
FLASH! - DIO PERDONA, AFEF NO! HA MOLLATO AL SUO DESTINO PURE IL QUARTO MARITO, ALESSANDRO DELBONO,…
TUTTO E’ MEME QUEL CHE FINISCE IN MEME – IMMAGINI E TESTI IRONICI STANNO CAMBIANDO IL MODO DI COMUNICARE ANCHE NELLA POLITICA. TROVANO SPAZIO NELLE CAMPAGNE ELETTORALI, DOVE CREANO INTRECCI TRA LINGUAGGIO ISTITUZIONALE E CULTURA POP. UN ESEMPIO È IL MEME “KAMALA IS BRAT” CHE HA TRASFORMATO LA VICEPRESIDENTE DEGLI STATI UNITI IN UN SIMBOLO DI DIALOGO CON LA GENERAZIONE DIGITALE - È IL CASO DEL GRUPPO “BIMBE DI CONTE” NATO ATTORNO ALLA FIGURA DELL’EX PREMIER – IL RUOLO DI TIKTOK E...
@silvio.berlusconi Ciao ragazzi, eccomi qua. Vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale #Tiktok per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro #futuro Vi racconterò di come vogliamo rendere l'#Italia un Paese che possa darvi nuove opportunità e la possibilità di realizzare i vostri sogni. Ci rivediamo presto su TikTok ! #silvioberlusconi #berlusconi #elezioni ? suono originale - Silvio Berlusconi
Giulia Giorgi per “La Stampa” - Estratti
la pagina x kamala hq con il banner in stile brat
Nel 2014, la studiosa di media digitali Limor Shifman affermava che la nostra realtà è regolata da una logica "ipermemetica", dove qualsiasi avvenimento genera un flusso di meme.
Undici anni dopo, questa affermazione è più vera che mai: i meme sono entrati a far parte del nostro quotidiano, grazie a milioni di persone che ogni giorno li condividono con familiari, amici e conoscenti.
Oltre a commentare eventi in tempo reale, i meme trovano spazio nelle campagne elettorali, dove catturano l'attenzione di pubblici giovani, creando inaspettati intrecci tra linguaggio istituzionale e cultura pop. Un esempio emblematico è il meme Kamala is brat che ha trasformato la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris in un simbolo di dialogo con la generazione digitale.
Per chi ancora non li conoscesse, i meme sono contenuti digitali, tipicamente video o immagini, che circolano sul web e, in particolare, sulle piattaforme social. Così come lo vediamo oggi, il meme nasce dalla cultura partecipativa del web degli Anni 90 e 2000: un ecosistema digitale dove gli utenti partecipano attivamente alla produzione culturale, generando e diffondendo contenuti in modo capillare e decentralizzato.
Negli ultimi anni il fenomeno memetico si è ampliato, influenzato da nuove pratiche di creazione e condivisione: si pensi all'enorme popolarità di TikTok, che attira le fasce più giovani (ma non solo) della popolazione verso la creazione e il consumo di brevi video.
TikTok viene definita una piattaforma memetica, poiché invita gli utenti a riutilizzare e remixare materiale già esistente (suoni, immagini, interi video) per dar vita a nuovi contenuti.
Visto come un canale privilegiato per arrivare alle nuove generazioni, politici italiani come Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono da anni iscritti a TikTok, dove hanno pubblicato video ironici adattandosi alla logica della piattaforma.
le bimbe di giuseppe conte ultimo giorno di palestra
Secondo Ryan M. Milner, professore di comunicazione al College of Charleston, i meme sono la quintessenza della cultura partecipativa del web. Ma è davvero così?
Negli ultimi anni, si sono moltiplicate le pagine dedicate specificamente alla produzione di meme, che raccolgono milioni di follower sulle principali piattaforme social. L'antropologa digitale Crystal Abidin le ha definite «meme factories» (fabbriche di meme), ossia account specializzati nella produzione e nella distribuzione di meme in maniera quasi industriale, caratterizzati da una logica di produzione centralizzata e dall'uso di format riconoscibili.
Uno studio sul modo in cui la crisi di governo italiana del 2019 fosse stata inquadrata attraverso i meme, condotto assieme al collega Ilir Rama, ha evidenziato come la maggior parte dei contenuti provenissero da pagine memetiche, che si servivano di questi strumenti per commentare i fatti politici quasi in tempo reale. I meme analizzati usavano immagini iconiche riprese dai media e dalla cultura popolare per rappresentare rapporti di potere, alleanze politiche, rivalità e posizionamenti nel panorama politico.
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - MEME BY EDOARDO BARALDI
Le pagine memetiche non sono quindi semplici archivi di contenuti, ma veri e propri attori influenti nella cultura digitale che contribuiscono alla circolazione di specifiche narrazioni e messaggi politici.
Pur nascendo come pagine satiriche, in alcuni casi queste pagine danno vita a vere e proprie forme di supporto politico espresse tramite meme. È il caso del "fandom" politico nato attorno alla figura di Giuseppe Conte durante la pandemia, originato da alcune pagine Facebook e Instagram che hanno sfruttato i meme per mescolare satira e celebrazione del leader. Questo mix di ironia ed esaltazione mostra come i meme politici possano modellare percezioni e creare nuovi modi di interazione tra cittadini e figure pubbliche.
(…)
In conclusione, il fenomeno memetico sta sicuramente cambiando, passando dall'essere unicamente un movimento di inclusione polivocale a contenuto digitale politicizzato e commercializzabile. C'è quindi bisogno di riflettere sull'impatto che questi oggetti digitali, assieme a coloro che li creano e li diffondono (specialmente quando si tratta di pagine da milioni di followers), hanno sul modo in cui le questioni sociali, culturali e politiche vengono veicolate e percepite.
le bimbe di giuseppe conte
ELLY SCHLEIN - GIUSEPPE CONTE - IL SORPASSO - MEME BY IL GIORNALONE - LA STAMPA
GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN ELLY SCHLEIN - VIGNETTA DEL FATTO QUOTIDIANO
ANDREA ORLANDO - ELLY SCHLEIN - MEME BY EDOARDO BARALDI
vladimir putin e donald trump - meme by 50 sfumature di cattiveria
ARMOCROMIA - MEME BY EMILIANO CARLI
GIORGIA MELONI DE COCCIO - VIGNETTA BY ROLLI - IL GIORNALONE - LA STAMPA
UN'ELEZIONE DA POCO - MEME BY EMILIANO CARLI
MEME SULL INCONTRO TRUMP MELONI - BY FAWOLLO
trump putin meme 1
bimbe di giuseppe conte
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