. Fino a quando non è arrivato lo stop, sembra direttamente da palazzo Chigi, che non puo' permettersi una rottura con le forze che sostengono la maggioranza, mentre sono sulla graticola il disegno di legge di stabilita' e anche i vari provvedimenti su corruzione, intercettazioni, taglio delle province, ecc.
La vera partita si gioca ora sul Tg1, dove Gubitosi rischia di doversi rimangiare anche il "de profundis" del direttore-pensionato Maccari, recitato non più di un mese fa davanti alla Commissione di vigilanza.
MAURO MAZZA
dvd19 giancarlo leone
LUIGI GUBITOSI
CICCHITTO FOTO MEZZELANI GMT
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