FLASH – MA L'ALESSANDRO MELZI D’ERIL CHE, INTERCETTATO A MAGGIO, DICEVA “MA SAI MEDIOBANCA, UNA…
Il potente Thor è una donna. Non sarà Lady-Thor, sarà proprio lui. Il supereroe della Marvel Comics cambia sesso entro l’anno e non è che uno dei segni dei tempi che cambiano: la nuova Ms Marvel diventa una pakistana-americana di religione musulmana e Capitan America è un fustone nero.
I fumetti stanno forse abbracciando la “political correctness?” O stanno facendo cambi disperati per avere più pubblicità gratis? Finora i supereroi erano per lo più maschi e bianchi, introdurre i gay, aggiungere donne, variare le età, riflette la diversità dei lettori, secondo gli editori che hanno scelto la svolta.
L’”operazione” di Thor, può rientrare nel racconto mitologico. Chiunque prenda il martello, ne trae potere, finché lo merita. Thor è stato una rana, un alieno, perché non una donna? «E’ una evoluzione naturale, non un improvviso cambiamento» sostiene la Marvel.
Dunque non è il segno di un’industria in declino? Pare proprio di no, a sentire quanto incassano i film di supereroi e a contare quanta gente è arrivata nel weekend per il “London Film and Comic Con 2014”. Il picco dei fumetti in America c’è stato nel 1993, ma negli ultimi anni i supereroi stanno rivivendo un periodo di splendore, grazie ai “blockbusters” e al merchandising del collezionabile.
Chi non è convinto della conversione di Thor è Paul Gravett – campione delle graphic novels: «Mostra in strada a una qualsiasi donna quella schifosa immagine di Thor con le tette e chie se leggerebbe una cosa simile. Direbbe di no.
london film and comic con nel weekend
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