VENEZIA 69. PRIMO GIORNO. INTANTO E' SPARITA LA STORICA SALA VOLPI E CI DOVRANNO SPIEGARE PERCHE'. E' SCOMPARSO ANCHE IL BUSTO DEL CONTE VOLPI. SE LO SARA' INGHIOTTITO LO SQUALO AUSTRALIANO IN 3D PROTAGONISTA DI "BAIT 3D", PRIMO FILM VISTO DAI CRITICI SEMPRE PIÙ' INCAZZATI PER LE ZANZARE E I PREZZI ASSURDI DEGLI ALBERGHI DEL LIDO…

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Marco Giusti per Dagospia

Venezia 69. Primo giorno. Intanto e' sparita la storica Sala Volpi e ci dovranno spiegare perche'. Avendoci perso gli occhi per vedere tutti i film di Kenji Mizoguchi, magari, qualche valore affettivo l'aveva. E' scomparso anche il busto del Conte Volpi. Se lo sara' inghiottito lo squalo australiano in 3D protagonista di "Bait 3D", ma da noi uscira' a giorni come "Shark 3D", diretto da Kimble Rendall e scritto e prodotto da Russell Mulcahy, il regista del non dimenticato "Razorback", thriller con cinghialone gigante assassino.

"Bait 3D", primo film visto dai critici sempre più' incazzati per le zanzare e i prezzi assurdi degli alberghi del Lido, e' sicuramente più divertente del Greggio in 3D visto un anno fa a Venezia in pre-apertura, pompato in Sala Grande alla presenza della ex-coppia Baratta-Muller con occhialoni. E' anche il primo dei due film Medusa che verranno visti alla Mostra e gia' brillava, nella giornata della presentazione del listino Medusa lo scorso giugno, come uno dei loro film più accettabili.

La storia vede non un solo squalo, ma ben due, bianchi di tre metri e mezzo di lunghezza, terrorizzare prima una simpatica costa australiana, poi una specie di Conad locale dopo che uno tsunami ha devastato e invaso d'acqua una cittadina. I due squali si ritrovano a dar spesa proletaria di locali sia al piano del garage che in quello del supermercato vero e proprio. E poi dicono che ti sbranano i prezzi.

Tutto costruito nei due locali alla presenza del doppio squalo, il film presenta una galleria di giovinastri eroici e altri da spolpare, poliziotti coraggiosi, e banditi che erano capitati li' controvoglia per una rapina. Certo i personaggi sono ridicoli, e i dialoghi puri, per non parlare della biondina che si oppone a spaccare il vetro della macchina coi tacchi di finte scarpe Gucci (te pareva che il suo ragazzo potesse comprargliele vere?), ma la tensione e gli effetti speciali con lo squalo che mangia gambe e capocce funziona parecchio e i ragazzacci in attesa di emozioni facili saranno contenti come a vedere la Roma di Zeman.

 

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