FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Marco Giusti per Dagospia
1- "BAD 25" DI SPIKE LEE.
Il popolo dei fan di Michael Jackson accoglie con lacrime e applausi il poderoso, giusto, avvolgente documentario che Spike Lee ha dedicato a "Bad", il disco, progettato con Quincy Jones, e il video, diretto da Martin Scorsese e scritto da Richard Price, che esplosero nel 1986 cambiando l'immagine del cantante e riportandolo tra i fratelli neri.
Spike Lee, aprendo con una celebre dichiarazione di James Baldwin su Michael Jackson e ruolo del freak nella societa' americana (tratto da "Freaks and the American Ideal of Manhood"), si lancia a pieno corpo e anima sul progetto "Bad", mostrandoci aspetti che non conoscevamo e materiali totalmente inediti della lavorazione del video e del disco. "Who's bad?", chi e' cattivo, chiede un giovane Wesley Snipes al fratello Michael che va al college coi bianchi e ha dimenticato il suo mondo del ghetto.
"O sei dentro o non ci sei", gli spiega Snipes, seguendo il concetto del brano che prende vita da un fatto di sangue del tempo, la morte violenta di un ragazzino nero, Edmund Perry, che studiava al college. Per rispondere alla domanda, "Who's Bad?", Michael dovra' cantare e ballare in un luogo magico e ultrarealistico della metropolitana, dovra' mischiare passi e omaggi, a "West Side Story" a Mavis Staples a "Taxi Driver", dovra' mettersi cento volte la mano sul pacco e ballare con veri street dancers qualcosa di completamente nuovo.
A 28 anni, Jackson si affida alle cure di un genio della musica come Quincy Jones, a un "asmatico" italiano, Scorsese, e a un "asmatico" ebreo, Richard Price, per il suo "essere dentro", per dimostrare che anche lui e' "bad". La prima parte, quella legata al video, che Jackson chiamava film, e' la migliore, con una strepitosa intervista a Scorsese, ma per i fan e' grande anche la seconda parte, quella più' legata al disco e ai duetti con altri artisti.
Spike Lee non perde mai di vista l'idea che aveva Jackson come ritorno alla propria identita' nera. L'identita' del freak dello spettacolo che si sta perdendo dietro a soldi e successo.
2- "AT ANY PRICE" DI RAMIN BAHRANI.
Curioso che registi cosi' diversi e provenienti da mondi totalmente opposti, come l'iraniano-newyorkese, gia' aiuto di Amir Naderi e regista di video per i Sigur Ros, si siano lanciati nelle storie più profondamente legate al mondo e alla cultura americana, quasi da anni 50. "At Any Price", malgrado l'ambientazione moderna e i problemi attuali legati alle nuove coltivazioni del mais con semi ogm, e' una totale derivazione dei film con James Dean di Elia Kazan e George Stevens, come "La valle dell'Eden" e "Il gigante".
Ritroviamo gli stessi problemi di padri-padroni in crisi con figli che non li amano e cercano di sfuggire dalla loro idea di possesso. Ritroviamo le mogli troppo piegate e le amanti invecchiate nel tentativo di uscire dalle cittadine di merda dove la cosa migliore che ti puo' capitare e' di scoparti sia i padri che i figli.
E ritroviamo ribelli senza causa, che vogliono correre veloci sulle auto e sognare una nuova vita sfiorando la morte. "At Any Price" non e' un capolavoro, ma offre a Dennis Quaid un gran ruolo di padre traditore e compromesso che un tempo Kazan avrebbe affidato a Lee J. Cobb o a qualche attore del Metodo. E alla giovane star Zac Efron, molto apprezzato dalle ragazzine, un ruolo tra Dean e Brando in canotta e ciuffo ribelle.
Più sfigate e tristi le tre donne, la moglie, Kim Dickens, l'amante, la grande Heather Graham un po' sfiorita dai tempi di "Boogie Nights" e la ragazzina Maika Monroe. Per una volta, in questo festival sobrio e di piena crisi economica dove si puo' far sesso solo coi crocefissi e si vedono solo storie di padri in crisi di identita' c'e' chi, come Zac Efron, scopa ancora sudato nei granai. Finalmente.
ZAC EFRON AT ANY PRICE jpegZAC EFRON AT ANY PRICE jpegMICHAEL JACKSON CON SPIKE LEE E jpegSPIKE LEE DOCUMENTARIO SU BAD DI MICHAEL JACKSON jpegbad michael jackson con quincy jones sul set del video di bad bad michael jackson con il regista spike lee sul set del video they don t care about us BAD VENTICINQUE MICHAEL JACKSON jpegDENNIS QUAID AT ANY PRICE
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