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Caroline Howe per Daily Mail
VIDEO “GLI STONES AD ALTAMONT”
E’ stato il giorno più buio del rock 'n' roll, sabato 6 dicembre 1969, quando i Rolling Stones decidero di suonare al concerto gratuito di Altamont, nel bel mezzo del nulla, 60 miglia a est di San Francisco.
Ci furono quattro morti, e non sarebbe successo se non fosse per l’avidità di Mick Jagger, secondo l’autore di “Altamont: the Rolling Stones, the Hells Angels and the Inside Story of Rock’s Darkest Day”, scritto da Joel Selvin, critico musicale del “San Francisco Chronicle”.
Jagger voleva tutto il ricavato di “Gimme Shelter”, il docufilm da girare nell’occasione, e non ne volle sapere di suonare nella più sicura Sonoma County, quando si dovette scegliere una location last minute perché San Francisco aveva negato il permesso. Lì a Sears Point non avrebbe potuto tenersi tutti i diritti del film e quindi fu scelto un posto in condizioni disastrose.
Voleva essere incoronato re del mondo davanti alle masse adoranti: «La sua avidità uccise quattro persone: una accoltellata, una affogata, altre due investite. Qualcosa nel carattere della band creò Altamont: arroganza, ignoranza, avidità e ingenuità», scrive Selvin. Gli Stones non erano stati presenti a Woodstock ed erano rimasti impressionati dalla fama che ne avevano tratto i colleghi musicisti.
la folla di altamont sul campo
Volevano la loro Woodstock e “Gimme Shelter” doveva servire a mostrare la band nella sua onnipotenza, più grande dei Beatles. Gli Stones erano ricchi e famosi ma non avevano una lira in tasca. Avevano debiti e problemi finanziari, quindi fare concerti significava contanti subito. Era un buon periodo per gli artisti inglesi negli States, vedi Cream, Jimi Hendrix Experience, Who.
Gli Stones volevano conquistare la scena controculturale americana, così si unirono ai
Grateful Dead per organizzare un concerto al Golden Gate Park. Non doveva esserci polizia, bastavano gli Hells Angels a proteggere la situazione. L’ingresso doveva essere gratuito: «Se gli Stones volevano diventare “cool” in America, non potevano passare per quelli che chiedevano soldi. Dovevano sembrare disinteressati ai tornaconti commerciali. Dovevano incassare ma senza passare per quelli che suonavano per denaro», spiega Selvin.
Intanto Jagger ci provava con Pamela Miller, che ancora amava Jimmy Page. Quando si staccò dal chitarrista dei Led Zeppelin, Miss Pamela andò al club “Whisky” sul Sunset Strip e spuntò da sotto il tavolo di Jagger, facendogli capire che era la notte giusta. Marianne Faithfull intanto si stava riprendendo dal tentato suicidio: 150 sonniferi ingurgitati per cancellare Jagger dalla sua vita.
il terreno di altamont concesso gratuitamente
Le groupie lo assediavano ma lui pensava al film sul tour e ai dollari in arrivo. L’imprevisto fu che il permesso per il concerto segreto nel parco di San Francisco fu negato e si dovette cercare in fretta un altro luogo perché ormai era stato annunciato. L’alternativa era
Sears Point, perfetta per le folle. C’entravano 100.000 macchine, bagni, stand. C’erano acqua, corrente, polizia e sicurezza garantiti. Ma Craig Murray, il proprietario della zona, voleva dare tutto il ricavato ai reduci del Vietnam. Chiese 100.000 dollari per la concessione e i diritti di distribuzione di qualsiasi film.
Jagger e gli Stones non accettarono. Si doveva cercare ancora. A quel punto il proprietario del terreno di Altamont si fece avanti e concesse la zona gratuitamente, in cambio di pubblicità. Era una landa desolata, piena di immondizia, macchine rotte, pneumatici abbandonati, vetri rotti.
i rolling stones volevano essere piu grandi dei beatles
Solo due pattuglie della polizia a disposizione e la sera prima del concerto sul campo già si erano sistemate alla buona 50.000 persone. Faceva freddo e la folla ruppe i recinti dei vicini per accendere fuochi. La gente pisciava all’aperto perché i bagni erano contati. Si beveva pessimo vino, si comprava pessima LSD, girava aranciata all’anfetamina. I presenti divennero agitati, aggressivi, paranoici, e non c’era servizio medico adeguato per chi andava in overdose.
gli angels su di giri picchiano il pubblico
Il pubblico non era di figli dei fiori, non erano gli stessi di Woodstock. Gli hippie dell’estate dell’amore non avrebbero mischiato alcol e acido. Qui nasceva una folla in trip, psicotica. Gli Hells Angels che dovevano proteggere, erano incontrollabili. Il primo a morire fu il diciannovenne Leonard Kryszak, annegato nel canale. Il secondo fu accoltellato dagli Hells Angels, che percuotevano gli spettatori con stecche da biliardo. Altri due furono investiti da un tizio sotto acido che aveva rubato una macchina. Per non parlare di risse, contusi e feriti. La polizia non riuscì ad arrestare nessuno: non sapeva da dove iniziare.
I Grateful Dad avevano deciso saggiamente di non esibirsi, visto il caos. Gli Stones invece salirono eccome sul palco. Il film si doveva fare e Jagger doveva ancora cantare “Brown Sugar” e “Midnight Rambler”. Poi se ne andarono via in elicottero, ringraziando per la bella serata. Arrivarono sani e salvi all“Huntington Hotel” dove Jagger invitò Miss Pamela. Aveva un malloppo di contanti, circa un milione e ottocentonila dollari.
La band lasciò doversi buffi. Scappò dagli States senza pagare hotel e autonoleggio.
In “Gimme Shelter” gli Stones sono rappresentati come vittime innocenti. Vengono demonizzati gli Hells Angels e appena menzionati i Grateful Dead, responsabili dell’organizzazione del concerto. Altamont invece fu il prodotto di un egotismo diabolico, inettitudine, manipolazione, soldi, disinteresse per l’umanità.
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