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1. DIMMI COME ABBAIA E TI DIRÃ COSA PENSA ECCO IL TEST PER CAPIRE LA MENTE DEL CANE
Massimo Vincenzi per La Repubblica
à il nostro miglior amico, forse non il più intelligente, ma di sicuro quello che ci capisce meglio. A dirlo è una nuova ricerca scientifica che sta a metà tra l'etologia e la "citizen science", la scienza che viene dal basso con la partecipazione della gente.
L'idea, come racconta il New York Times, è di Brian Hare, professore alla Duke University, e viene da lontano, da quando lui era studente di psicologia degli animali. Il suo professore di allora stava cercando di capire il comportamento di alcune scimmie e vedeva che queste non trovavano una banana nascosta. Il giovane Hare pensò: «Il mio cane ci riuscirebbe».
E, tornato a casa, iniziò una serie di esperimenti con il suo "amico" Oreo che gli diede ragione. L'animale seguiva alla perfezione le sue indicazioni: ritrovava il cibo nascosto, andava a prendere le palline da tennis e via via superando prove sempre più complesse.
Da una ricerca empirica Hare, una volta laureato, ha sviluppato insieme alla moglie i suoi studi arrivando (con altri ricercatori) alla conclusione che nessun altro animale ha «la stessa, straordinaria» capacità di comunicare con l'uomo.
«à come con i bambini, che imparano giorno dopo giorno seguendo le istruzioni dei genitori e dei maestri. Avete presente il giochino dei cubi e dei cerchi che si fa con i nostri figli? Ecco per i cani è la stessa cosa, se gli mostriamo qualcosa loro lo ripetono alla perfezione», racconta in un'intervista a Wired.
E aggiunge: «I lupi, per dire, sono molto più intelligenti, ma nessuno ascolta e capisce come un cane. Se gli fate vedere una cosa, avrete a che fare con un genio». Ma per andare avanti negli studi servono altre "cavie", bisogna ingrandire il database degli esperimenti ed è qui che comincia l'altra parte della storia.
Spinto da alcuni amici imprenditori, Hare decide di mettere in piedi un sito, chiamato Dognition, dove tutti i padroni di cani, alla modica cifra di 59 dollari, possono trovare i test scientifici su cui si basa la sua ricerca sulle capacità cognitive degli animali. La speranza è che tutti quelli che sottopongono il loro quadrupede alle varie prove mandino il filmato e le risposte ai ricercatori. «Non è una gara. Non dobbiamo capire se Fido è Einstein o se è
stupido. Ma raccogliere tutte queste informazioni ci permetterà di scoprire se l'abilità di comprendere varia da razza a razza e da cosa è influenzata. E potremmo mettere tutte queste informazioni a disposizione di chi li addestra per lavori socialmente
utili».
Il sito è diventato presto una sorta di social network per tutti gli amanti dei cani. Sulla schermata principale ci sono decine di foto, con lunghe didascalie in cui ogni padrone racconta la sua esperienza e decanta, tipo genitore orgoglioso, le capacità della propria simpatica bestia: «à un modo bellissimo per imparare cose su di lui», dice una ragazza.
«Non potrò mai ringraziarvi abbastanza per avermi insegnato quante cose sa fare Becca», scrive un altro riferendosi alla sua "bastardina".
«Siamo agli inizi, ma io sono già contenta che questa scienza inizi a svilupparsi. Dobbiamo capire quanti misteri ci riserva la loro mente», spiega Alexandra Horowitz, autrice di un libro cult negli Usa sull'argomento. Tutta questione di conoscersi, per poi capirsi, che poi è l'essenza dell'amore oltre che dell'amicizia. Perché, come ha scritto qualche tempo fa sul New York Times Cathleen Schine: «C'è qualcosa che ricorda l'inizio di un flirt, nel rapporto tra un cane e il suo padrone. C'è la stessa scintilla».
2. "MA LA LORO INTELLIGENZA CAMBIA A SECONDA DEL PAESE IN CUI VIVONO"
Professor Enrico Alleva, arriva il test virtuale per studiare l'intelligenza sociale del cane. Ã un gioco o una cosa seria?
«Andrebbe ottimizzato per il Paese cui è destinato, come si fa con quelli sull'intelligenza umana. I cani acquisiscono persino l'accento del Paese in cui vivono, lo spettrogramma del parlare francese o tedesco è riflesso nel loro modo di abbaiare. Cambia il modo di vivere il pranzo, la convivialità , i ritmi del mangiare e dello stare insieme...».
Noi e i nostri cani in cosa siamo diversi?
«In famiglia condividiamo le cure dell'animale domestico, ed è un fenomeno tutto italiano quello delle anziane vedove con il cane. E siccome è tipicamente italiano abusare del telefonino, lo utilizziamo anche portando a spasso il cane, senza neanche accorgerci delle frustrazioni che gli creiamo».
Lo studio proviene da un docente di Harvard.
«Conosco bene il giovane e bravissimo professor Hare, è lui che ha dimostrato qual è la mutazione tra il lupo e il cane: quello che contraddistingue il cane è la capacità di essere un bravo etologo umano, riesce a rompere la barriera di specie considerandosi a sua volta umano. Il cane è un mutante, e lui lo dimostrò su Science
(p.g.b.)
monti figlia e cane montezemolo BERSANI CON UN CANE UN CANE SALVATO DAI POLIZIOTTI A MILANO ERA DESTINATO A ESSERE UN CORRIERE DELLA DROGA ALBERTO FONTANELLA SOLIMENA CON CANEMARIO MONTI CON IL CANE ALLE INVASIONI BARBARICHE HITLER CON IL CANE DA VANITY FAIR EDOARDO BARALDI MONTI E BERLUSCONI CANE GATTO TIGRE cane monti x Cane azzurro ZenGIAMPIERO MUGHINI CON IL SUO CANE BIBI
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