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1. HOLLYWOOD TREMA
Silvia Bizio per “la Repubblica”
going clear documentario su scientology
Una standing ovation del pubblico al cinema Marc di Park City ha accolto Going clear: Scientology and the prison of belief , durissimo docufilm, al suo debutto al Sundance, sulla celebre setta religiosa.
Il documentario, diretto da Alex Gibney (vinse il premio Oscar nel 2008 per Taxi to the dark side sulle torture degli americani in Iraq e Afghanistan), imperniato sul controverso libro di Lawrence Wright dallo stesso titolo, si è rivelato l’evento di questi primi giorni del festival di Robert Redford, con spettatori illustri come Tobey Maguire, Alec Baldwin, Jason Sudeikis, l’editorialista del New York Times Maureen Dowd accorsi pur di vederlo.
La HBO, che lo ha finanziato e lo manderà in onda dal 16 marzo, ha già messo in campo uno staff di 160 avvocati, pronti a difendere il film dalle ritorsioni della potente casta di Scientology.
alex gibney presenta al sundance il suo documentario su scientology
E ce ne sarà bisogno. Perché il documentario indaga il potere, soprattutto economico, di Scientology e del suo attuale leader David Miscavige, svela lo status di organizzazione non profit, dunque esente da tassazione, in Usa, ripercorre i legami con Hollywood, l’affiliazione di adepti come Tom Cruise e John Travolta che in nome della setta hanno fatto cose poco limpide.
Going clear: Scientology and the prison of belief scava sull’origine della “scientologia” a partire dalla metà degli anni ‘50 seguendo le vicende del suo fondatore, lo scrittore di fantascienza Ron Hubbard, accusato di violenza sulla prima moglie e di rapimento della loro figlia lasciandola a Cuba nelle mani di una donna mentalmente disabile.
Descrive l’elaborata cosmologia di Hubbard che incorpora extraterrestri, spiriti invadenti, vulcani e altri elementi della sua fantasiosa opera. Parla dell’ascesa al potere, alla morte dello scrittore nell’86, di David Miscavige, che presto viene accusato di aver terrorizzato, picchiato, imprigionato e usato come schiavi i suoi seguaci.
Ma soprattutto, il film segue l’impegno della setta per ottenere lo “status esentasse” attraverso il quale ha accumulato fortune immobiliari nel mondo pari a quasi 3 miliardi di dollari, secondo la testimonianza di alcuni ex-membri tra cui il regista Paul Haggis.
Tom Cruise, è la celebrità la cui immagine esce più “devastata” dal film. Gibney sostiene che l’attore arrivò a “spiare” il telefono dell’allora moglie, Nicole Kidman, negli anni ‘90, durante l’anno di lavoro per il film Eyes wide shut, per tenerla sotto controllo. Con tocco ironico nel montaggio cinematografico, Gibney mostra Cruise — che aveva avuto il “capo” Miscavige come testimone di nozze sia con la Kidman che con Katie Holmes — in varie espressioni infervorate, ai limiti dell’invasato, verso Scientology e il tutto sul tema musicale di Mission Impossible .
Non esce meglio John Travolta in una delle sequenze più toccanti del film, quando si racconta di Spanky Taylor, la giovane adepta che inizialmente fu il “contatto” dell’attore di La febbre del sabato sera nella setta. Poi entrata nel cono d’ombra, lei fu costretta a seguire un duro programma di riabilitazione (pulire i bagni, vivere come in una prigione, “separata” dalla figlia appena nata....). Lei si salvò fuggendo da Scientology con la sua bambina, mentre Travolta che aveva visto e seguito i maltrattamenti a lei inflitti non aveva mosso un dito.
La loro amicizia finì lì, ed era il ‘77. «Non avevo idea di quanto Hubbard fosse ciarlatano — ha detto la Taylor giunta a sorpresa sul palco alla fine del film accompagnata dalla figlia ormai adulta — Ci aveva insegnato a credere che aveva tutte le risposte. Eravamo completamente indottrinati. Scientology era ed è tuttora un lavaggio del cervello».
tom cruise scientology david miscavige
Accanto a lei, Gibney ha ringraziato le persone che hanno avuto il coraggio di raccontare le proprie storie d’orrore. Wright, l’autore, che pure ha avuto un mucchio di «seccature legali fin dalla prima stesura del libro», dice che è niente rispetto a «quello che le persone che hanno deciso di uscire dalla “chiesa” hanno dovuto affrontare ».
La speranza di Gibney è di smuovere attenzioni e sollecitare inchieste giudiziarie: «Anche noi abbiamo ricevuto le nostre minacce: lettere cartoline... — ha ironizzato — Avevamo anche chiesto aiuto a varie reti televisive per immagini di repertorio ma quasi tutte hanno rifiutato per paura di ritorsioni». Qui a Park City, in molti avevano il timore che «miliziani» della setta avrebbero potuto pickettare la proiezione del film. Ma non si sono visti. «Da Scientology bisogna sempre aspettarsi di tutto», è l’amaro commento di Gibney.
2. ACCUSE A TOM CRUISE: ORDINÒ DI SPIARE IL TELEFONO DI NICOLE
Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”
Mentre girava, sotto la regia di Stanley Krubick, Eyes Wide Shut con la moglie, Nicole Kidman, Tom Cruise si mise d’accordo coi suoi amici di Scientology per far spiare i telefoni della sua consorte.
going clear libro su scientology
L’attrice era entrata nel mirino della potente setta religiosa, decisa a far saltare quel matrimonio. A Park City, nello Utah, la presentazione di un documentario di Alex Gibney, Going Clear: Scientology and the Prison of Belief , sta oscurando il resto del Sundance Festival, la celebre rassegna dei film alternativi rispetto al circuito hollywoodiano.
La storia del «dito» messo tra moglie e marito da Scientology nel caso della coppia Cruise-Kidman non è interamente nuova: ne hanno parlato negli anni scorsi vari fuoriusciti dalla setta.
Il saggista Lawrence Wright due anni fa scrisse della vicenda in un saggio di denuncia intitolato, appunto, Going clear . Allora Scientology smentì furiosamente e la potente lobby che protegge la chiesa fondata da Ron Hubbard, un gruppo composto soprattutto da personaggi del mondo dello spettacolo, riuscì a sgonfiare il caso. Che ora riemerge con assai maggiore potenza grazie alla pellicola basata su quel libro, che è stata presentata al Sundance e verrà trasmessa il 16 marzo negli Stati Uniti dal canale televisivo Hbo.
Un film che aggiunge alla storia scene molto potenti: ci sono immagini di un Cruise che inneggia a Scientology e al suo fondatore, scomparso nel 1986 e c’è, soprattutto, l’intervista a Mark Rathbun, ex braccio destro del capo della setta, David Miscavige, che racconta di aver personalmente ordinato l’intercettazione dei telefoni della Kidman, dopo aver cercato inutilmente di far cambiare idea a Miscavige.
Scientology ha di nuovo smentito, cercando di liquidare il caso come vendetta postuma di ex fedeli che sono stati messi alla porta. Ma ormai le testimonianze sono numerose, coincidenti e credibili.
Tra quelli che se ne sono andati e da tempo denunciano gli abusi commessi dalla setta c’è anche John Travolta, che per anni è stato il principale «testimonial» di Scientology, insieme a Tom Cruise. Che, invece, è sempre pienamente impegnato nell’attività della chiesa, dalla quale si era parzialmente allontanato proprio negli anni di convivenza con la Kidman, con la quale è stato sposato dal 1992 al 2001.
L RON HUBBARD FONDATORE DI SCIENTOLOGY
In quel periodo Cruise aveva mantenuto legami molto tenui con la setta e Miscavige, che non voleva assolutamente perdere il suo principale propagandista, se la prese con la Kidman. L’anatema fu basato sul disprezzo di Hubbard per psichiatri e psicologi. La Kidman non aveva molto a che fare con quel mondo, al di là del fatto che il padre Anthony era uno dei più celebri psicologi d’Australia.
Ma è vero che Nicole era fredda con Scientology. Così come è vero che, una volta rotto il matrimonio con l’attrice, Tom Cruise tornò ad avvicinarsi alla setta fino a presentarsi nel 2005 in varie trasmissioni come il suo propagandista ufficiale.
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