DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE?…
Da "il Foglio"
E' molto garbato il New York Times a chiamare quello di Tina Brown uno "stile di gestione basato sulla pressione": La realtà è che quel collaboratore che chiamava il direttore di Newsweek/Daily Beast lo "Stalin sui tacchi" non era affatto lontano dalla verità. Ma negli anni dei fasti del New Yorker o della resurrezione di Vanity Fair c'era ben poco che si potesse rimproverare a Tina senza risultare noiosamente invidiosi del suo successo.
Le cose andavano alla grande per questo talento editoriale e qualunque impresa le venisse affidata diventava nel giro di pochi mesi il talk of the town. La stronzaggine era soltanto un effetto collaterale. Questo giornale ha seguito con attenzione le rivoluzioni di Newsweek, settimanale storico della sinistra perbene che prima ha alzato il suo standard diventando un giornale da leggere (e non solo da sfogliare) e poi s'è affidato all'eterna Tina per trovare la pietra filosofale dell'editoria che continuava a sfuggire.
C'è stato un ribaltone nella newsroom e la grande operazione di fusione fra un brand storico e l'ultima creatura on line di Tina, il Daily Beast. Ma il ritorno ai fasti - e dunque ai profitti - promesso dal superdirettore non c'è stato. Lunedì è iniziato un nuovo esodo dal giornale e questa volta non si tratta di redattori ma di tre pezzi grossi che se ne sono andati sbattendo la porta nel giro di qualche ora. Fra questi c'è anche il braccio destro di Tina, Edward Felsenthal.
Pare che il vicedirettore Tom Weber abbia abbandonato la nave per un durissimo confronto con Brown; ma se in un'altra epoca i successi comuni seppellivano le liti interne, ora non c'è nessun successo editoriale che possa tenere insieme quelli che ormai sono i cocci di Newsweek e il Daily Beast. Le vendite sono in calo, gli inserzionisti disinteressati (oltre che in regime d'austerità), mentre le visite on line sono brutalmente calate quando Brown ha deciso di chiudere newsweek.com.
E' stata dura scoprire che la sua creatura non era abbastanza per trainare il carro. Per quanto si ostini a dire che "Newsweek continua a migliorare", Tina vive il dramma di una sensazione professionale mai sperimentata: cercare di non perdere i pezzi.
Tina Brown newsweek the daily beast
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