DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
1. CARACALLA, CHE SPETTACOLO INCASSI BOOM, 72MILA SPETTATORI
Giovanni D’Alò per “la Repubblica - Roma”
Tan Sri Francis Yeoh - Fuortes
Incassi e spettatori record per il Teatro dell’Opera alle Terme di Caracalla. Quando restano ormai solo due recite (stasera ultima replica per “Bohème” e domani “Turandot”), il sovrintendente Carlo Fuortes tira le somme della programmazione estiva e annuncia: «In 29 serate abbiamo portato a Caracalla 72.100 spettatori per un incasso totale di 3 milioni e 700 mila euro».
BOHEME A CARACALLAelton john in concerto alle terme di caracalla cb37e
Rispetto all’anno scorso, parliamo di 15mila spettatori in più con un incremento di oltre il 60% dei biglietti venduti. In confronto agli anni precedenti la crescita è ancora più decisa: quasi il doppio dell’incasso del 2013 (+ 95%) e 30.437 spettatori in più. Numeri che non si registravano dal 2001, anno della riapertura delle attività musicali a Caracalla.
Molto hanno aiutato i sold out di Bob Dylan, Elton John, Ludovico Einaudi e Roberto Bolle, che hanno saturato i 4mila posti delle Terme, ma ha premiato anche la scelta di puntare su Puccini. «Il mix di rock, pop e lirica sarà la nostra linea anche in futuro», ha detto Fuortes.
Soddisfatto dei risultati anche il sindaco Ignazio Marino: «È il giusto riconoscimento al lavoro straordinario svolto dal sovrintendente e al grande impegno di questa amministrazione per riportare l’Opera di Roma ai vertici della scena mondiale».
2. AMORE E DISPERAZIONE. LA BOHÈME DI PUCCINI ALLE TERME DI CARACALLA
di Anna Cerofolini per http://www.articolo21.org/2015/08/amore-e-disperazione-la-boheme-di-puccini-alle-terme-di-caracalla/
“Che gelida manina, se la lasci riscaldar.
Cercar che giova? Al buio non si trova.
Ma per fortuna è una notte di luna,
e qui la luna l’abbiamo vicina”.
BOHEME A CARACALLABob-Dylan a Caracalla -
Una luna immensa che aveva il sapore del rimpianto poetico, di perduta purezza, di rivolta e di squisita bellezza ha illuminato La Bohème di Puccini alle Terme di Caracalla, con regia, scene e costumi, di Davide Livermore, orchestra e coro del Teatro dell’Opera di Roma, Maestro Paolo Arrivabeni in collaborazione con il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia.
Nella Parigi di fine ottocento che Puccini musica, le vite dei protagonisti della sua opera si fondono con le tele degli impressionisti francesi, in una mescolanza meravigliosa di amore e disperazione, di reale e ideale: “Mi piaccion quelle cose che han si dolce malia, che parlano d’amor, di primavere, che parlano di sogni e di chimere”.
Mimì illuminata dal fremito delle stelle di Van Gogh e dalle pennellate misteriose di Cezanne racconta allo spettatore il suo bisogno di impossibile: l’amore per Rodolfo.
Mentre seducenti ballerine di Degas, trampolieri, sputafuoco e giocolieri accompagnano l’incontro del pittore Marcello con Musetta, civettuola e incantatrice, al Café Momus nel quartiere latino di Parigi e aprono agli occhi di chi guarda la via al coraggio, alle illusioni e ai sogni: “O bella età d’inganni e d’utopie!
Si crede, spera, e tutto bello appare!”
La “Barriera d’Enfer”, la porta doganale dove chi passa subisce il controllo della merce, illuminata da una neve che magicamente sfiora lo spettatore è il luogo delle rivelazioni, della malattia e dell’innocenza.
Mimì nella soffitta gelida diventerà un perduto amore per Rodolfo ma le sublimi eroine Pucciniane restano nella loro malinconica fragilità donne reali capaci di tenere tra le dita un destino segnato senza perdere mai la speranza: “vorrei che eterno durasse il verno… ci lasceremo alla stagion dei fior”.
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