DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
1 - AGROPPI E LA SCOPERTA DELLA MOVIOLA
Antonio Dipollina per “La Repubblica”
- Il crollo è assoluto, con aspetti davvero orribili: per esempio Dossena. Si adegua al match e alla prestazione dell’Italia, non ha nemmeno uno scatto di fantasia dei suoi, non gli parte un anacoluto, un nonsense, nemmeno una supercazzola degna di essere trascritta e tramandata. Mai successo. Terribile.
- A Sky invece si erano messi d’impegno per entrare nel clima entusiasmante dell’immediata vigilia: a pochi minuti dal calcio d’inizio, pistolotto letto da Ilaria D’Amico in difesa della posizione di Sky nella battaglia per i diritti tv, richiamo al rispetto delle regole e al fatto che alla fine anche lì deve vincere chi segna più gol. Tipo il Costarica.
- No comment generalizzato sul corto circuito clamoroso in video: è proprio la telecamera di Sky che inquadra in tribuna Alena Seredova che indossa la maglietta di Buffon. Con una prestazione entusiasmante degli azzurri sarebbe diventata terreno per gag infinite: invece
così…
- Sul più bello, come per magia, dall’inizio del secondo tempo in avanti Cesare Prandelli inizia in pratica a fare tutto quello che gli chiede Twitter, con migliaia di appelli: cambi e tattiche, metti a Cassano, eccetera, uno dopo l’altro. Con risultati conseguenti.
Aveva ragione Fabrizio Failla. E’ stato un vero peccato che sia andata in onda la partita della Nazionale rubando spazio a una nuova fragrante puntata di Dribbling Mondiali.
prandelli in conferenza stampa
Testimonianze dai social e anche dirette, luogo comunissimo finché si vuole, dalle 18 in avanti in giro per le città soprattutto donne e ragazze. E ognuna di loro conosce meglio il fuorigioco rispetto agli attaccanti di Prandelli.
Sentori di qualcosa che poteva prendere una piega un po’ così nella puntata dell’altra sera di Blob, in cui è stata riproposta una celeberrima scena (quella della batteria) del mitico Paolo Roberto Cotechinho centravanti di sfondamento.
1982, Mick Jagger è sul palco, a Torino, con la maglietta di Paolo Rossi. 2014, Eddie Vedder dei Pearl Jam è sul palco, a Milano, con la maglietta di Cassano. Cos’avete contro la nostalgia, eh? (cit. Verdone-Sorrentino)
“Il migliore degli italiani è stato Prandelli, il peggiore è stato Alfano. Che è una divagazione che non c’entra ma la dico lo stesso” (Aldo Agroppi, Raisport). “Gira voce che il sottosegretario agli Esteri del Costarica ci ha appena mandato a fare in c.” (Massimo Venier, Twitter). “Thiago Motta ha inventato la moviola” (Aldo Agroppi, Raisport).
2 - MENOMALE CHE C’È DOSSENA “IL SUPERCAZZOLA”
Paolo Ziliani per il “Fatto quotidiano”
Al minuto 7 Buffon va a farfalle su un calcio d’angolo (Borges inzucca in curva) e lui dice: “È uscito non benissimo”. Dire che è uscito male? Al minuto 15 Marchisio appoggia male per Buffon ma la palla rotola in calcio d’angolo (con Gigi che nel rincorrerla perde un anno di vita) e lui dice: “Non è precisissimo il retropassaggio di Marchisio”. Dire che era cannato? La Costa Rica, senza strafare, gioca molto meglio e lui dice: “Anche a livello di possesso palla l’Italia non è che abbia avuto un netto predominio”.
Dire che ci stanno mettendo sotto? Dura la vita del telecronista-Rai al seguito dell’Italia: mansione affidata oggi a Stefano Bizzotto assistito (si fa per dire) da Beppe Dossena detto “Supercazzola” . Se si sbilancia in negativo, il cantore azzurro rischia di fare la fine di Pizzul che a Usa ‘94, con l’Italia praticamente eliminata, stava recitando il De Profundis a Sacchi e al suo modulo: e poi Baggio fece gol alla Nigeria all’ultimo secondo e a momenti quel mondiale l’abbiamo vinto.
E insomma : sulla scia dei suoi (non troppo) illustri predecessori, Gentili & Civoli, in Italia-Costa Rica il cantore Bizzotto sfodera una superba “telecronaca eufemistica”, quella in cui una tibia rotta da Benetti sarebbe diventato un “intervento maschio”, con tante scuse per l’aggettivo forte. Per fortuna c’è “Supercazzola” Dossena: che soffre di una rara sindrome, il supercazzolismo acuto, le parole gli escono di bocca prim’ancora di essere transitate dal cervello, sorprendendo tutti, a cominciare da Dossena stesso.
Così sgorgano frasi tipo “Certamente la valvola di sicurezza dettata da De Rossi è una cosa in più”, oppure “Non è fallo! È chiaro che la caviglia è rimasta all’esterno del pallone!”, oppure ancora “Siamo più veloci in secondi rispetto al primo tempo: incredibile!”, fino al gran finale: “Però vedi, loro si accoppiano, fortunatamente!”. Ma certo: sul prato, in mondovisione, al grido di “Make love, not gol”. Anzi no: loro uno l’hanno messo dentro. Con rispetto parlando, naturalmente.
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