A CHE SERVE IL WEB? TU MI MOLLI E IO TI ROVINO! - LE AMANTI DEI POTENTI CINESI SCOPRONO I SOCIAL NETWORK PER SPUTTANARE I LORO EX

Ilaria Maria Sala per La Stampa

La campagna contro la corruzione, brandita come una spada dal presidente cinese Xi Jinping e sbandierata sulla stampa nazionale per mostrare quanto il governo abbia a cuore il risentimento popolare contro i funzionari governativi disonesti, ha trovato alleate impreviste nelle loro amanti respinte.

Come i media popolari cinesi non si stancano di mettere in rilievo, da quando sono iniziate le riforme economiche, trent'anni fa, l'amante giovane, carina e spendacciona è l'accessorio imprescindibile di ogni uomo d'affari o di governo che si rispetti.

In compagnia della sua concubina, generosamente mantenuta, lui fa shopping e intrattiene gli ospiti alle feste, si mostra nei ristoranti costosi e fa brevi viaggi, in patria o all'estero. I più danarosi di amanti ne hanno più d'una e a tutte pagano un appartamento, gioielli, abiti e accessori di pregio, nonché frequenti visite da parrucchieri e istituti di bellezza.

Ora che la sobrietà è di rigore, se non altro per far finta di prendere sul serio la campagna anti-corruzione, i funzionari devono farsi più discreti - il che si traduce in un rapido sbarazzarsi dell'amante. Le signore, però, testimone il web, da frizzanti passatempo diventano iene furiose, pronte a spiattellare sui social media tutti i peccati commessi dall'ex-amore della loro vita.

Il caso più eclatante è quello di Ji Yingnan, presentatrice televisiva di 26 anni, che ha sommerso il web con centinaia di immagini sbarazzine e un po' scandalose di lei fra le braccia di Fan Yan, cinquantenne vice-direttore degli Archivi di Stato, padre di famiglia dallo stipendio modesto. Le foto però dimostrano che Fan ha ricoperto Ji di perle, abiti e borse di marca, scarrozzandola in auto costose e concedendole di tutto.

Secondo le dichiarazioni di Ji, Fan le lasciava nel portafogli «circa 1000 dollari americani al giorno, quando ci vedevamo», per una spesa totale di 1.7 milioni di dollari Usa in un paio d'anni. Ora Fan è sotto inchiesta, mentre Ji piagnucola in televisione, denunciando la corruzione e il mancato divorzio del suo ex, che lei dice di aver amato d'amore vero.

La serie di ragazze che da giocattolo dispendioso diventano vendicatrici imbufalite miete vittime in tutto il Paese: in Mongolia Interna il direttore del Fronte Unito Wang Suyi - preposto, fra le altre mansioni, alle relazioni con alcune minoranze etniche - è ora sotto inchiesta per le rivelazioni di almeno tre amanti, ex-felici scialacquatrici cui Wang avrebbe dato il benservito in tempi di anti-corruzione. Prima di lui, era stato Liu Tienan, vice-direttore della Commissione Nazionale per le Riforme, a subire l'imbarazzo delle foto spinte e rancorose messe su internet.

I casi non si contano, dato che l'usanza della giovane amante con le mani bucate è così diffusa che ormai a finire castigati con le foto sul web sono anche funzionari di minor conto - chi con video sessuali bollenti, chi con scontrini che mostrano spese milionarie in lussi e capricci.

Perché, pur essendo notoriamente censurato, l'internet cinese può essere moralista e giustizialista: molti utenti, pieni di sdegno, lanciano campagne note come «motore da ricerca in carne umana», nel corso delle quali individuano le identità di chi è colto in fallo sul web, facendo i conti in tasca delle spese per le amanti, e pubblicando indirizzi e dati anagrafici.

Troppo rapidi anche per la censura, con l'aiuto delle ex amanti possono distruggere carriere, e lasciare che in questo polverone la parte endemica della corruzione cinese finisca in feuilleton.

 

 

La presentatrice tv Ji e il suo amante in uno dei viaggi all’esteroXI JINPINGJi Yingnan images Ji Yingnan Ji Yingnan images Ji Yingnan