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Franco Vanni per http://milano.repubblica.it/
Dopo avere vinto in gara, trionfa in tribunale. Non solo Stefano Callegaro si terrà i soldi vinti, ma chi sosteneva che avesse barato dovrà risarcirlo. Il veneto, vincitore della quarta edizione di Masterchef andata in onda su Sky nel 2015, era stato accusato dal programma tv "Striscia la notizia" di essere stato cuoco professionista prima di partecipare alla gara, aperta per contratto ai soli amatori. Magnolia Spa, società produttrice di Masterchef, si era allora rivolta a una società privata di investigazioni, per scoprire se davvero avesse avuto un passato da "chef retribuito per più di sei mesi", e gli aveva fatto causa, chiedendogli di restituire i 100mila euro di montepremi, oltre a 10mila di penale per violazione contrattuale.
Ma il giudice Patrizio Gattari, della Settima sezione civile del tribunale di Milano, ha dato ragione a Callegaro, rappresentato dagli avvocati Armando Catarisano e Giada Bozino. Concludendo che "non vi sia nessun elemento da cui possa ritenersi che Stefano Callegaro ... non fosse cuoco amatoriale", il tribunale condanna anzi Magnolia a pagare al vincitore 10mila euro, per avere promosso nei suoi confronti una causa temeraria, "che ben sapeva essere infondata". Altri 13.400 euro Magnolia li deve a Callegaro per le spese legali.
Oltre alla società, anche un gruppo di nove concorrenti sconfitti da Callegaro avevano intentato nei suoi confronti una causa civile. Sostenevano infatti che Callegaro, essendo a loro dire un cuoco professionista, li avrebbe sconfitti in modo sleale. Anche in questo caso, il giudice ha dato ragione al vincitore. Il tribunale ha accertato che Callegaro non aveva mai fatto il cuoco prima di partecipare al programma. Era stato "agente immobiliare, operaio, agente di commercio".
Mai cuoco. Quindi la vittoria è legittima. L'unico impiego precedente alla partecipazione del programma che aveva a che fare con la cucina era stato quello di "chef promoter". In pratica, per conto dell'azienda Knorr, "doveva affiancare i venditori, illustrando i prodotti". Risultato: i nove concorrenti sconfitti (quella arrivata più avanti nel programma è Arianna Contenti, quinta) dovranno dare 20mila euro a Callegaro e altri 20mila a Sky.
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Il vincitore - che oggi lavora come insegnante di cucina, ambasciatore per marchi di alimentazione e cuoco di catering- commenta così la vittoria su Magnolia: "Non ho mai avuto risentimento nei confronti della casa di produzione. Dopo le accuse che mi erano state rivolte da Striscia la Notizia, era ragionevole che facessero accertamenti sul mio conto. Non capisco però come mai abbiano deciso di portare addirittura la questione in tribunale, visto che avevano scoperto che non avevo mai fatto il cuoco".
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Quanto al tentativo di un gruppo di ex concorrenti di avere da lui dei soldi, Callegaro dice: "Se davvero volevano perseguire la verità, sarebbe bastato chiamarmi e avrei fornito tutta la documentazione che provava come io non sia mai stato un cuoco professionista prima della trasmissione. Evidentemente hanno voluto farsi un po' di pubblicità sulle mie spalle. E hanno perso".
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