DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
1. RE GIORGIO GUARDA "DR. HOUSE", CLIO PREFERISCE "UN POSTO AL SOLE"
Marco Castoro per "La Notizia"
Anche il presidente della Repubblica è un telespettatore. Che non guarda soltanto i tiggì, le dirette parlamentari e Porta a Porta, come qualcuno potrebbe pensare. Giorgio Napolitano e signora hanno le loro preferenze televisive. In poltrona si contendono il telecomando, come accade in tutte le famiglie. Entrambi non perderebbero mai un episodio delle loro serie preferite. Re Giorgio adora i casi intriganti del Dottor House. Mentre la first Lady del Quirinale non c'è per nessuno quando va in onda la puntata quotidiana della soap di Raitre, Un posto al sole.
L'INVASIONE DEI GRILLINI. MA PER LA VIGILANZA OCCHIO A LA RUSSA
«Vogliamo la presidenza della Commissione di Vigilanza Rai ma vogliamo anche quella del Copasir perché siamo la prima forza di opposizione». Vito Crimi, capogruppo del M5S al Senato, ai microfoni di 28 minuti su Radio2 non dà l'impressione di voler scendere a compromessi. Anche se poi confessa che «sul Copasir ho il vago presentimento che è uno di quei ruoli che non vorranno darci mai.
Eppure non abbiamo intenzione di andare lì con le telecamere o di violare il vincolo al segreto, ma qualche sassolino dalla scarpa vogliamo togliercelo». Copasir a parte, la madre di tutte le battaglie è la presidenza della commissione di Vigilanza. Una carica che spetta all'opposizione.
I grillini dovranno vedersela con Lega, Sel e Fratelli d'Italia. Quest'ultimi hanno esponenti come Ignazio La Russa e Giorgia Meloni che potrebbero gradire la leadership in Vigilanza. Tanto più ora che non hanno più incarichi di governo e quindi sono ben contenti di trovare un posto al sole che dia loro un po' di visibilità sui media e permetta loro di uscire dall'anonimato. Comunque il candidato numero uno resta un grillino. Chi? Per il momento al M5S ne stanno discutendo. Si attende la designazione.
SIMEON LASCIA LA RAI E LA STRUTTURA PASSA ALLA ESCLAPON
Marco Simeon ha deciso di abbandonare il suo incarico in Rai di direttore delle Relazioni istituzionali e internazionali. Senza più il responsabile, la struttura potrebbe essere inglobata sotto la direzione della comunicazione e delle relazioni esterne, diretta da Costanza Esclapon. Così com'era quando il direttore era Guido Paglia.
LA REGIONE MARCHE VA A CAROSELLO
Carosello, la cui ultima puntata fu trasmessa il 1 gennaio 1977, tornerà sui teleschermi di Raiuno lunedì 6 maggio. Finora si conoscono otto dei dodici brand che parteciperanno a questa edizione, in onda fino a luglio inoltrato. Si tratta di Wind, Ferrero, Conad, Eni, Unilever (doppia quota con brand tipo Algida, Dove, Svelto, Coccolino ecc), Regione Marche e Procter & Gamble. Vicino alla chiusura il contratto con Bnl, mentre la trattativa con Fiat sembra lontana dall'epilogo. Il pacchetto per aderire costa circa un milione.
IL CONCERTONE COME RIN TIN TIN
Tra il 9% e l'11% di share nel corso del pomeriggio. Addirittura l'8% in prima serata. I dati parlano chiaro: quest'anno il Concertone del primo maggio, televisivamente parlando, è stato un flop. Addirittura nel pomeriggio festivo ha pressocché fatto registrare gli stessi ascolti del telefilm datato Rin Tin Tin. Perfino il Detto Fatto di Caterina Balivo ha fatto il pieno di ascolti: 1.022.000 di spettatori e 8,37% di share.
2. IL CONCERTONE HA FATTO IL SUO TEMPO - NON Ã PIÃ UN EVENTO E LA SUA RESA TELEVISIVA (SU RAI3) Ã SCONFORTANTE
Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"
Il Concertone del Primo Maggio ha da tempo esaurito la sua funzione comunicativa, se mai ne ha avuta una. La festa è solo per chi è lì, presente in piazza San Giovanni a Roma, per qualche cantante, per qualche esibizionista, per pochi altri. Il Concertone del Primo Maggio non è più un evento e la sua resa televisiva (su Rai3) è sconfortante, la conduzione di Geppi Cucciari (come in passato altri suoi colleghi) non può che conformarsi a questo spirito di orfani in movimento.
Lo ha capito persino il segretario della Cgil Susanna Camusso (vestita per l'occasione come una giovane militante dell'Associazione Pionieri d'Italia del Pci, camicia bianca e fazzoletto rosso), quando ha accusato la kermesse di essere «segnata dal tempo». Più che segnata dal tempo, la manifestazione è un corpo estraneo all'interno della retorica con cui di norma si esprime il sindacato (per Bonanni «le famiglie sono caricate come muli», come se un giovane avesse mai visto un mulo in vita sua).
Lo hanno capito Elio e le Storie Tese che hanno partecipato al concerto per prendere in giro il concerto, magari con una raffinatezza che è scivolata via, come la pioggia che raffreddava gli animi del pubblico.
La cosa più incredibile che ho letto sul Concertone è che diventerà un «social movie». Attraverso un'applicazione gratuita per smartphone, ogni utente ha potuto «creare, taggare e inviare video» di durata massima 15 sec. I migliori contenuti diventeranno parte del progetto «One Million Eyes, Baby» un ambizioso lungometraggio che avrà in cabina di regia Stefano Vicario. Stefano Vicario, il regista di «Il pranzo è servito», «La sai l'ultima?», «La corrida», «Lo show dei record», «I migliori anni», «Il gatto e la volpe», Festival di Sanremo e altri.
Ecco, se il Concertone deve finire nella mani di «La sai l'ultima?», allora è meglio chiuderlo.
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