TARANTELLA AL CREMLINO - ARBORE FESTEGGIA IL COMPLEANNO NUMERO 78 CON UN CONCERTO A MOSCA E CITA CATALANO: “MEGLIO UNA RUSSIA RICCA E PACIFICA CHE UNA POVERA E NEMICA” - NEL ‘96 FECE IMPAZZIRE LA PIAZZA ROSSA CON "OCI CIORNIE" VERSIONE TARANTELLA

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1. I 78 ANNI DI ARBORE IN CONCERTO A MOSCA ALLA FORTEZZA DEGLI ZAR

Renzo Arbore e l orchestra Italiana Renzo Arbore e l orchestra Italiana

Nicola Lombardozzi per “la Repubblica”

 

Compleanno al Cremlino per Renzo Arbore che oggi festeggia i suoi 78 anni sul palco del Teatro dell’ex fortezza degli Zar con la sua Orchestra Italiana. Un concerto per quasi seimila invitati, tra imprenditori, ministri ed esponenti di spicco del mondo della cultura russa e che evoca l’indimenticabile successo dello stesso Arbore con un’esibizione storica sulla Piazza Rossa nella primavera del 1996.

 

MASSIMO CATALANO E RENZO ARBOREMASSIMO CATALANO E RENZO ARBORE

La parte più attesa del repertorio dell’Orchestra Italiana è quella delle canzoni anni 60 e 70 che tutti i russi che abbiano superato la cinquantina amano: erano infatti le rare canzoni di oltre cortina tollerate e diffuse dalla tv sovietica. Il sito del Cremlino descrive il nostro artista come un “jazz man”, un “maestro dello swing” e “attore multigenere”. Probabile anche qualche sorpresa tipo quella che nel ‘96 fece impazzire la piazza: una versione mandolinata al ritmo di tarantella di Oci Ciornie.

 

CREMLINO CREMLINO

Arbore, che fra l’altro è ambasciatore dell’ Expo di Milano nel mondo, torna a Mosca per promuovere la manifestazione che sarà presentata con video promozionali e per la quale saranno sorteggiati cinque biglietti omaggio.

 

Renzo Arbore e l orchestra Italiana Renzo Arbore e l orchestra Italiana

2. ARBORE CANTA AL CREMLINO

Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”

 

Col suo gruppo L’Orchestra Italiana, Renzo Arbore si esibisce oggi al Palazzo dei Congressi del Cremlino, quello dove Krusciov e Breznev arringavano migliaia di delegati giunti da tutta l’Unione Sovietica. «Il tempio stesso del socialismo, del Paese che ancora nasconde nelle sue viscere silos pieni di pedalò», direbbe Ferrini, uno degli storici personaggi (lo strenuo comunista romagnolo, il cui tormentone era: «non capisco ma mi adeguo») della trasmissione–cult Quelli della Notte che andava in onda giusto trent’anni fa.

RENZO ARBORE QUELLI DELLA NOTTE RENZO ARBORE QUELLI DELLA NOTTE

 

Lo showman che già ha cantato in Russia sulla Piazza Rossa sta allo scherzo e risponde con una battuta alla Catalano (altro «eroe» delle lunghe notturne del 1985, il filosofo dell’ovvio): «Meglio avere come vicina una Russia ricca e pacifica che una povera, arrabbiata e nemica». 
 

A Mosca, in uno spettacolo che sarà trasmesso anche dalla tv nazionale, Arbore arriva soprattutto per pubblicizzare l’Expo, come spiega l’ambasciatore d’Italia Cesare Ragaglini. «Con l’Orchestra eseguiremo brani napoletani e classici, ma anche cavalli di battaglia che i russi si aspettano da qualsiasi italiano che canti. Come l’intramontabile canzone di Toto Cutugno o Volare». 
 

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Certo il comunistissimo Ferrini sarebbe emozionato a entrare nella sala che ospita seimila persone e che accoglieva i delegati ai congressi del Pcus. Per fortuna non il 20esimo del 1956, quello che avviò la destalinizzazione. «Ferrini non l’ha mai digerita», spiega Arbore riferendosi al personaggio di Quelli della Notte .

 

Renzo Arbore e l orchestra Italiana Renzo Arbore e l orchestra Italiana

A Mosca Arbore si è imbattuto nelle controfigure di Lenin, Stalin, Breznev. Personaggi che si aggirano come i nostri gladiatori del Colosseo per farsi fotografare. «Ferrini non se li sarebbe lasciati scappare». 
 

I russi conoscono Arbore e molti ancora ricordano il suo concerto del 1996, quando intonò anche un «Oci ciornye» arrangiata alla napoletana con abbondante uso di mandolini. Ma non hanno alcuna idea di cosa sia stato Quelli della Notte. E davanti a una delle battute di Catalano o di Ferrini sbarrerebbero gli occhi allibiti. 
 

 

RENZO ARBORE QUELLI DELLA NOTTE RENZO ARBORE QUELLI DELLA NOTTE