SPADA PARTY A VENEZIA - C'ERA LA TITTI? E LA PUCCI L'HAI VISTA? DIFFICILE RICONOSCERSI TUTTI TRA MILLE PERSONE: IL SILICONE CHE RENDE GLI ZIGOMI TUTTI UGUALI!

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DAGOREPORT

C'era la Titti? E la Pucci l'hai vista? Difficile riconoscersi tutti tra mille persone e tra il silicone che rende gli zigomi tutti uguali! Beh! Ci voleva la festa per i 50 anni del terzo asso del tridente di Cuneo, il supercommercialista Roberto Spada (gli altri due sono Briatore e la Santanché) per la migrazione stagionale della Milano con i danée in quel di Venezia. Già, perché se i veneziani tradirono il duca di Milano Ludovico il Moro, ieri i suoi eredi sono partiti - Audi e Mercedes alla mano - trasbordo sul Ferry boat dell'Actv, per vendicare l'affronto e prendere possesso di un lido talmente desolato che al confronto quello di Tomas Mann sembra un luna park.

Tutto chiuso, Nuovo Palazzo del cinema transennato e nebbia. E allora? Niente. Ci pensano loro, i milanesi, a fare passerella in smoking e abito lungo per chiudersi dentro l'Hotel Excelsior tutta la notte a festeggiare.

Ci sono tutti? Forse, ma sono mille, difficile controllare. Ci sono Giraudo, Artom (con merito), Venturini, Francesco Micheli, Cuneo, Adriano Teso e signora, Innocenzo Cipolletta, finanziari, commercialisti Morgan Stanley Style e dintorni, Piero Maranghi, Pier Andrea Chevallard e Antonello Perricone: poteva immaginare che il mattino dopo, su Repubblica, avrebbe letto l'intervista di Bazoli che parla male di lui?

Il principe Giovannelli è molto fotografato, ma non l'unico nobile; ci sono anche scrittori e giornalisti il "vecio" De Michelis che balla come ai bei tempi di Craxi, Parietti, Boralevi e dintorni. C'è anche Demetrio Albertini della Federcalcio.

La loro è quasi una rivendicazione di classe. "La nostra festa è in controtendenza al periodo, ma noi crediamo ancora che l'Italia ce la possa fare", dice il festeggiato. Se non ce la fanno questi rivoluzionari del conto corrente è finita per tutti. E allora... lasciamo i bilanci (in rosso) per lunedì e dentro con le danze.

Che bello! "Volare", Glorya Gaynor, "Born to be alive"... sembra ancora di essere nella magica stagione del riflusso, quando l'impegno e le Br svanivano e non c'erano ancora tutte ste rompiture tipo crisi, globalismo, politically correct (le donne si chiamano ancora con l'articolo), social network. Basta non guardare la pancia e il silicone e ci si diverte ancora.

Se il Paese va male, in fondo, non è colpa nostra, ma degli ex sessanttotini che l'hanno bloccato e non si tolgono dai Cda. Dai non pensiamoci. Balliamo. Non pensiamo se siamo già alla seconda o terza moglie. Slacciamoci il farfallino per un attimo e, come diceva il poeta, "gli anni non sono passati".

 

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