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SANREMIX! LA POLEMICA DI AMEDEO MINGHI SULL’ESIBIZIONE DELL'ISRAELIANA NOA E LA PALESTINESE MIRA AWAD CHIAMATE DA CARLO CONTI A CANTARE “IMAGINE” PER DIRE NO ALLA GUERRA: "COME AL SOLITO DELEGHIAMO GLI ALTRI A RAPPRESENTARE LE NOSTRE INIZIATIVE. NOI, NEL 2008 C'ERAVAMO GIÀ CON "GERUSALEMME" CANTATA, PER L'APPUNTO, DA UN ARABO PALESTINESE, UNA INTERPRETE ISRAELIANA E ME. NELLE NOSTRE RISPETTIVE LINGUE E POI TUTTI INSIEME IN ITALIANO” – LA RISPOSTA DI CARLO CONTI, CHE SI DICHIARA ANTIFASCISTA ("MA LA DOMANDA E' ANACRONISTICA", SPIEGA A CANDELA DI DAGOSPIA): “SUL MIO NO AI MONOLOGHI NON HO RICEVUTO PRESSIONI DALLA POLITICA” – VIDEO

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amedeo minghi

 

 

Federica Macagnone e Francesco Persili per Dagospia

La polemica del giorno l’accende il maestro Amedeo Minghi sull’esibizione dell'israeliana Noa e la palestinese Mira Awad chiamate da Carlo Conti a cantare “Imagine” per dire no alla guerra: «Mi fa piacere che a Sanremo, parleranno di pace cantando in Arabo Palestinese Ebraico e Inglese. Noi, nel 2008 c'eravamo già con "Gerusalemme"  cantata, per l'appunto, da un arabo palestinese, una interprete israeliana e me.

 

Nelle nostre rispettive lingue e poi tutti insieme in Italiano». Il maestro, che oggi sui social ha ricordato le vittime delle Foibe, punge: «Come al solito, deleghiamo gli altri a rappresentare le nostre iniziative. Non credo che Rai Uno (che la mandò in onda) ne abbia contezza».

 

Carlo Conti, che ha negato di aver ricevuto “pressioni politiche” durante l’organizzazione del Festival, si dichiara "antifascista" ("La domanda è anacronistica", puntualizza a Giuseppe Candela di Dagospia) e spiega perché non ha voluto inserire alcun monologo: "Si può parlare di certi argomenti, ma con la musica.

 

Ecco perché ho voluto chiamare due artiste, l'israeliana Noa e la palestinese Mira Awad, per dire no alla guerra. Credo che la loro presenza sul palco sia molto forte come testimonianza cantando un inno mondiale come “Imagine”. Credo che a volte sia più forte una parola rispetto a una lunga dichiarazione.

 

E la parola scelta dal direttore artistico per il suo Festival è “insieme”. “L'orchestra aprirà con un brano di Ezio Bosso, mi disse che la musica è come la vita: si fa in un solo modo, insieme». 

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