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Arianna Finos per La Repubblica
La stampa internazionale si divide su Reality di Matteo Garrone, l´unico italiano in concorso al Festival di Cannes. Deluso il critico di Variety Jei Weissberg, che loda la sequenza d´avvio ma poi definisce "il nuovo film del talentutoso di Gomorra un´opera fiacca". Secondo il critico "la sceneggiatura si poggia su pochi elementi e si dilunga troppo: alcune scene aggiungono poco o niente alla storia", ma sottolinea anche il "notevole debutto" dell´attore protagonista, il detenuto-attore Aniello Arena.
Sul fronte francese ci sono le positive recensioni di Le Monde e Liberation. Il primo definisce il film una "farsa popolare e crudele che dipinge la società italiana" dove «la televisione berlusconiana è un nuovo specchietto per le allodole». Per Liberation: «Garrone resuscita la commedia italiana e i maestri italiani» e mette in campo un "notevole protagonista".
Negativo Le Figaro, secondo cui il film sembra ´"un compito di filosofia che sembra un po´ minestra riscaldata". Il giornale cita i precedenti sullo stesso tema, dal Truman show di Peter Weir a temi e le opere di Pasolini e Fellini. Conclude Le Figaro: "Nulla di nuovo sotto al sole e non si girano più film a Cinecittà già da tempo".
Ancora più duro Le Parisien, che definisce l´unico film italiano in concorso "un po´ moscio" e "una delusione". Nella classifica dei critici stranieri pubblicata dal daily di Le film francais il film ha una media di due stellette, che significa discreto, mente Screen International gli assegna una media di 1,9, parecchio sotto Moonrise Kingdom di Wes Anderson (2,6) e Rust & Bone di Jacques Audiard (2,9).
matteo garrone sul set di realityREALITY DI MATTEO GARRONEreality DI MATTEO GARRONE LOCANDINA
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