L’ULTIMA CARTA - LO STORICO SETTIMANALE AMERICANO “NEWSWEEK” STAMPA L’ULTIMO NUMERO CARTACEO E SI TRASFERISCE ONLINE - FONDATO NEL 1933, NEL 2010 FU CEDUTO AL PREZZO SIMBOLICO DI UN DOLLARO, POI FUSO COL “DAILY BEAST” DI TINA BROWN - CON 80 ANNI DI STORIA ALLE SPALLE, LASCIA TUTTO L’ESANGUE MERCATO AL RIVALE “TIME” - DOPO IL FLOP DI “THE DAILY”, C’È DAVVERO CHI PAGHERÀ PER I CONTENUTI ONLINE DI “NEWSWEEK”? (GALLERIA DELLE COPERTINE)…

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L.B. per "Il Sole 24 Ore.com"

#LastPrintIssue. Con questo hashtag stampato sulla copertina del numero del 31 dicembre 2012 si chiude l'avventura cartacea di Newsweek. Dopo quasi ottanta anni di storia, è stato fondato nel 1933 a New York, il settimanale si dedicherà in modo esclusivo alla nuova sfida della Rete e dei social network e vivrà sono online. La crisi iniziata nel 2005 quando la circolazione di Newsweek è diminuita di circa la metà, fermandosi a 1,5 milioni di copie, e con gli investimenti pubblicitari tracollati dell'80%. In pochi anni le perdite della rivista hanno raggiunto i 40 milioni di dollari costringendo la proprietà ad arginare i costi e cambiare strategia.

Il primo numero del 17 febbraio del 1933 costava dieci centesimi e l'abbonamento annuale 4 dollari. La versione digitale avrà un prezzo di 4,99 dollari per numero e 24,99 dollari per tutto l'anno. Fondato dal giornalista degli esteri del Time, Thomas J.C. Martyn, nel 1961 fu comprato dal Washington Post Co. Nel 2010 il tracollo finanziario: Newsweek fu ceduto a un dollaro a Sidney Harman, uomo d'affari americano, che si fece carico di 47 milioni di debiti.

Newsweek lascerà dunque la sua piccola quota di mercato allo storico rivale Time Magazine, il leader dei settimanali con una tiratura di 3,3 milioni, per iniziare la conquista di solo lettori digitali. (L.B.)

 

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