RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Da corriere.it
Vertice del centrodestra di governo oggi a Villa Certosa, in Sardegna. Nella dimora estiva di Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, dovrebbe arrivare a breve il leader della Lega Matteo Salvini, per incontrare il Cav. Al centro dell’incontro la crisi politica dopo le dimissioni di Mario Draghi. I contatti tra i due leader sono costanti. Anche ieri si sono sentiti telefonicamente, confermando la piena sintonia.
Forza Italia: «Governatori Fi non firmano appello sindaci, ma siamo per il Draghi bis senza M5S»
I governatori di Forza Italia, non sarebbero intenzionati a firmare l’appello dei sindaci pro Draghi bis perché «non vogliono strumentalizzare le istituzioni», ma affermano: «Siamo in piena sintonia con la linea del partito, ovvero, sono pronti a rinnovare il loro sostegno al premier, che può andare avanti senza i cinque stelle “contiani”».
Financial Times: «L’Italia ha ancora bisogno di Draghi»
«L’Italia ha ancora bisogno del “Whatever it takes”». Titola così il Financial Times, quotidiano finanziario britannico. Aggiungendo che «era inevitabile che la rara stabilità portata alla politica italiana da Mario Draghi non sarebbe durata.
La tensione ribolliva da mesi all’interno della coalizione di governo italiana è alla fine traboccata con lo strappo dei Cinque Stelle. Sarà una settimana cruciale, e non solo per l’Italia, perché la stabilità politica sarà necessaria per qualsiasi riforma». Così il giornale economico.
Tensioni in assemblea M5S: governisti nel mirino come «traditori»
Clima a tratti teso nel corso dell’assemblea congiunta M5S di questa mattina. La maggioranza dei parlamentari intervenuti si è schierata nettamente a favore della linea del leader pentastellato Conte, ma non sono mancati appelli a sostegno della fiducia al governo presieduto da Draghi. Una crepa, quella tra «contiani» e «governisti» che rischia di allargarsi sempre di più e di produrre una nuova frattura interna al M5S dopo la scissione di Di Maio.
Durante la riunione in video-conferenza iniziata alle 10.30 (e che si aggiornerà alle 18) i toni si sono surriscaldati quando - apprende l’Adnkronos - la senatrice Giulia Lupo ha puntato il dito contro i «tiratori scelti» che a suo dire starebbero destabilizzando il M5S dall’interno: «Rispetto le idee di tutti, ognuno fa le sue scelte. Ma se lo specchio non può sputarvi, allora forse potrebbe iniziare a farlo qualcuno di noi...», le parole al vetriolo della parlamentare contiana. Secondo quanto viene riferito, più di qualcuno avrebbe apostrofato i governisti con un esplicito «un abbraccio ai traditori».
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