
DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI…
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Signori, a viale Mazzini si cambia. Non ancora la governance, anche se Rigor Montis ha rispolverato l'ipotesi di una rivoluzione anti-lottizzazione con un cda a tre: un presidente, un amministratore delegato e un solo consigliere. In attesa dell'inosabile, ci pensa il direttore Intrattenimento, nonché vice direttore generale, Giancarlo Leone a cambiare i posti in tavola.
E così Bibi Ballandi va a Sanremo scalzando Lucio Presta che andrà ad occuparsi delle serate di Miss Italia, che non è propriamente un buffetto sulla guancia perché trattasi del secondo sforza produttivo della Rai, dopo il Festival appunto.
Leone archivia come può l'era Mazza-Mazzi-Presta che ha tenuto banco sul palco del teatro Ariston per annni e anni, tra polemiche e malignità di ogni genere, inzeppata com'era da personaggi della scuderia del manager Presta, da Antonella Clerici a Bonolis, passando per Benigni, Belen e Canalis.
Il direttore di Raiuno Mauro Mazza galleggia senza poteri aspettando il colpo di grazia, Mazzi ha traslocato definitivamente all'arena di Verona e presso la corte di Maria De Filippi, dove si prenderà cura di "Amici" (quanti sono i singhiozzatori, da Mario Carta a Emma, che dal talent sono volati vincenti a Sanremo?).
Ed ora il supermanager Presta va ad occupparsi del decadentismo progressivo di ascolti che ha trafitto negli anni anni la kermesse della Mirigliani family. Con Miss Italia, in compenso, il manager calabro avrà più facilità di infilare - rispetto al Festival - la mogliera Paola Perego alla conduzione.
A prendere le redini del carrozzone sanremino sarà il più celebre impresario italiano, il casiniano-democristiano Bibi Ballandi, reduce dal trionfo di Fiorello. Con un problema: il suo cliente Gianni Morandi smania dalla voglia di ritornare a condurre Sanremo per i secoli a venire. Ormai è una fissazione, non ci dorme la notte. E Ballandi balla.
Altro giro, altro tiro. A Massimo Giletti mica è andato giù il prossimo sbarco di Giovanni Minoli al posto deputato del giovedì sera di Michele Santoro. Proprio no: ci voleva andare lui, forte degli ascolti dell'"Arena", lo spazio che conduce all'interno di "Domenica in". Ma con Minoli, suo ex mentore epoca "Mixer", è stata una sfida inutile: troppo il divario di potere e di poteri.
In cambio, Giletti di baccalà potrebbe ottenere un cambio di guida per la prossima edizione 2013 del contenitore domenicale di Raiuno: dentro Mara Venier, fuori la Cuccarini, che tra l'altro fa parte della scuderia di Presta.
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