amanda gorman

COSA SUCCEDERÀ SE PASSERÀ IL "LODO AMANDA GORMAN" IN POESIA? BISOGNERÀ FAR RITRADURRE GRANDI OPERE DEL PASSATO DA TRADUTTORI CHE HANNO LO STESSO COLORE DELLA PELLE, LO STESSO SESSO O VISSUTO DEGLI AUTORI - E NELLA NEWSLETTER DI POESIA DEL SETTIMANALE “SETTE” C’È CHI PERCULA QUESTA DERIVA “AAA CERCASI GATTARO / FRANCOFONO POSTRIBOLARE / PER TRADURRE BAUDELAIRE / ASTENERSI ASTEMI”. LUCA MASTRANTONIO: "ESISTE IL POLITICAMENTE CORRETTO IN POESIA? NO. ESISTE IL POETICAMENTE SÌ E IL POETICAMENTE NO" - PAOLO DI STEFANO: “IL CASO AMANDA GORMAN? RASENTA IL RIDICOLO”

NON SPARATE SUI TRADUTTORI

Andrea Mordecani per “Sette - Corriere della Sera” del 16 aprile, Ufficio Poesie Smarrite

 

amanda gorman

AAA cercasi caucasico

politeista militarista

per tradurre poemi di Omero.

S’accettano pseudonimi.

 

AAA cercasi criptolesbica

madrelingua eolica

senza fobia del baffo

per tradurre versi di Saffo.

 

AAA cercasi dandy inglese

coniugato, irlandese,

con sensi di colpa gai

per tradurre Oscar Wilde.

 

amanda gorman 1

AAA cercasi casalinga

disperata con tendenze

suicide e marito narciso.

Citofonare Plath.

 

AAA cercasi gattaro

francofono postribolare

per tradurre Baudelaire.

Astenersi astemi.

 

AAA cercasi hipster

bisex con barba bianca

e pollice verde

per tradurre Whitman.

 

AAA cercasi polacca

dall’anima bislacca

per tradurre Szymborska.

Solo Nobel munite.

 

amanda gorman time 100 persone piu' influenti 2021

IL POETICAMENTE CORRETTO ESISTE? UNA RISPOSTA PER LA RIME

Luca Mastrantonio per “Sette - Corriere della Sera”

 

L’affezionato Paolo Sartori ha salutato con gioia la newsletter Ufficio Poesie smarrite (potete iscrivervi su www.corriere.it/newsletter o inquadrando il QR in alto a destra) ma prega di non esagerare con gli anglicismi: «Mi vien voglia di isolarmi dal mondo se si parla di “community”. Dire “comunità” cambia qualcosa?». Non diciamogli che qui si fa “customercare”, assistenza alla clientela. Sartori delle ultime rubriche plaude l’inedito di Borges («Siamo ormai l’oblio che saremo / la polvere elementare che ci ignora») e boccia i versi giovanili di Carmelo Bene. Su Amanda Gorman, intervistata sull’ultimo 7, teme che la testimonianza sociale vinca sulla sostanza. «Ma non se ne può dir male in ossequio al politicamente corretto». Credo che il punto non sia parlarne bene o male, ma criticare bene o criticare male, sennò riduciamo tutto alla solita economia di “like”. Esiste il poeticamente corretto? Dubito. Esiste il poeticamente sì e il poeticamente no.

AMANDA GORMAN 2

 

Paolo Di Stefano per https://www.corriere.it/opinioni/21_marzo_07/caso-amanda-gorman-se-dibattito-diventa-etnico-c0e2383c-7f71-11eb-b700-62d4180eb118.shtml

 

Rasenta semplicemente il ridicolo la vicenda di Marieke Lucas Rijneveld, la traduttrice olandese che avrebbe dovuto tradurre le poesie di Amanda Gorman, la giovane poetessa afroamericana chiamata a leggere un suo testo durante la cerimonia d’insediamento di Joe Biden. Ebbene, la traduttrice olandese, scrittrice a sua volta nonché premio International Booker, ha rinunciato dopo essere stata al centro del più grottesco dei dibattiti. La questione, partita dall’indignazione dell’attivista del Suriname Janice Deul, è presto detta: come può una non nera, anzi bianca, «troppo bianca», trasferire in un’altra lingua esperienze che non ha vissuto?

amanda gorman con doppia mascherina

 

Non sarebbe stato più opportuno (politicamente?) scegliere una scrittrice afro-olandese?

L’errore, o addirittura il crimine di razzismo, sarebbe da imputare soprattutto all’editore Meulenhoff, che infatti alla fine ha ceduto. Creando un pericoloso precedente. Perché se l’etnia o il genere o l’appartenenza a una minoranza diventano una discriminante, bisognerà provvedere a rifare gran parte delle traduzioni. Con quale sensibilità può un eterosessuale trattare Rimbaud? E il Proust tradotto da Raboni sarà da cestinare? E a un non ebreo (magari maschio) è lecito accostarsi ad Anna Frank? Perché le donne vanno sempre tradotte (e forse recensite) da donne.

 

Amanda Gorman fotografata da Annie Leibovitz per Vogue

E se sul nero va solo il nero, con i gialli come la mettiamo? E con quella poetessa perseguitata di etnia Jenisch? Un critico bianco (maschio) potrà mai criticare Gorman quando il suo libro uscirà per Garzanti? E guai se fosse un uomo a tradurla! Qualcuno giustamente ha ricordato che non bisogna essere una balena per scrivere Moby Dick. Chi si occupa di poesia poi, come diceva il poeta (ebreo e comunista) Franco Fortini, ha il vantaggio di essere comunque oggi più che mai una minoranza ignorata dai più (maggioranza in odore di razzismo). E ciò dovrebbe tagliare la testa al toro (animalisti permettendo).

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