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Ernesto Assante per “la Repubblica”
C'è una nuova generazione di star del mondo dello spettacolo che, se avete più di 20 anni, conoscete appena o, più ragionevolmente, non conoscete affatto. Sono le star più amate dai "teenager" o dai loro fratelli minori, giovanissime quanto il loro pubblico e in grado di dominare, letteralmente, il nuovo mondo digitale, pronti a conquistare (anzi, hanno già cominciato), il mercato mainstream, le classifiche di vendita e i box office cinematografici.
Chiamatelo "gap generazionale" come si diceva un tempo, quella frontiera invalicabile dagli adulti che consente a questi nuovi personaggi di avere milioni di fan su Vine, Twitter, Instagram, YouTube, usando ogni possibile nuovo social media e facendo quattrini a palate: benvenuti nel mondo dei nuovi "Teen Idol", le star che non hanno compiuto la maggiore età e che stanno conquistando il cuore dei loro coetanei.
Il primo a fare il grande salto, conquistando il successo planetario anche nei media tradizionali è Shawn Mendes, 17 anni, canadese, che ha conquistato i vertici delle classifiche di mezzo mondo con il suo singolo Stitches e con l' album d' esordio, uscito lo scorso aprile, Handwritten, arrivato rapidamente al primo posto della classifica americana.
La formula magica è la brevità, sei secondi, quanto basta per realizzare dei "vine" (dei video di sei secondi, appunto, che vanno in ripetizione automatica, in "loop"), e catturare l' attenzione di una generazione nuova, che salta a piè pari la tv e la radio tradizionali, per trasformarsi in star.
Come Troye Sivan (che ha appena conquistato la copertina di Rolling Stone; nel 2014, a 19 anni, per il Time era uno dei teenager più influenti del mondo; a 17 anni fece coming out), Cameron Dallas, Nash Grier, Jack Johnson e Jack Gilinsky (meglio noti come Jack & Jack), Madison Beer, Matthew Espinosa, Aaron Carpenter e molti altri, sconosciuti a chiunque non passi buona parte della giornata collegato a Internet con il proprio smartphone o tablet.
I nuovi "Teen Idol" nascono in un universo parallelo fatto di social media dove i "grandi" non entrano, sono star nelle quali i loro coetanei si riconoscono e che sono mediaticamente "raggiungibili" attraverso gli stessi social, star che condividono la loro vita, le loro canzoni, i loro video, e che attraverso questa condivisione costante costruiscono una "fan base" particolarmente numerosa e solida. E fanno di tutto, recitano, cantano, sono intrattenitori, performer.
Se volessimo trovare una "data di nascita" per il nuovo fenomeno dovremmo individuare il primo MagCon Tour del settembre del 2013, quando Bart Bordelon pensò di mettere insieme un gruppo di "viners", ed organizzare una serie di incontri nei quali i fan potessero incontrare e abbracciare (letteralmente) i propri beniamini.
Dal 2014 il gruppo non c' è più, ma il successo dei ragazzi si è moltiplicato, Mendes ha conquistato le classifiche, Dallas e Grier sono approdati lo scorso novembre al loro primo film, The Outfield, ovviamente distribuito solo su Internet e iTunes, Jack & Jack sono in tour e arriveranno in Italia il 30 aprile, e così tutti gli altri, chi impegnato in video, chi in concerti, chi in tour, chi in album.
Sulla loro scia e il loro successo di star giovanissime se ne sono affacciate altre sulla scena, dalla quindicenne inglese Jasmine Thompson, che impazza nelle radio con il suo singolo Adore, al gruppo di "youtubers" O2L, dalla già citata Madison Beer, sostenuta dal "padre" di tutti i nuovi teen idol, Justin Bieber (ventunenne e già in cerca di maturità musicale con il suo nuovo, pluridecorato, album Purpose), a Sammy Wilk fino al quindicenne Daniel Skye. Tutti belli, va detto, come vuole la regola di sempre di ogni teen idol, alcuni dotati di vero talento e vogliosi di realizzarsi come artisti, altri semplicemente in cerca di fama e divertimento.
Il fenomeno cresce anche in Italia con le prime star della nuova generazione digitale che scalano le classifiche di vendita e di streaming, come Favij, già approdato anche al cinema, e Benji & Fede, simili in tutto e per tutto ai loro coetanei angloamericani.
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