![francesco gaetano caltagirone alberto nagel andrea orcel generali](/img/patch/05-2021/francesco-gaetano-caltagirone-alberto-nagel-andrea-orcel-generali-1462671_600_q50.webp)
FLASH! - SIAMO UOMINI O GENERALI? PER L'OTTUAGENARIO CALTAGIRONE LA CATTURA DEL LEONE DI TRIESTE E'…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Il primo capo di governo al mondo sfiduciato dal suo stesso partito.
Cochise
Lettera 2
Io potrò dire ai miei figli con orgoglio: "ai miei tempi si votava"
Matteo d'Aloja
Lettera 3
Gentile Dago, urge un aggiornamento delle mappe di Renzi, che La supplico di diffondere: non è palude, sono sabbie mobili, presidiate dai volteggiatori berlusconici (quelli con la mostrina m5s). Veda poi Lei se sia necessario specificare che non è un wargame, ma una guerra vera.
santi urso
Lettera 4
Caro Dago,
visto stamattina presto Enrico Letta alle Poste di San Silvestro rispedire le palle d'acciaio all'Ilva di Taranto perchè "difettose".
Claudio c.
Lettera 5
Una domanda semplice semplice. Ma se i parlamentari piddini che da oggi sono la maggioranza del Renzi I li ha scelti Bersani nel 2013, le chiavi del Governo, Berlusconi a parte, chi ce le ha?
Tiziano Longhi
Lettera 6
Dago, una domanda veloce da non addetto a livori: visto che Matteo si e' autonominato premier senza essere stato eletto, se non per il ruolo di sindaco assenteista di Firenze (di cui ovviamente ci fott âu caz'), pensi che almeno si presentera' alle camere per chiedere la fiducia, o risparmieremo tempo anche su quel delicato passaggio?
Un abbraccio istituzionale.
Lo scrondo
Lettera 7
Caro Dago,
Per sapere, con assoluta, matteo...matica certezza, se il tentativo di Renzi avrà successo, o meno basta pazientare fino a domenica. Quel giorno, infatti, leggeremo la tradizionale omelia di Barbapapà . Va da sè che, l'eventuale sponsorizzazione di cotanto Iettatore equivarrebe a una pietra tombale sul Renzi Uno. Viceversa, il Vangelo secondo Matteo la trionferà su quello secondo Marco (Travaglio).
Salve
Natalino Russo Seminara
Lettera 8
Caro Dago, tu che sei più di me addentro alle segrete stanze, se incontri qualcuno di quei fricchettoni del PD che continuano a ripetere "ce lo chiede il Paese", puoi dirgli che io appartengo a questo paese da 60 anni e a loro non ho mai chiesto un cazzo di niente? Grazie Gino Celoria
Lettera 9
Caro Dago,
un pregiudicato al quale non tolgono nemmeno il titolo di Cavaliere e che viene assurto al rango di padre della Patria, un Sindaco che diventa Presidente del Consiglio e non si è ancora dimesso, lo stesso che è anche Segretario di un Partito da due mesi e nemmeno lì toglie le tende: però, prendendo ispirazione da Di Battista, siamo una Nazione coi bidelli incensurati...
Recondite Armonie
Lettera 10
Dago,
i giudici, dopo un anno, ci dicono che la legge con la quale sono stati eletti i parlamentari non era valida; poi che la Fini-Giovanardi (8 anni dopo?) neppure. Non sarà che il referendum Repubblica-Monarchia sia da rifare?
Bye
Luigi A
Lettera 11
Caro Dago, a questo punto non so veramente a cosa serva leggere gli altri giornali, di carta e non. L'anticipo con cui hai annunciato (senza tentennamenti) l'imminente fine del governuccio Letta è da Pulitzer.
Respect.
Rogér Deloop
Lettera 12
Il padre era un marxista convinto ma scelse l'ideologia sbagliata e fu sconfitto.
Seppe pero' fiutare le future opportunità e fece studiare i figli all'estero... nelle migliori università (certamente non in quelle occupate da Capanna, da Rostagno e da Popi Saracino...). E ora i mercati finanziari internazionali, appena sentono il nome fatale: "Reichlin", approvano incondizionatamente. Il padre marxista non conquisto' il potere; la figlia economista sta per farlo... il raggiungimento dell'obiettivo è l'unica cosa che conta, il "come" lo si raggiunge non conta nulla.
Lunga vita al Trasformismo!
Il samurai
Lettera 13
Caro Dago,
ricordo un articolo (credo fosse un ritratto di Giancarlo Perna sul Giornale) nel quale si narrava che, quando Romano Prodi venne nominato ministro per la prima volta (1978, vari lustri fa), per fare parlare di sè, si presentò di domenica presso la sede, ovviamente chiusa, del Ministero dell'Industria a Roma facendosi aprire da un ignaro custode.
Ovviamente era attorniato da numerosi giornalisti amici che ne narrarono e magnificarono il gesto.
Ora, considerato che sta agognando l'idea di diventare l'inquilino del Quirinale, non è che prendendo spunto dalla staffetta Letta-Renzi e tenuto conto del precedente, nei prossimi giorni, si presenterà ai corazzieri in sevizio al Quirinale, chiedendo di entrare perchè deve prendere il posto di Re Giorgio?
Francesco
Lettera 14
Egregio Direttore,
Una cara amica, non più giovanissima ( mi perdonerà ), dopo aver superato brillantemente un delicato intervento, non ha certo perso la grinta ed il cervello e mi interroga. "Fammi capire, mi scrive, Renzi sarà il presidente del consiglio, il sindaco di FI e il segretario del PD come d'altra parte lo era Bassolino quando era ministro e pure sindaco di NA. Perchè allora hanno esautorato il sindaco di Salerno per incompatibilità di carica in quanto mi pare sottosegretario di qualcosa?Ho capito forse, ci sono le pecore bianche, quelle grigie e pure quelle nere nel gregge." Ecco, cosa dovrei risponderle? Che ha ragione? Qui i conflitti d'interesse vanno a...?
Leopoldo Chiappini G.
Roseto Degli Abruzzi - Te
Lettera 15
Quante storie, si citava sempre il fatto che altri Paesi avessero premier sotto i quarant'anni, ora siamo pari. Io penso sia più che altro un parolaio, che vive di politica da sempre, e che avrebbe potuto evitare quella nomina a dirigente nella azienda di famiglia "poco prima che..." (ma è peccato veniale), ma è giusto stare ora a vedere se sa fare qualcosa, sperando che non gli remino contro. Certo è degno italiota che un pregiudicato vada a parlare con re Giorgio per formare un nuovo governo, ma tant'è, vergogna più, vergogna meno, checcefrega?!
Giuseppe Tubi
Lettera 16
Caro Dago,
molti si chiedono se questo governo Renzi assomigli a quello di D'Alema, a me sinceramente ricorda molto di più quello di Berlusconi del 1994...non c'è l'esperienza, probabilmente durerà poco perchè il Sindaco sarà tradito da qualcuno, probabilmente Alfano (come fece la Lega con Berlusconi)...ma verosimilmente sarà l'inizio di una nuova era politica e avvicendamento generazionale che già è entrato in atto.
D'altronde Renzi più che altro porrà le fondamenta per il futuro e inizierà a inserire e consolidare volti nuovi, (quelli che erano gli Scajola, gli Urbani, i Marzano del primo Berlusconi)...e anche in caso di un non pieno successo, saprebbe comunque riproporsi. La strada è completamente aperta.
Alessandro
Lettera 17
Signori di Dagospia: il caso Renzi-Letta. Si tratta di una cosa semplicemente inaccettabile e vergognosa. Che, dopo aver infinocchiato tutti con la sua faccia da bulletto toscano, proclamando a destra e a manca che non si governa mai se non dopo aver ottenuto una chiara e precisa investitura popolare, a seguito di regolari elezioni, adesso il Renzi abbia la spudoratezza di candidarsi a premier annullando di fatto in toto quanto sostenuto in questi mesi sempre e dovunque, è gravissimo.
Basta e avanza solo quest'unica cosa per legittimare chiunque a sputargli idealmente nell'occhio alla Totò. Basta e avanza solo questo per considerarlo un voltagabbana della peggior specie. Basta e avanza solo questo per dare corpo - se ci fosse almeno un briciolo di buon senso civico - ad una levata di scudi nei suoi confronti tale da farlo sparire per sempre dalla circolazione.
Ma non è finita qui, perchè l'assurdo renziano non ha limiti. Infatti la cicala estiva ha già pensato ad un governo "nuovo di zecca", dove imbarcherebbe mica gente di provata capacità negli specifici ambiti, ma vere e proprie figure evanescenti confezionate lì per lì come nel peggior periodo repubblicano. Alcuni esempi: alle riforme la biondina Boschi di trent'anni che ha studiato ben bene all'Università , figlia di papà e mamma, con un'esperienza di vita e di vissuto pari a zero: solo teoria scolastica. Con la Boldrini come ministra, con quello che ha fatto e per quello che è: un'opportunista assoluta della politica.
E ancora la Bonino, regina dei marò, riconfermata per continuare a non fare; e la Reichlin figlia dell'amico di Napolitano che si è fatta valere all'estero (ci rimanga). Insomma qui si farebbe un governo nuovo solo per la megalomania del Renzi (come dice il politologo Sartori, un vero e proprio narciso smisurato) e la stoltezza del popolo italiano, senza in realtà cambiare nulla. Ma se si guarda meglio, in realtà , qualcosa di sostanziale c'è: l'appoggio incodizionato alla staffetta da parte di Goldman Sachs e degli amici israeliani. Non occorre, quindi, più cercare nè i motivi della staffetta, ne i perchè. E'chiaro. E' il solito movimento ispirato e voluto da fuori! Ad majora.
Luciano.
Lettera 18
Gentil Dago,
Rispetto ad Enrico Letta, che non si è dimostrato coraggioso e dotato di "cabasisi" ferrei, Matteo Renzi rende meglio in Tv. E ha collaboratrici belle e ambiziose, in primis Maria Elena Boschi, mentre all'ex premier non è bastata l'influenza sui media, esercitata dalla moglie donna Gianna Fregonara, giornalista del "Corrierone".
Tramonta, per sempre, l'epoca della "politique d'abord, l'intendence suivra ! ", di nenniana memoria.
E contano molto di meno i "poteri forti", da sempre legati allo zio di Enrico, don Gianni, non più influente come in passato e meno ascoltato dal declinante Berlusconi. E, certo, sorride molto di più don Diego della Valle, da sempre sostenitore del Sindaco, rispetto ad Agnellino e a Marchionne. Si verificherebbe il trionfo dei salti della quaglia qualora Al Fano, nominato dai capi della destra, Berlusconi e la Rossi, diventasse ministro del governo, guidato dal leader della sinistra.
E il popolo ? "Se gratta", direbbe il Belli, sempre più distante dai giochi della politica.
E il giovin Signore di Firenze dovrà spiegare agli elettori PD a Marco Travaglio- che ha stampato due pagine de "Il Fatto Quotidiani" con ferme esternazioni renziane contrarie alla sua premiership non legittimata dal voto- le ragioni del suo : contrordine, compagni, Palazzo Chigi è meglio di Palazzo Vecchio !
Ossequi
Pietro Mancini
Lettera 19
Caro DAGO, da noi tutti a scemenzare sul licenziamento di Letta e sul futuro governo RENZI 1 (quote rosa? capelli lisci o a boccoli di questa o quella ministra immagine ? un tocco ethnic con la kienge?). Vado sui siti esteri. Le Monde: "il potere cede davanti alle ambizioni di Matteo Renzi". El Paìs: "La UE vede deteriorarsi la stabilità economica italiana negli ultimi tempi. Olli Rehn spiegava questa settimana che l'Italia "deve avviare una volta per tutte riforme serie". Da noi, chi si aspetta qualcosa dal linguacciuto fiorentino mi ricorda l'interista che dopo aver visto sullo schermo la sua squadra dare 5 a 0 alla Juventus spegne la playstation e va a nanna.
Saluti BLUE NOTE
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