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Jon Pressick per “Kinkly”
Alzi gli occhi e vedi una figura interessante. Guarda quelle spalle, quelle anche, il modo in cui si muove. E’ puro sesso che cammina. Mentre fai la radiografia, ti accorgi che entra nel tuo stesso club. Sulla tasca sinistra dei jeans, noti un fazzoletto grigio. A quel punto capisci che finirete a letto insieme. Perché? Il mondo è pieno di segnali attraverso cui identifichiamo le persone. Spesso è una necessità, per sentirsi al sicuro.
hanky colors con preferenze sessuali
E’ così che è nato l’ “Hanky Code” negli anni ‘70, fazzoletto o bandana indossata nelle tasche da gay o dalla comunità BDSM per segnalare le preferenze sessuali e la disponibilità al sesso occasionale. La scelta della tasca e del colore è fondamentale: a sinistra indica attività (top), a destra indica passività (bottom). Grigio è per chi ama il bondage, nero per il sadomaso spinto, bianco è disposto all’orgia, lavanda cerca “drag queen” e via dicendo, con moltissime sfumature e specifiche.
attenti a dove mettete la bandana
La prassi risale ai tempi dei cercatori d’oro, quando le donne non erano molte nelle zone di miniera e gli uomini cercavano partner in maniera discreta. Fino a metà del Novecento il segno era una chiave attaccata alla cintura, poi si è passati ai fazzoletti di vari colori. Tanti quanto le sottoculture. Li usano sia i “giocatori” vecchio stile, sia i nuovi, come accessorio di moda. E’ non più solo utile, ma di tendenza e leggendario.
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